This dissertation is the result of long research work carried out under the supervision of Professor Pierre-Alain Croset of the Politecnico di Milano and Professor Martine Weissmann of the Ensa- Paris-Val de Seine. Thanks to a double degree agreement between the two universities, I had the opportunity to spend a year in each town, which I believe has greatly enriched my education. This work is therefore aimed at “collecting the seeds” scattered during this journey. The goal is to ponder on the issues and problems that characterise the contemporary city, the role of nature in the city, the question of the open city and the role played by open spaces. The contemporary city is seen as a complex organism no longer attributable to a single, spatially limited and homogeneous entity, but traversed by boundaries that are as invisible as they are difficult to cross and characterised by a fragmentary nature that is the result of multiple and legitimate rationalities often simply juxtaposed to one another. It is a wide, diffuse city, encompassing landscapes, agriculture, human activities, infrastructures and living places. Designing today’s city, particularly the contemporary European city, means dealing with complex settlement systems that need to be understood, not only for the problems they have created, but for the collective capital they represent (energetic, spatial, cultural...). Most of this work come from from some considerations developed in Paris during the first semester of the academic year 2021-22 (semester 9) with my colleague Michela Botti and under the supervision of professors and architects Martine Weissmann and Jean Mas. We chose to work on the city of Marseille, specifically Le Crottes’, a neighbourhood located in the northern part of the city. It is a forgotten area, where, while waiting for an intervention, abandoned factories and buildings have been walled up, leaving empty spaces of neglect. The study area is extremely large and complex. For this reason, in semester 9 we concentrated mainly on the northern part of the site. Differently from it, this final thesis is an individual work that takes up the previous work, but focuses mainly on the southern part of the plot in. In addition to the more general issues that characterise contemporary cities, there are some dynamics and problems specific to the area in question. In France today, there is a growing demand for “logements”, which in Marseille, as in Paris, leads to the realisation of numerous projects, often at extremely high densities, where the size and distances between buildings often affect the quality of living and disregard the specific characteristics of the sites where they are located.. “Rediscovering the sea” is therefore an invitation to rethink the relationships between natural and artificial rationalities, between buildings and open spaces, imagining strategies of adaptation and mitigation to climate change, not overlapping the geographical surface but forming a unified environmental and urban system with it. From a strictly methodological point of view, starting with a careful analysis of the site and its surroundings, an attempt was made to understand its main strengths and weaknesses. Once the main design intentions had been defined, both on an urban and architectural level, the strategy through which they were to be pursued was defined in order to arrive at the construction of a possible future scenario. This thesis therefore aims to summarise the entire process that led to the definition of a specific scenario and to provide a solid basis to accompany the reading of the project itself. The idea is to start with a presentation of the site and some initial more general considerations on the city of Marseilles, and then explain the intentions of the project. In particular, an attempt has been made not only to give space to the more technical and scientific analyses and research that have been carried out, but also to start from what is the perception of spaces and environments today. Walking around the site, discovering it, through the 5 senses, analysing it. Trying to convey emotions and sensations to better understand the intentions and strategy that will lead, in the final chapters, to the ‘rediscovery’ of the site.

