L’argomento della tesi è incentrato sulla vestibilità dei capi femminili e sul rapporto tra corpo e abito. L’introduzione del tema viene delegata ad una riflessione sul concetto stesso di vestibilità, su come questa venga intesa ed interpretata dalle differenti scuole di pensiero di alcuni dei maggiori esponenti della moda e della sartoria. A concludere la “quaestio” vi è un’intervista al Prof. Carlo Rivetti, al quale vengono sottoposte alcune domande significative sulla vestibilità e su come questa venga a relazionarsi con i maggiori sistemi manifatturieri odierni. Segue poi un’analisi sullo stretto rapporto tra la vestibilità e i diversi fenomeni sociali che hanno caratterizzato ed influenzato la storia della moda, accompagnata da una spiegazione sulle oscillazioni temporali e i cicli della moda. Il terzo capitolo esamina i due “protagonisti” della ricerca di tesi: il corpo e l’abito vengono analizzati nelle loro peculiarità estetiche e formali, per poi arrivare alla definizione di quel valore aggiunto che si ottiene dall’unione dei due. Nel quarto capitolo l’attenzione si sposta sui metodi produttivi degli abiti. Viene inizialmente analizzata la modellistica tradizionale, partendo dagli studi in piatto dei cartamodelli e arrivando al drappeggio direttamente sul manichino; in seguito viene invece approfondita la realtà industriale del pronto moda, fortemente caratterizzata dalla standardizzazione e basata sul sistema delle taglie. Infine troviamo un focus dedicato a Madeleine Vionnet, una grande innovatrice e sperimentatrice. L’ultima parte consiste nel progetto vero e proprio: viene proposto un nuovo modo di concepire il rapporto tra corpo e abito, dove il capo viene modellato in base a 4 differenti morfologie femminili, alla ricerca dell’armonia. Al tempo stesso però, questa ricerca viene effettuata considerando le necessità industriali: i diversi capi sono presentati, oltre che secondo i 4 morfotipi, su 2 dimensioni differenti al fine di sopperire alla mancanza di taglie. Infine, i cartamodelli sono sviluppati secondo la tecnica dell’ “all in one facing”, il tutto per cercare un punto di incontro tra realtà industriale e atelier.

Quattro architetture per quattro morfotipi : un nuovo concetto di vestibilità

TORRE, GRAZIA
2010/2011

Abstract

L’argomento della tesi è incentrato sulla vestibilità dei capi femminili e sul rapporto tra corpo e abito. L’introduzione del tema viene delegata ad una riflessione sul concetto stesso di vestibilità, su come questa venga intesa ed interpretata dalle differenti scuole di pensiero di alcuni dei maggiori esponenti della moda e della sartoria. A concludere la “quaestio” vi è un’intervista al Prof. Carlo Rivetti, al quale vengono sottoposte alcune domande significative sulla vestibilità e su come questa venga a relazionarsi con i maggiori sistemi manifatturieri odierni. Segue poi un’analisi sullo stretto rapporto tra la vestibilità e i diversi fenomeni sociali che hanno caratterizzato ed influenzato la storia della moda, accompagnata da una spiegazione sulle oscillazioni temporali e i cicli della moda. Il terzo capitolo esamina i due “protagonisti” della ricerca di tesi: il corpo e l’abito vengono analizzati nelle loro peculiarità estetiche e formali, per poi arrivare alla definizione di quel valore aggiunto che si ottiene dall’unione dei due. Nel quarto capitolo l’attenzione si sposta sui metodi produttivi degli abiti. Viene inizialmente analizzata la modellistica tradizionale, partendo dagli studi in piatto dei cartamodelli e arrivando al drappeggio direttamente sul manichino; in seguito viene invece approfondita la realtà industriale del pronto moda, fortemente caratterizzata dalla standardizzazione e basata sul sistema delle taglie. Infine troviamo un focus dedicato a Madeleine Vionnet, una grande innovatrice e sperimentatrice. L’ultima parte consiste nel progetto vero e proprio: viene proposto un nuovo modo di concepire il rapporto tra corpo e abito, dove il capo viene modellato in base a 4 differenti morfologie femminili, alla ricerca dell’armonia. Al tempo stesso però, questa ricerca viene effettuata considerando le necessità industriali: i diversi capi sono presentati, oltre che secondo i 4 morfotipi, su 2 dimensioni differenti al fine di sopperire alla mancanza di taglie. Infine, i cartamodelli sono sviluppati secondo la tecnica dell’ “all in one facing”, il tutto per cercare un punto di incontro tra realtà industriale e atelier.
TURAN, MITHAT CAN
ARC III - Scuola del Design
20-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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