The invitation-object consists of a three-dimensional artifact that takes on the function of a means of communicating information regarding a specific event. Identifying an unexplored topic in the field of fashion studies, the research proposes an investigation into the characteristics and dynamics, both design and social, that have resulted from the use of this type of elaborate in the fashion sphere. After outlining the fashion show system, reconstructing its birth and development from the 14th century to the recent changes that have occurred with the introduction of social networks, the invitation is identified as an element of investigation. It is of particular interest because of its dual nature as an aesthetic object, as verified by an analysis of the invitation archive of the Gianfranco Ferré brand, and a social role bearer. Delving into the nature of this element, different objects used as invitations by different fashion brands, both in the past and in contemporary times, are collected and analyzed. The identified examples are arranged in a catalog consisting of 75 invitation-objects with related information and considerations. The object takes on the role of a communicative medium in what is called the "invitation-object," used by brands at fashion shows and presentations. A first key, sociological interpretation is subsequently introduced: on the one hand, the act of inviting constitutes an interaction that reveals complex dynamics reflected in the social hierarchy; while the object, as the bearer of agency, reinforces the social position of the brand and the invitees. Drawing a parallel with the court society described by sociologist Norbert Elias, the invitation-object can also be interpreted as a good norm in fashion etiquette. A second perspective proposes a field investigation conducted at Studio Temp, which was responsible for designing invitation-objects in collaboration with Virgil Abloh for Louis Vuitton. Through an interview, particular details about the process adopted in the development of such artifacts are revealed, giving rise to several reflections on the design opportunities offered by invitation-objects.

L’invito-oggetto consiste in un artefatto tridimensionale che assume la funzione di mezzo di comunicazione delle informazioni riguardanti un determinato evento. Individuando una tematica fino ad ora rimasta inesplorata nell’ambito dei Fashion studies, la ricerca propone un’indagine sulle caratteristiche e le dinamiche, progettuali e sociali, scaturite dall’uso di questa tipologia di elaborati nell’ambito moda. Dopo aver delineato il sistema dei fashion show, ricostruendone la nascita e lo sviluppo dal XIV secolo fino ai recenti cambiamenti avvenuti con l’introduzione dei social network, viene individuato l’invito come elemento d’indagine. Esso risulta di particolare interesse per la sua duplice natura di oggetto estetico, come verificato da un’analisi dell’archivio d’inviti del marchio Gianfranco Ferré, e portatore di ruolo sociale. Approfondendo la natura di questo elemento, vengono raccolti e analizzati oggetti differenti usati come inviti da diversi fashion brand, sia in passato che in epoca contemporanea. Gli esempi individuati sono ordinati in un catalogo formato da 75 inviti-oggetto con le relative informazioni e considerazioni. L’oggetto assume il ruolo di mezzo comunicativo in ciò che viene definito “invito-oggetto”, utilizzato dai marchi in occasione di sfilate e presentazioni. Viene successivamente introdotta una prima chiave di lettura, di carattere sociologico: da un lato l’atto dell’invitare costituisce un’interazione che rivela dinamiche complesse riflesse nella gerarchia sociale; mentre l’oggetto, in quanto portatore di agency, rafforza la posizione sociale del brand e degli invitati. Compiendo un parallelismo con la società di corte descritto dal sociologo Norbert Elias, l’invito-oggetto può essere inoltre interpretato come una buona norma nell’etichetta della moda. Una seconda prospettiva propone un’indagine sul campo realizzata presso Studio Temp, il quale si è occupato della progettazione di inviti-oggetto in collaborazione con Virgil Abloh per Louis Vuitton. Attraverso un’intervista vengono rivelati particolari dettagli circa il processo adottato nell’elaborazione di tali artefatti, dando spunto a diverse riflessioni sulle opportunità progettuali offerte dagli inviti-oggetto.