Questa tesi è il frutto di un lungo lavoro di ricerca condotto in parallelo sotto la supervisione del professore Pierre-Alain Croset del Politecnico di Milano e della professoressa Martine Weissmann dell’Ensa Paris val de Seine. Grazie ad un accordo di doppia laurea tra le due università mi è stato infatti possibile svolgere un anno a Milano ed un anno a Parigi, cosa che, ritengo, abbia enormemente contribuito ad arricchire il mio percorso formativo. Questo lavoro cerca pertanto di raccogliere “i semi” sparsi durante questo percorso. L’obbiettivo è quello di riflettere sulle questioni e problematiche che caratterizzano le città contemporanee, quali il ruolo della natura nella città, il significato di “ville ouverte” e il ruolo che hanno in essa gli spazi aperti. La città contemporanea è intesa come organismo complesso non più riconducibile ad un’entità unica ed omogenea e limitata dal punto di vista spaziale, ma percorsa da confini tanto invisibili quanto difficili da valicare e caratterizzata da una frammentarietà esito di razionalità molteplici e legittime spesso semplicemente accostate le une alle altre. E’ una città estesa, diffusa, che ingloba paesaggi, agricoltura, attività, infrastrutture e luoghi dell’abitare. Progettare la città di oggi, in particolare la città europea contemporanea, significa avere a che fare con sistemi insediativi complessi che necessitano di essere compresi, non solo per i problemi che hanno creato, ma per il capitale collettivo che rappresentano(energetico, spaziale, culturale..). Nello specifico questo lavoro parte da alcune riflessioni sviluppate a Parigi durante il primo semestre dell’anno accademico 2021-22 (semestre 9) con la mia collega Michela Botti e sotto la supervisione dei professori e architetti Jean Mas e Martine Weissmann. In particolar modo si scelto di lavorare sulla città di Marsiglia. La scelta del sito di progetto è caduta su “Le Crottes”, un quartiere situato nella zona nord della città. Si tratta di un’area dimenticata, dove, in attesa di un intervento, fabbriche e edifici abbandonati sono stati murati, lasciando spazi vuoti e di abbandono. L’area analizzata è estremamente ampia e complessa. Per questo motivo, nel semestre 9 ci si è concentrati principalmente sulla parte nord del sito. Al contrario, questa tesi finale è un lavoro individuale che riprende il lavoro precedente, ma che si concentra principalmente sulla parte a sud del lotto in questione. L’obbiettivo è quello di fare un ulteriore passo avanti mettendo in discussione alcune delle scelte fatte in precedenza e introducendo nuove problematiche. A alle questioni che più in generale che caratterizzano le città contemporanee si aggiungono alcune dinamiche e problematiche specifiche del territorio in questione. Si assiste ad oggi in Francia ad una crescente domanda di logements che a Marsiglia, come a Parigi, determina la realizzazione di numerosi progetti spesso a densità estremamente elevata in cui le dimensioni e le distanze tra i corpi di fabbrica vanno spesso ad inficiare sulla qualità dell’abitare e prescindono dalle caratteristiche specifiche dei siti in cui si trovano. “Ritrovare il mare” è un invito quindi a ripensare le relazioni tra le razionalità naturali e artificiali, tra edifici e spazi aperti, immaginando strategie di adattamento e attenuazione ai cambiamenti climatici, non sovrapponendosi alla superficie geografica ma costituendo con essa un sistema ambientale e urbano unitario. Da un punto di vista strettamente metodologico, a partire da un’attenta analisi del sito e del contesto circostante, si è cercato di comprenderne i principali punti di forza e di debolezza. Una volta definite le principali intenzioni progettuali, sia a livello urbanistico che architettonico, è stata definita la strategia attraverso cui perseguirle per arrivare alla costruzione di un possibile scenario futuro. Questa tesi si propone quindi di riassumere l’intero processo che ha portato alla definizione di uno specifico scenario e di fornire una solida base per accompagnare la lettura del progetto stesso. L’idea è quella di partire da una presentazione del sito e da alcune prime considerazioni più generali sulla città di Marsiglia, per poi spiegare le intenzioni del progetto. Si è cercato in particolare non solo di dare spazio delle analisi e delle ricerche più tecniche e scientifiche che sono state condotte, ma anche di partire da quella che è la percezione degli spazi e degli ambienti oggi. Camminare sul luogo, scoprirlo, attraverso i 5 sensi, analizzarlo. Cercare di trasmettere emozioni e sensazioni per capire meglio le intenzioni e la strategia che porterà, negli ultimi capitoli, alla “riscoperta” del sito.

