La tesi sull’ornamento di vetro nasce con l’obiettivo di studiare, capire e interpretare la materia vetro in relazione al corpo e alla sua decorazione e all’immaginario che ha fatto del vetro il materiale decisivo del Novecento nell’Architettura e nella costruzione stessa della metropoli contemporanea. Riassunto di un percorso di ricerca lungo un anno, la tesi racchiude esperienze maturate nei luoghi dove il vetro nasce (Murano e le sue fornaci), si sviluppa (laboratori, università e studi professionali) e raggiunge il suo apice (mostre internazionali, commistioni e sinergie artistiche e interpretazioni contemporanee). Cosa rende il vetro prezioso? Quando è diventato tale? E ancora: come può il design valorizzare una tradizione così profonda? Partendo da un’analisi di tipo storico, volta ad identificare origini e passaggi chiave dell’applicazione del vetro al settore del gioiello, passando attraverso periodi di valore esclusivamente imitativo, si approda al panorama contemporaneo in cui, in un percorso ciclico, il vetro torna ad essere elemento protagonista dell’oggetto per il corpo. Lo studio della figura di Giorgio Vigna, artista poliedrico che ha saputo fare del gioiello di vetro una forma di transizione tra ornamento e opera scultorea, costituisce il punto di snodo della trattazione, passaggio dalla teoria alla pratica di progetto. Individuati i punti di forza della materia vetro, di matrice storica e tecnica, studiate le differenti modalità d’approccio al progetto del vetro contemporaneo, si è seguito un percorso strettamente finalizzato all’ascolto della materia, nel tentativo di creare ornamenti che ne esaltassero le potenzialità. Materia viva e fluida, si plasma con un processo restato sostanzialmente inalterato nei secoli. Non è fonte esauribile; nasce dalla sabbia e dal fuoco, come naturale fusione degli elementi. È prezioso pur non essendo prezioso. Il valore è estrinseco, ma reale. Materia primordiale che si afferma in forme pure, dai profili sinuosi, il vetro diventa gioiello, e la perla, sua prima espressione, attraversa la storia, ne raccoglie il senso e si apre per mostrare la sua vera natura fatta di acqua, di specchio e di riflesso. Le tecniche antiche sono state rivisitate e trasposte dalla macro alla micro scala per gioielli che esaltano il corpo coprendolo di luci e di ombre e amplificandone i profili. Ornamenti che si aprono all’osservatore senza perdere il fascino del mistero delle ricette alchemiche da cui provengono.

Il gioco delle riflessioni

SALA, FEDERICA
2010/2011

Abstract

La tesi sull’ornamento di vetro nasce con l’obiettivo di studiare, capire e interpretare la materia vetro in relazione al corpo e alla sua decorazione e all’immaginario che ha fatto del vetro il materiale decisivo del Novecento nell’Architettura e nella costruzione stessa della metropoli contemporanea. Riassunto di un percorso di ricerca lungo un anno, la tesi racchiude esperienze maturate nei luoghi dove il vetro nasce (Murano e le sue fornaci), si sviluppa (laboratori, università e studi professionali) e raggiunge il suo apice (mostre internazionali, commistioni e sinergie artistiche e interpretazioni contemporanee). Cosa rende il vetro prezioso? Quando è diventato tale? E ancora: come può il design valorizzare una tradizione così profonda? Partendo da un’analisi di tipo storico, volta ad identificare origini e passaggi chiave dell’applicazione del vetro al settore del gioiello, passando attraverso periodi di valore esclusivamente imitativo, si approda al panorama contemporaneo in cui, in un percorso ciclico, il vetro torna ad essere elemento protagonista dell’oggetto per il corpo. Lo studio della figura di Giorgio Vigna, artista poliedrico che ha saputo fare del gioiello di vetro una forma di transizione tra ornamento e opera scultorea, costituisce il punto di snodo della trattazione, passaggio dalla teoria alla pratica di progetto. Individuati i punti di forza della materia vetro, di matrice storica e tecnica, studiate le differenti modalità d’approccio al progetto del vetro contemporaneo, si è seguito un percorso strettamente finalizzato all’ascolto della materia, nel tentativo di creare ornamenti che ne esaltassero le potenzialità. Materia viva e fluida, si plasma con un processo restato sostanzialmente inalterato nei secoli. Non è fonte esauribile; nasce dalla sabbia e dal fuoco, come naturale fusione degli elementi. È prezioso pur non essendo prezioso. Il valore è estrinseco, ma reale. Materia primordiale che si afferma in forme pure, dai profili sinuosi, il vetro diventa gioiello, e la perla, sua prima espressione, attraversa la storia, ne raccoglie il senso e si apre per mostrare la sua vera natura fatta di acqua, di specchio e di riflesso. Le tecniche antiche sono state rivisitate e trasposte dalla macro alla micro scala per gioielli che esaltano il corpo coprendolo di luci e di ombre e amplificandone i profili. Ornamenti che si aprono all’osservatore senza perdere il fascino del mistero delle ricette alchemiche da cui provengono.
VIGNA, GIORGIO
ARC III - Scuola del Design
20-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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