Nel presente elaborato si comparano tre inventari di emissione di CO da incendi di vegetazione: MODIS, VGT ed ATSR. Essi sono basati su rilievo satellitare di fuochi attivi e/o aree bruciate, sono implementati utilizzando una mappa di vegetazione comune e sono disponibili mensilmente per l'anno 2003 a risoluzione spaziale di 0,5°x0,5°. Le analisi vertono sull'Africa suddividendola in due finestre a Nord ed a Sud dell'Equatore, per le quali si considerano periodi semestrali relative ai picchi emissivi per i due emisferi. L'obiettivo è studiare la variabilità spaziale delle mappe emissive per tre macroclassi di landcover (savana/prateria, agricolo e foresta), sottolineando similarità e differenze tra i tre prodotti. L'approccio utilizzato è di tipo geostatistico: si modellizzano i semivariogrammi empirici dei dataset di sole celle attive, mensili e relative a medie semestrali. L'adattamento dei modelli utilizzati (sferico, gaussiano ed esponenziale) è valutato tramite il calcolo di un indice di errore medio. Nonostante le grandi differenze di stima (quantitative e distributive), per tutti i prodotti si evidenzia un pattern di variabilità spaziale sistematico per la finestra Nord dove la direzione di minima variabilità è compresa generalmente tra i 70° e i 110°. A Sud la variabilità spaziale è più isotropa e non si verificano mai direzioni sistematiche. Si nota inoltre la correlazione di questi pattern con la distribuzione della vegetazione. Dalle analisi risulta che la variabilità delle emissioni è correlata allo spazio in misura decrescente passando dal prodotto MODIS, a VGT, ad ATSR. Per esempio, la percentuale di variabilità spazialmente correlata (rispetto alla variabilità totale) dei dataset relativi alle medie semestrali della finestra Nord (per il modello gaussiano) è compresa nell'intervallo di 60-75% per MODIS, 50-60% per VGT e 25-30% per ATSR. I semivariogrammi di ATSR mostrano quindi un rumore spazialmente incorrelato molto accentuato: le mappe emissive presentano maggiori discontinuità e sono meno descrivibili dal modello di autocorrelazione spaziale. A questo prodotto corrispondono anche gli indici di errore di modellizzazione più alti, ciò dipende dal basso numero di celle emissive dato dal rilievo solamente notturno per questo prodotto.
Studio della variabilità spaziale di mappe di emissione di CO : un approccio basato sulla geostatistica
TORRESANI, ELISA
2010/2011
Abstract
Nel presente elaborato si comparano tre inventari di emissione di CO da incendi di vegetazione: MODIS, VGT ed ATSR. Essi sono basati su rilievo satellitare di fuochi attivi e/o aree bruciate, sono implementati utilizzando una mappa di vegetazione comune e sono disponibili mensilmente per l'anno 2003 a risoluzione spaziale di 0,5°x0,5°. Le analisi vertono sull'Africa suddividendola in due finestre a Nord ed a Sud dell'Equatore, per le quali si considerano periodi semestrali relative ai picchi emissivi per i due emisferi. L'obiettivo è studiare la variabilità spaziale delle mappe emissive per tre macroclassi di landcover (savana/prateria, agricolo e foresta), sottolineando similarità e differenze tra i tre prodotti. L'approccio utilizzato è di tipo geostatistico: si modellizzano i semivariogrammi empirici dei dataset di sole celle attive, mensili e relative a medie semestrali. L'adattamento dei modelli utilizzati (sferico, gaussiano ed esponenziale) è valutato tramite il calcolo di un indice di errore medio. Nonostante le grandi differenze di stima (quantitative e distributive), per tutti i prodotti si evidenzia un pattern di variabilità spaziale sistematico per la finestra Nord dove la direzione di minima variabilità è compresa generalmente tra i 70° e i 110°. A Sud la variabilità spaziale è più isotropa e non si verificano mai direzioni sistematiche. Si nota inoltre la correlazione di questi pattern con la distribuzione della vegetazione. Dalle analisi risulta che la variabilità delle emissioni è correlata allo spazio in misura decrescente passando dal prodotto MODIS, a VGT, ad ATSR. Per esempio, la percentuale di variabilità spazialmente correlata (rispetto alla variabilità totale) dei dataset relativi alle medie semestrali della finestra Nord (per il modello gaussiano) è compresa nell'intervallo di 60-75% per MODIS, 50-60% per VGT e 25-30% per ATSR. I semivariogrammi di ATSR mostrano quindi un rumore spazialmente incorrelato molto accentuato: le mappe emissive presentano maggiori discontinuità e sono meno descrivibili dal modello di autocorrelazione spaziale. A questo prodotto corrispondono anche gli indici di errore di modellizzazione più alti, ciò dipende dal basso numero di celle emissive dato dal rilievo solamente notturno per questo prodotto.File | Dimensione | Formato | |
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