Retrouver la mer

Guerra, Eleonora
2021/2022

Abstract

This dissertation is the result of long research work carried out under the supervision of Professor Pierre-Alain Croset of the Politecnico di Milano and Professor Martine Weissmann of the Ensa- Paris-Val de Seine. Thanks to a double degree agreement between the two universities, I had the opportunity to spend a year in each town, which I believe has greatly enriched my education. This work is therefore aimed at “collecting the seeds” scattered during this journey. The goal is to ponder on the issues and problems that characterise the contemporary city, the role of nature in the city, the question of the open city and the role played by open spaces. The contemporary city is seen as a complex organism no longer attributable to a single, spatially limited and homogeneous entity, but traversed by boundaries that are as invisible as they are difficult to cross and characterised by a fragmentary nature that is the result of multiple and legitimate rationalities often simply juxtaposed to one another. It is a wide, diffuse city, encompassing landscapes, agriculture, human activities, infrastructures and living places. Designing today’s city, particularly the contemporary European city, means dealing with complex settlement systems that need to be understood, not only for the problems they have created, but for the collective capital they represent (energetic, spatial, cultural...). Most of this work come from from some considerations developed in Paris during the first semester of the academic year 2021-22 (semester 9) with my colleague Michela Botti and under the supervision of professors and architects Martine Weissmann and Jean Mas. We chose to work on the city of Marseille, specifically Le Crottes’, a neighbourhood located in the northern part of the city. It is a forgotten area, where, while waiting for an intervention, abandoned factories and buildings have been walled up, leaving empty spaces of neglect. The study area is extremely large and complex. For this reason, in semester 9 we concentrated mainly on the northern part of the site. Differently from it, this final thesis is an individual work that takes up the previous work, but focuses mainly on the southern part of the plot in. In addition to the more general issues that characterise contemporary cities, there are some dynamics and problems specific to the area in question. In France today, there is a growing demand for “logements”, which in Marseille, as in Paris, leads to the realisation of numerous projects, often at extremely high densities, where the size and distances between buildings often affect the quality of living and disregard the specific characteristics of the sites where they are located.. “Rediscovering the sea” is therefore an invitation to rethink the relationships between natural and artificial rationalities, between buildings and open spaces, imagining strategies of adaptation and mitigation to climate change, not overlapping the geographical surface but forming a unified environmental and urban system with it. From a strictly methodological point of view, starting with a careful analysis of the site and its surroundings, an attempt was made to understand its main strengths and weaknesses. Once the main design intentions had been defined, both on an urban and architectural level, the strategy through which they were to be pursued was defined in order to arrive at the construction of a possible future scenario. This thesis therefore aims to summarise the entire process that led to the definition of a specific scenario and to provide a solid basis to accompany the reading of the project itself. The idea is to start with a presentation of the site and some initial more general considerations on the city of Marseilles, and then explain the intentions of the project. In particular, an attempt has been made not only to give space to the more technical and scientific analyses and research that have been carried out, but also to start from what is the perception of spaces and environments today. Walking around the site, discovering it, through the 5 senses, analysing it. Trying to convey emotions and sensations to better understand the intentions and strategy that will lead, in the final chapters, to the ‘rediscovery’ of the site.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
4-mag-2023
2021/2022
