Wedding centro

One of the peculiarities of the city of Berlin is that it has a very fragmented character: thanks to post-war reconstruction, numerous identities coexist in the same metropolis, strongly heterogeneous but able to mix, assemble and coexist peacefully. This heterogeneity takes various forms, different aspects are combined in an ever new way, emphasising the characteristics and habits of those living within these places. Specifically, the Wedding district, located to the north just outside the transport ring, was born as a proletarian neighbourhood after the opening of the AEG factory, located a little further south in the Brunneviertel district. Just as in the rest of the city there is no unified character, in Wedding each building is built according to its own logic and style; what unites the neighbourhood is the continuity of residential construction, without interruptions, points of interest or meeting places. The places that stand out in the urban fabric are administrative buildings or community services, such as the two hospital centres, the administrative offices and the cemetery. Within this context, the thesis project is located in the plot at Schwedenstraße 9, close to the "Osloer Straße" underground station. Here there is currently a five-storey above-ground building (one of the tallest in the neighbourhood) made of masonry, built by AEG just before World War II, a construction warehouse and a hypermarket, both of which are one storey high and built with prefabricated elements. From the outset, the design intention was to design a space with a community feel, which would take its cue from the university lecture halls located on the top floors of the AEG building and meet the needs of the numerous students living in the neighbourhood, but which would not be a campus closed in on itself and introspective in character. At the same time, it was decided to demolish the prefabricated buildings, and consequently one of the needs was to relocate functions useful to the neighbourhood, such as the hypermarket. From these reflections came the search for the project theme, that is, how to design a university campus that would not only meet the needs of students, but also have functions dedicated to the inhabitants of the neighbourhood and the claim to be a meeting place, a square for Wedding, an attractive centre for an area that is decidedly very functional and uninteresting.The theme of the typological collage reflected many of the issues that emerged during the research phase: linked to Aldo Rossi and his Swiss students' reflections on the 'Analogous City', the process by which parts of a city are composed through the juxtaposition of 'ordinary' elements or buildings, where what is to be interpreted is the open space that binds them, was well suited to the city of Berlin, and included within the neighbourhood a remarkable space, built according to a criterion that was already present but not aware of it. It was therefore decided to design four different buildings that reflected different architectural types and contained different functions; the process of composing the buildings was guided by the empirical method, through which numerous tests are carried out until the most harmonious and balanced compositional arrangement possible is found. Specifically, the project consists of an elliptical university residence and three hybrid buildings containing both public functions and University spaces. The first building is a hypermarket with an accentuated longitudinal development above which is placed a smaller body containing the present University department, the second is an arcaded building with neighbourhood shops on the ground floor and public study rooms on the first floor, and finally in the centre of the lot is an auditorium that also functions as the University lecture hall.

Una delle peculiarità della città di Berlino è quella di avere un carattere molto frammentato: grazie alla ricostruzione postbellica convivono nella stessa metropoli numerose identità, fortemente eterogenee ma capaci di mischiarsi, assemblarsi e convivere in maniera pacifica. Questa eterogeneità prende varie forme, aspetti differenti vengono accostati in modo sempre inedito, sottolineando caratteristiche e abitudini di chi vive all’interno di questi luoghi. Nello specifico il quartiere di Wedding, posizionato a nord appena fuori dal ring dei trasporti, nasce come quartiere proletario dopo l’apertura della fabbrica AEG, posizionata poco più a sud nel quartiere di Brunneviertel. Così come nel resto della città non c’è un carattere unitario, anche a Wedding ogni edificio è costruito secondo una propria logica e un proprio stile; ciò che accomuna il quartiere è la continuità di edilizia residenziale, senza interruzioni, punti di interesse o luoghi di aggregazione. I luoghi che si distinguono nel tessuto urbano sono edifici amministrativi o servizi alla comunità, come ad esempio i due centri ospedalieri, gli uffici amministrativi e il cimitero. All’interno di questo contesto il progetto di tesi si colloca nel lotto in Schwedenstraße 9, in prossimità della fermata della metropolitana “Osloer Straße”. Qui sorgono attualmente un edificio di cinque piani fuori terra (uno dei più alti del quartiere) in muratura, costruito dalla AEG subito prima della II Guerra Mondiale, un magazzino edile e un ipermercato, entrambi di un unico piano e costruiti con elementi prefabbricati. Fin dal principio l’intenzione di progetto è stata quella di disegnare uno spazio che avesse un respiro comunitario, che prendesse le mosse dalle aule universitarie collocate agli ultimi piani dell’edificio AEG e rispondesse alle esigenze dei numerosi studenti che abitano il quartiere, ma che non fosse un campus chiuso in se stesso e dal carattere introspettivo. Parallelamente si è scelto di demolire gli edifici prefabbricati, di conseguenza tra le necessità vi era quella di ricollocare le funzioni utili al quartiere, come l’ipermercato. Da queste riflessioni è nata la ricerca del tema di progetto, ovvero come disegnare un campus universitario che rispondesse non solo alle esigenze degli studenti, ma che avesse anche funzioni dedicate agli abitanti del quartiere e la pretesa di essere un luogo di incontro, una piazza per Wedding, un centro attrattivo per una zona decisamente molto funzionale e poco interessante. Il tema del collage tipologico rispecchiava molte delle questioni emerse in fase di ricerca: legato alla riflessione di Aldo Rossi e dei suoi alunni svizzeri sulla “Città Analoga”, il procedimento per cui si compongono parti di città attraverso l’accostamento di elementi o edifici “ordinari”, dove ciò che deve essere interpretato è lo spazio aperto che li lega, si sposava bene con la città di Berlino, e inseriva all’interno del quartiere uno spazio notevole, costruito secondo un criterio già presente ma non consapevole. Si è scelto quindi di disegnare quattro diversi edifici che rispecchiassero tipi architettonici diversi e contenessero funzioni diverse; il processo di composizione degli edifici è stato guidato dal metodo empirico, tramite il quale vengono fatte numerose prove fino a trovare l’assetto compositivo più armonioso ed equilibrato possibile. Nello specifico il progetto si compone di una residenza universitaria di forma ellittica e di tre edifici ibridi che contengono sia funzioni pubbliche che spazi dell’Università. Il primo edificio è un ipermercato dallo sviluppo longitudinale accentuato sopra il quale è posto un corpo più piccolo che contiene il dipartimento dell’Università presente, il secondo è un edificio porticato con al piano terra negozi di quartiere e al primo piano aule studio pubbliche, e infine al centro del lotto è stato posto un auditorium che funziona anche da aula magna dell’Università.