The contemporary city life presents a paradox. Cities continue to grow bigger attracting more population and people are connected with the world more than ever before. However, the constant noise and lack of quality interactions are making urban noise and loneliness potential health threats. The excess of information and impulses is an excess of positivity, leading to a “burnout society”, lacking in “contemplative life”. Silence and stillness in architecture have been discussed in publications through different focuses, recent studies even show how the human brain responds to architectures built for contemplation. A series of architectural case studies are chosen as the basis to give a name to silences in architecture. This classification first divides projects in the contemporary city from projects in the landscape. The case studies deal with some common themes of memory, activating the existing, the stage, the relationship to nature and public functions. Similar pattern of silence in the architectural design and composition are then interpreted as elements of silence. These elements are materiality, the role of nature, the rhythmic repetition of architectural elements linked with introspection, shapes, and colors. Milan is a contemporary and vibrant city that presents many arteries of intense noise. The site for the experimentation and application of elements of silence is located on the south-east part of the city, in the neighborhood Morivione, looking at the canal Roggia Vettabbia. The intention of the project “feeling silences” is to be an architecture where the disruptive noise of the city pauses for some time while visiting. The programs are also related to introspection and attention. From the entrance, the project is to be discovered as it is visited. The arrival to the canalside is the reflection point of the visit to “feeling silences”, perhaps a stillness and introspection to take back into the noise of the city and to return to when desired.

La vita contemporanea di città presenta un paradosso. Le città continuano a crescere più grandi attirando popolazione e le persone sono sempre più connesse col mondo attraverso la tecnologia. Eppure, il costante rumore e la mancanza di interazioni di qualità stanno rendendo il rumore e la solitudine urbana potenziali rischi per la salute. L’eccesso di informazioni e impulsi è un eccesso di positività, portando a una società affetta da “burnout”, con una mancanza di “vita contemplativa”. Il silenzio e la quiete in architettura sono stati discussi nelle pubblicazioni con diverse messe a fuoco, studi recenti mostrano anche come il cervello umano risponde ad architetture costruite per la contemplazione. Una serie di casi studio di architettura è scelta come base per dare un nome ai silenzi in architettura. Per prima, questa classificazione divide i progetti nella città contemporanea dai progetti nel paesaggio. I casi studio affrontano alcuni temi comuni di memoria, attivazione dell’esistente, palcoscenico, relazione con la natura e funzioni pubbliche. Modelli simili di silenzio nella progettazione architettonica e nella composizione sono poi interpretati come elementi del silenzio. Questi elementi sono la materialità, il ruolo della natura, la ripetizione ritmica di elementi di architettura legati con l’introspezione, forme e colori. Milano è una città contemporanea e vibrante che presenta molte arterie di rumore intenso. Il sito per l’esperimentazione a l’applicazione di elementi di silenzio è situato nella parte sud-est della città, nel quartiere Morivione, affacciato al canale Roggia Vettabbia. L’intento del progetto “feeling silences” è di essere un’architettura dove il rumore fastidioso della città si ferma per un po' durante la visita. I programmi sono connessi all’introspezione e all’attenzione. Dall’ingresso, il progetto è rivelato man mano che lo si vista. L’arrivo al canale è il punto di riflessione della visita a “feeling silences”, magari una quiete e introspezione da portare nel rumore della città e a cui ritornare quando desiderato.

Feeling silences: experimental approach of architecture in Milan

Chen, Maria
2021/2022

Abstract

The contemporary city life presents a paradox. Cities continue to grow bigger attracting more population and people are connected with the world more than ever before. However, the constant noise and lack of quality interactions are making urban noise and loneliness potential health threats. The excess of information and impulses is an excess of positivity, leading to a “burnout society”, lacking in “contemplative life”. Silence and stillness in architecture have been discussed in publications through different focuses, recent studies even show how the human brain responds to architectures built for contemplation. A series of architectural case studies are chosen as the basis to give a name to silences in architecture. This classification first divides projects in the contemporary city from projects in the landscape. The case studies deal with some common themes of memory, activating the existing, the stage, the relationship to nature and public functions. Similar pattern of silence in the architectural design and composition are then interpreted as elements of silence. These elements are materiality, the role of nature, the rhythmic repetition of architectural elements linked with introspection, shapes, and colors. Milan is a contemporary and vibrant city that presents many arteries of intense noise. The site for the experimentation and application of elements of silence is located on the south-east part of the city, in the neighborhood Morivione, looking at the canal Roggia Vettabbia. The intention of the project “feeling silences” is to be an architecture where the disruptive noise of the city pauses for some time while visiting. The programs are also related to introspection and attention. From the entrance, the project is to be discovered as it is visited. The arrival to the canalside is the reflection point of the visit to “feeling silences”, perhaps a stillness and introspection to take back into the noise of the city and to return to when desired.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
4-mag-2023
2021/2022
La vita contemporanea di città presenta un paradosso. Le città continuano a crescere più grandi attirando popolazione e le persone sono sempre più connesse col mondo attraverso la tecnologia. Eppure, il costante rumore e la mancanza di interazioni di qualità stanno rendendo il rumore e la solitudine urbana potenziali rischi per la salute. L’eccesso di informazioni e impulsi è un eccesso di positività, portando a una società affetta da “burnout”, con una mancanza di “vita contemplativa”. Il silenzio e la quiete in architettura sono stati discussi nelle pubblicazioni con diverse messe a fuoco, studi recenti mostrano anche come il cervello umano risponde ad architetture costruite per la contemplazione. Una serie di casi studio di architettura è scelta come base per dare un nome ai silenzi in architettura. Per prima, questa classificazione divide i progetti nella città contemporanea dai progetti nel paesaggio. I casi studio affrontano alcuni temi comuni di memoria, attivazione dell’esistente, palcoscenico, relazione con la natura e funzioni pubbliche. Modelli simili di silenzio nella progettazione architettonica e nella composizione sono poi interpretati come elementi del silenzio. Questi elementi sono la materialità, il ruolo della natura, la ripetizione ritmica di elementi di architettura legati con l’introspezione, forme e colori. Milano è una città contemporanea e vibrante che presenta molte arterie di rumore intenso. Il sito per l’esperimentazione a l’applicazione di elementi di silenzio è situato nella parte sud-est della città, nel quartiere Morivione, affacciato al canale Roggia Vettabbia. L’intento del progetto “feeling silences” è di essere un’architettura dove il rumore fastidioso della città si ferma per un po' durante la visita. I programmi sono connessi all’introspezione e all’attenzione. Dall’ingresso, il progetto è rivelato man mano che lo si vista. L’arrivo al canale è il punto di riflessione della visita a “feeling silences”, magari una quiete e introspezione da portare nel rumore della città e a cui ritornare quando desiderato.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/204569