Urban Glitch : a self-healing strategy for postwar modernist heritage redevelopment, New Belgrade, Serbia

Voted for the city with the least satisfaction of life in the survey by European Comission – Quality of Life in European Cities (2019), and repeatedly appearing on the first place in the ranking of the cities with the highest air pollution in the world, Belgrade is the capital that struggles with a variety of crucial everyday issues on it’s way towards a global recognition. Having in mind the global tendencies of redeveloping the existing urban tissue, but also the current aspirations of the city leadership in their tries to create an iconic image of the Serbia’s capital during the recent years, the focus of this research will be exploring the ways of the improvement and redevelopment of an important existing city part – the post-war housing blocks of New Belgrade. Stuck between the importance of protected architectural heritage of postwar modernism in Yugoslavia and the living tendencies of its inhabitants to adjust it to their living standards, the “Meander” building in the Block 21 of New Belgrade is found in a very specific position today. Years of illegal adaptations, occupations of the rooftop spaces and the misuse of groundfloor areas have led to a slow, but secure, degradation of the building’s physical condition, functioning, but also it’s relation to the original concept of the architects that stems directly from the ideas of Le Corbusier’s redent. What should be the approach to this situation of urban heritage, how can it be prepared for the future living standards while keeping the relations with its roots and could it be the initial spark towards the new perspectives in the Belgrade’s development are all the questions that need to be examined.

Votata come città con il minor livello di soddisfazione di vita nell'indagine della Commissione europea – Qualità della vita nelle città europee (2019), e ripetutamente al primo posto nella classifica delle città con il più alto inquinamento atmosferico al mondo, Belgrado è la capitale che lotta con una varietà di questioni quotidiane cruciali sulla strada verso un riconoscimento globale. Tenendo presente le tendenze globali di riqualificazione del tessuto urbano esistente, ma anche le attuali aspirazioni della leadership della città, nel tentativo di creare un'immagine iconica della capitale serba negli ultimi anni, il focus di questa ricerca sarà esplorare le modalità di miglioramento e riqualificazione di un'importante parte della città esistente – i blocchi abitativi post-bellici della Nuova Belgrado. Bloccato tra l'importanza del patrimonio architettonico protetto del modernismo del dopoguerra in Jugoslavia e le tendenze dei suoi abitanti ad adattarlo al loro tenore di vita, l'edificio “Meandro” nel blocco 21 della Nuova Belgrado si trova oggi in una posizione molto specifica. Anni di adattamenti illegali, occupazioni degli spazi sul tetto e l'uso improprio delle aree del piano terra hanno portato a un lento, ma sicuro, degrado delle condizioni fisiche, del funzionamento dell'edificio, ma anche della sua relazione con il concetto originale degli architetti che deriva direttamente dalle idee del redent di Le Corbusier. Quale dovrebbe essere l'approccio a questa situazione del patrimonio urbano, come può essere preparato per il futuro tenore di vita mantenendo le relazioni con le sue radici e potrebbe esso essere la scintilla iniziale verso le nuove prospettive nello sviluppo di Belgrado sono tutte le domande che devono essere esaminate.