Questa tesi è il frutto di un lungo lavoro di ricerca condotto in parallelo sotto la supervisione del professore Pierre-Alain Croset del Politecnico di Milano e della professoressa Martine Weissmann dell’Ensa Paris val de Seine. Grazie ad un accordo di doppia laurea tra le due università mi è stato infatti possibile svolgere un anno a Milano ed un anno a Parigi, cosa che, ritengo, abbia enormemente contribuito ad arricchire il mio percorso formativo. Questo lavoro cerca pertanto di raccogliere “i semi” sparsi durante questo percorso. L’obbiettivo è quello di riflettere sulle questioni e problematiche che caratterizzano le città contemporanee, quali il ruolo della natura nella città, il significato di “ville ouverte” e il ruolo che hanno in essa gli spazi aperti. La città contemporanea è intesa come organismo complesso non più riconducibile ad un’entità unica ed omogenea e limitata dal punto di vista spaziale, ma percorsa da confini tanto invisibili quanto difficili da valicare e caratterizzata da una frammentarietà esito di razionalità molteplici e legittime spesso semplicemente accostate le une alle altre. E’ una città estesa, diffusa, che ingloba paesaggi, agricoltura, attività, infrastrutture e luoghi dell’abitare. Progettare la città di oggi, in particolare la città europea contemporanea, significa avere a che fare con sistemi insediativi complessi che necessitano di essere compresi, non solo per i problemi che hanno creato, ma per il capitale collettivo che rappresentano(energetico, spaziale, culturale..). Nello specifico questo lavoro parte da alcune riflessioni sviluppate a Parigi durante il primo semestre dell’anno accademico 2021-22 (semestre 9) con la mia collega Michela Botti e sotto la supervisione dei professori e architetti Jean Mas e Martine Weissmann. In particolar modo si scelto di lavorare sulla città di Marsiglia. La scelta del sito di progetto è caduta su “Le Crottes”, un quartiere situato nella zona nord della città. Si tratta di un’area dimenticata, dove, in attesa di un intervento, fabbriche e edifici abbandonati sono stati murati, lasciando spazi vuoti e di abbandono. L’area analizzata è estremamente ampia e complessa. Per questo motivo, nel semestre 9 ci si è concentrati principalmente sulla parte nord del sito. Al contrario, questa tesi finale è un lavoro individuale che riprende il lavoro precedente, ma che si concentra principalmente sulla parte a sud del lotto in questione. L’obbiettivo è quello di fare un ulteriore passo avanti mettendo in discussione alcune delle scelte fatte in precedenza e introducendo nuove problematiche. A alle questioni che più in generale che caratterizzano le città contemporanee si aggiungono alcune dinamiche e problematiche specifiche del territorio in questione. Si assiste ad oggi in Francia ad una crescente domanda di logements che a Marsiglia, come a Parigi, determina la realizzazione di numerosi progetti spesso a densità estremamente elevata in cui le dimensioni e le distanze tra i corpi di fabbrica vanno spesso ad inficiare sulla qualità dell’abitare e prescindono dalle caratteristiche specifiche dei siti in cui si trovano. “Ritrovare il mare” è un invito quindi a ripensare le relazioni tra le razionalità naturali e artificiali, tra edifici e spazi aperti, immaginando strategie di adattamento e attenuazione ai cambiamenti climatici, non sovrapponendosi alla superficie geografica ma costituendo con essa un sistema ambientale e urbano unitario. Da un punto di vista strettamente metodologico, a partire da un’attenta analisi del sito e del contesto circostante, si è cercato di comprenderne i principali punti di forza e di debolezza. Una volta definite le principali intenzioni progettuali, sia a livello urbanistico che architettonico, è stata definita la strategia attraverso cui perseguirle per arrivare alla costruzione di un possibile scenario futuro. Questa tesi si propone quindi di riassumere l’intero processo che ha portato alla definizione di uno specifico scenario e di fornire una solida base per accompagnare la lettura del progetto stesso. L’idea è quella di partire da una presentazione del sito e da alcune prime considerazioni più generali sulla città di Marsiglia, per poi spiegare le intenzioni del progetto. Si è cercato in particolare non solo di dare spazio delle analisi e delle ricerche più tecniche e scientifiche che sono state condotte, ma anche di partire da quella che è la percezione degli spazi e degli ambienti oggi. Camminare sul luogo, scoprirlo, attraverso i 5 sensi, analizzarlo. Cercare di trasmettere emozioni e sensazioni per capire meglio le intenzioni e la strategia che porterà, negli ultimi capitoli, alla “riscoperta” del sito.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/205099