«What sustainable fashion needs is not a mass answer, but a mass of answers.» - Dr. Kate Fletcher - Con questa citazione della nota giornalista danese Kate Fletcher, apro il mio percorso di tesi, puntualizzando che il mio progetto non nasce dalla presunzione di risolvere i grandi problemi del mondo contemporaneo, ma con la semplice voglia di mostrare una delle tante strade che ad oggi, noi designer, possiamo percorrere per offrire ai nostri pubblici un mondo migliore. Il progetto e-Co.llection parte dagli stimoli che una delle popolazioni ancora più inesplorate e ai confini del mondo, gli Inuit, offre attraverso il suo esempio di sguardo creativo alla vita. Con un approccio fortemente eco-friendly, questo progetto di co-creazione va così ad intervenire sulla tradizionale catena del valore ponendo il consumatore, insieme all’intera community, al centro di ogni fase del processo progettuale: dal sourcing di materiali, alla progettazione, passando per la promozione del brand e la personalizzazione post-vendita. La strategia presentata all’interno del progetto e-Co.llection vuole in questo modo proporre una risposta al consumismo del mondo post-moderno e ai problemi ambientali che pongono spesso la moda sotto accusa. Il problema della temporaneità della merce che ci troviamo ad acquistare e accumulare ogni giorno effettivamente esiste e nel mondo della moda è portato ai massimi termini. Il sempre più rapido tramontare di mode e di costumi, infatti, ci porta ad un consumo sempre più veloce degli abiti e degli spazi retail che attraversiamo, ma grazie al concept alla base del mio progetto è ora possibile prolungare all’infinito il ciclo di vita dei prodotti. In che modo? Attraverso una radicale de-contestualizzazione, ottenibile però solamente previo un temerario salto mentale atto a scavalcare quelli che sono i preconcetti insiti in ognuno di noi. Si tratta, infatti, di estrapolare dal loro contesto abituale tutti quegli oggetti industriali che noi quotidianamente vediamo e trasportarli di volta in volta in uno nuovo, riscoprendo così in un continuum spazio-temporale nuove possibilità del divenire. e-Co.llection, attraverso il suo particolare naming, si presenta quindi come la sintesi di quelli che sono i driver su cui sono andata ad agire ai fini di proporre una strategia fortemente innovativa nell’ormai troppo prevedibile mondo della moda: internet (e-), co-creazione (Co.) e sostenibilità (e-Co).

e-collection : internet, cocreazione, sostenibilità... ecco i nuovi driver della moda

DE MARIE, CHIARA
2010/2011

Abstract

«What sustainable fashion needs is not a mass answer, but a mass of answers.» - Dr. Kate Fletcher - Con questa citazione della nota giornalista danese Kate Fletcher, apro il mio percorso di tesi, puntualizzando che il mio progetto non nasce dalla presunzione di risolvere i grandi problemi del mondo contemporaneo, ma con la semplice voglia di mostrare una delle tante strade che ad oggi, noi designer, possiamo percorrere per offrire ai nostri pubblici un mondo migliore. Il progetto e-Co.llection parte dagli stimoli che una delle popolazioni ancora più inesplorate e ai confini del mondo, gli Inuit, offre attraverso il suo esempio di sguardo creativo alla vita. Con un approccio fortemente eco-friendly, questo progetto di co-creazione va così ad intervenire sulla tradizionale catena del valore ponendo il consumatore, insieme all’intera community, al centro di ogni fase del processo progettuale: dal sourcing di materiali, alla progettazione, passando per la promozione del brand e la personalizzazione post-vendita. La strategia presentata all’interno del progetto e-Co.llection vuole in questo modo proporre una risposta al consumismo del mondo post-moderno e ai problemi ambientali che pongono spesso la moda sotto accusa. Il problema della temporaneità della merce che ci troviamo ad acquistare e accumulare ogni giorno effettivamente esiste e nel mondo della moda è portato ai massimi termini. Il sempre più rapido tramontare di mode e di costumi, infatti, ci porta ad un consumo sempre più veloce degli abiti e degli spazi retail che attraversiamo, ma grazie al concept alla base del mio progetto è ora possibile prolungare all’infinito il ciclo di vita dei prodotti. In che modo? Attraverso una radicale de-contestualizzazione, ottenibile però solamente previo un temerario salto mentale atto a scavalcare quelli che sono i preconcetti insiti in ognuno di noi. Si tratta, infatti, di estrapolare dal loro contesto abituale tutti quegli oggetti industriali che noi quotidianamente vediamo e trasportarli di volta in volta in uno nuovo, riscoprendo così in un continuum spazio-temporale nuove possibilità del divenire. e-Co.llection, attraverso il suo particolare naming, si presenta quindi come la sintesi di quelli che sono i driver su cui sono andata ad agire ai fini di proporre una strategia fortemente innovativa nell’ormai troppo prevedibile mondo della moda: internet (e-), co-creazione (Co.) e sostenibilità (e-Co).
ARC III - Scuola del Design
20-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/20665