Inviti-oggetto : indagine sociologica e progettuale degli oggetti come mezzi comunicativi nell'ambito moda

Bombardieri, Martina
2022/2023

Abstract

The invitation-object consists of a three-dimensional artifact that takes on the function of a means of communicating information regarding a specific event. Identifying an unexplored topic in the field of fashion studies, the research proposes an investigation into the characteristics and dynamics, both design and social, that have resulted from the use of this type of elaborate in the fashion sphere. After outlining the fashion show system, reconstructing its birth and development from the 14th century to the recent changes that have occurred with the introduction of social networks, the invitation is identified as an element of investigation. It is of particular interest because of its dual nature as an aesthetic object, as verified by an analysis of the invitation archive of the Gianfranco Ferré brand, and a social role bearer. Delving into the nature of this element, different objects used as invitations by different fashion brands, both in the past and in contemporary times, are collected and analyzed. The identified examples are arranged in a catalog consisting of 75 invitation-objects with related information and considerations. The object takes on the role of a communicative medium in what is called the "invitation-object," used by brands at fashion shows and presentations. A first key, sociological interpretation is subsequently introduced: on the one hand, the act of inviting constitutes an interaction that reveals complex dynamics reflected in the social hierarchy; while the object, as the bearer of agency, reinforces the social position of the brand and the invitees. Drawing a parallel with the court society described by sociologist Norbert Elias, the invitation-object can also be interpreted as a good norm in fashion etiquette. A second perspective proposes a field investigation conducted at Studio Temp, which was responsible for designing invitation-objects in collaboration with Virgil Abloh for Louis Vuitton. Through an interview, particular details about the process adopted in the development of such artifacts are revealed, giving rise to several reflections on the design opportunities offered by invitation-objects.
ARC III - Scuola del Design
18-lug-2023
2022/2023
L’invito-oggetto consiste in un artefatto tridimensionale che assume la funzione di mezzo di comunicazione delle informazioni riguardanti un determinato evento. Individuando una tematica fino ad ora rimasta inesplorata nell’ambito dei Fashion studies, la ricerca propone un’indagine sulle caratteristiche e le dinamiche, progettuali e sociali, scaturite dall’uso di questa tipologia di elaborati nell’ambito moda. Dopo aver delineato il sistema dei fashion show, ricostruendone la nascita e lo sviluppo dal XIV secolo fino ai recenti cambiamenti avvenuti con l’introduzione dei social network, viene individuato l’invito come elemento d’indagine. Esso risulta di particolare interesse per la sua duplice natura di oggetto estetico, come verificato da un’analisi dell’archivio d’inviti del marchio Gianfranco Ferré, e portatore di ruolo sociale. Approfondendo la natura di questo elemento, vengono raccolti e analizzati oggetti differenti usati come inviti da diversi fashion brand, sia in passato che in epoca contemporanea. Gli esempi individuati sono ordinati in un catalogo formato da 75 inviti-oggetto con le relative informazioni e considerazioni. L’oggetto assume il ruolo di mezzo comunicativo in ciò che viene definito “invito-oggetto”, utilizzato dai marchi in occasione di sfilate e presentazioni. Viene successivamente introdotta una prima chiave di lettura, di carattere sociologico: da un lato l’atto dell’invitare costituisce un’interazione che rivela dinamiche complesse riflesse nella gerarchia sociale; mentre l’oggetto, in quanto portatore di agency, rafforza la posizione sociale del brand e degli invitati. Compiendo un parallelismo con la società di corte descritto dal sociologo Norbert Elias, l’invito-oggetto può essere inoltre interpretato come una buona norma nell’etichetta della moda. Una seconda prospettiva propone un’indagine sul campo realizzata presso Studio Temp, il quale si è occupato della progettazione di inviti-oggetto in collaborazione con Virgil Abloh per Louis Vuitton. Attraverso un’intervista vengono rivelati particolari dettagli circa il processo adottato nell’elaborazione di tali artefatti, dando spunto a diverse riflessioni sulle opportunità progettuali offerte dagli inviti-oggetto.
File allegati
File Dimensione Formato  
Inviti-oggetto_BombardieriMartina.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Dimensione 84.91 MB
Formato Adobe PDF
84.91 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/206913