Wever : veicolo a guida autonoma su richiesta per nuova mobilità urbana condivisa di Torino 2050

Urban mobility is facing a period of great change, and the gradual adoption in the society of a new paradigm to redefine the whole concept of it has already begun. The many critical issues related to the urban environment, such as high pollution rates, traffic congestion, poor road safety, and poor livability of urban spaces are the result of short-sighted policies that in the past decades have favored the increase in the movement of private vehicles, contributing, absurdly, to making cities less and less human-friendly. On the other hand, recent innovations in urban mobility, are now seen as the only solution to counter the environmental and socio-economic impacts associated with private vehicle circulation. Mobility as a service (MaaS) and the introduction of new transportation systems in urban circuits are laying the foundations for the creation of a brand new mobility through electric vehicles and with increasing connectivity capabilities today and, self-driving vehicles, on-demand shared transportation and mobility as a service in the future, is poised to become the main mobility model that future local governments will have to look to in order to develop proactive policies to counteract the critical issues encountered effectively. Indeed, in this paper, after proposing an overall view on the state of the art of urban mobility and a thorough review on the main technological innovations, a cross-section of reality is presented that demonstrates how, the uncertainty related to future mobility developments precludes city governance from working in favor of the adoption of new technologies to be implemented in today's transportation modes. Following the creation of a future scenario focused on Turin's mobility with a horizon to 2050 that is based on urban subdivision into superblocks and a road infrastructure optimized for self-driving vehicles that would discourage the use of private vehicles, the three sustainable urban mobility plans (2020-30 / 2030-40 /2040-50) helpful in achieving the vision are presented. The paper then concludes with the presentation of the concept that is hypothesized to characterize the city's new autonomous and on-demand mobility and that through the help of associated mobility as a service app, in collaboration with public transport systems, will ensure users not only a more efficient mobility in terms of comfort, accessibility and safety during travel, but also the return to a qualitatively better, more inclusive and more livable urban environment in all aspects.

La mobilità urbana sta affrontando un periodo di grandi cambiamenti e la graduale adozione nella società di un nuovo paradigma che ne ridefinisca l’intera concezione è già iniziata. Le molte criticità legate all’ambiente urbano, come l’elevato tasso di inquinamento, il traffico, la carente sicurezza stradale e la scarsa vivibilità degli spazi urbani sono il risultato di politiche poco lungimiranti che negli scorsi decenni hanno favorito l’aumento della circolazione dei veicoli privati contribuendo, per assurdo, a rendere le città sempre meno a misura d’uomo. D’altro canto, le recenti innovazioni in materia di mobilità urbana, sono considerate oggi come l’unica soluzione per contrastare gli impatti ambientali ed economico-sociali associati alla circolazione dei veicoli privati. La mobilità come servizio (MaaS) e l’introduzione di nuovi sistemi di trasporto nei circuiti urbani stanno gettando le basi per la creazione di una nuova mobilità che tramite veicoli elettrici e con capacità di connettività sempre maggiori oggi e, veicoli a guida autonoma, trasporto condiviso su richiesta e di mobility as a service domani, si candida a diventare il modello di mobilità principale a cui le future amministrazioni locali dovranno guardare per elaborare politiche proattive atte a contrastare in maniera efficace le criticità riscontrare. In questo elaborato, infatti, dopo aver proposto una visione complessiva sullo stato dell’arte della mobilità urbana e una revisione accurata sulle principali innovazioni tecnologiche, si presenta uno spaccato di realtà che dimostra come, l’incertezza legata agli sviluppi futuri della mobilità precluda la governance cittadina dall’adoperarsi in favore dell’adozione di nuove tecnologie da implementare nelle odierne modalità di trasporto. In seguito alla creazione di uno scenario futuro incentrato sulla mobilità torinese con orizzonte al 2050 che si basa sulla suddivisione urbana in superblocchi e su un’infrastruttura stradale ottimizzata per la circolazione di veicoli a guida autonoma che scoraggi l’uso dei veicoli privati, si presentano i tre piani di mobilità urbana sostenibile (2020-30 / 2030-40 /2040-50) utili al raggiungimento della vision. L’elaborato si conclude quindi con la presentazione del concept che si ipotizza caratterizzerà la nuova mobilità autonoma e on demand della città e che tramite l’ausilio di un’app di mobility as a service associata, in collaborazione con i sistemi di trasporto pubblico, assicurerà agli utenti non solo una mobilità più efficiente in termini di comfort, accessibilità e sicurezza durante i viaggi, ma anche il ritorno ad un ambiente urbano qualitativamente migliore, più inclusivo e più vivibile sotto tutti i punti di vista.