Measuring the environmental performance of logistics sites : KPIs and best practices from an international empirical study

Due to the large-scale effects of global warming and external pressures by regulating entities, companies are looking to monitor and reduce their GHG emissions. Given the high share of emissions that is released into the atmosphere as a consequence of the logistics processes, they are now not only analysed in terms of economic efficiency but also environmental performance. Transport has been at the core of green logistics for years, but now more attention is being paid to logistics sites such as warehouses and terminals. These sites require resources such as electricity, heating energy, refrigerants, packaging, which come with an environmental impact. In this thesis, this impact was analyzed thanks to a large-scale survey that involved over 600 sites. Their data were used to observe possible patterns of energy consumption and to identify the sources of GHG emissions, such as the type of services carried out at the site, or the temperature at which the goods were stored. Specific KPIs that expressed the kgCO2e/m2 and kgCO2e for every tonne of throughput were developed, with the goal of levelling the field for the participants and shifting the focus from overall values to unit-based indicators. The results of this analysis indicated a correlation between the presence of refrigeration at the site and a larger carbon footprint and that sites with storage are linked to higher specific emission values than sites that only perform cross-docking activities, however, both these claims need further study to back them up. An analysis of the measures applied to logistics sites in order to cut GHG emissions and energy consumption shows that lighting is the most impacted area.

A causa degli effetti su larga scala del riscaldamento globale e delle pressioni degli enti regolatori, le aziende cercano di monitorare e ridurre le proprie emissioni di gas serra. A causa dell’alta quantità di emissioni rilasciate come conseguenza dei processi logistici, essi non vengono più analizzati solo in termini di efficienza economica, ma anche di prestazione ambientale. A lungo il trasporto è stato il focus principale in questo campo, ma di recente si è iniziato a pensare maggiormente all’impatto ambientale dei siti logistici come magazzini o terminal. Questi siti richiedono risorse quali elettricità, energia per il riscaldamento, agenti refrigeranti e packaging, i quali hanno un impatto ambientale. In questa tesi, tale impatto è stato analizzato grazie a un'indagine su larga scala che ha coinvolto oltre 600 strutture. I loro dati sono stati utilizzati per osservare eventuali modelli di consumo energetico e per identificare le fonti di emissioni di gas serra, come il tipo di servizi svolti nella struttura o la temperatura di stoccaggio delle merci. Sono stati sviluppati KPI specifici che esprimono i kgCO2e/m2 e i kgCO2e per ogni tonnellata di produzione, con l'obiettivo di livellare il campo per i partecipanti e spostare l'attenzione dai valori complessivi agli indicatori basati sulle unità di superficie e di merce. I risultati di questa analisi hanno indicato che potrebbe esserci una correlazione tra la presenza di refrigerazione nel sito e un maggiore impatto ambientale e che i siti con stoccaggio sono collegati a valori di emissioni specifiche più elevati rispetto ai siti che svolgono solo attività di cross-docking, sebbene entrambe queste asserzioni necessitino di ulteriori analisi per essere confermate. Un'analisi delle misure applicate ai siti logistici per ridurre le emissioni di gas serra e il consumo energetico mostra che l'illuminazione è l'area più colpita.