This paper focuses on the mapping of underground utilities with GPR instrumentation. Through the analysis of the UNI/PdR 26.1:2017, the minimum performances are defined according to the level of quality required for the purpose of the survey and the procedures necessary to obtain the complete mapping of the technological networks, both in terms of cartography and georadar surveys. There are several different types of georadar instruments currently available, differentiated by the number, frequency and orientation of the antennas; the choice is made according to the purpose of the mapping activity and the characteristics of the survey site. Consideration is given to the depth of the survey and the resulting frequency of the antenna to optimise the GPR trade-off between depth and resolution obtainable. The georeferencing of the acquired radar sections is possible through the use of positioning systems; the choice depends on the characteristics of the survey site. Through the measurement campaign carried out in the Canton of Ticino relating to the Interreg ITA-CH Project "TERRA", the need to combine georadar surveys with further visual analyses of surface evidence is emphasised, as well as the importance of existing cadastral plans for the determination of the use of pipes. The use of non-destructive surveying technologies for mapping is important in order to plan future activities, reducing inconvenience to the community and potential damage to existing underground utilities that result in delays and large unbudgeted expenses. The main limitation of georadar technology is currently related to the time required to process the surveyed data: long delays make the information obsolete even before it is made available, as networks are constantly evolving. It is therefore necessary to implement possible solutions in order to speed up this last phase.

Il presente elaborato si focalizza sulla mappatura dei sottoservizi stradali con strumentazione GPR. Attraverso l’analisi della UNI/Prassi di Riferimento 26.1:2017 si definiscono le prestazioni minime in funzione del livello di qualità richiesto per lo scopo dell’indagine e le procedure necessarie per ottenere la mappatura completa delle reti tecnologiche, sia in termini di inquadramento cartografico sia di rilievo con strumentazione georadar. Attualmente il mercato offre diverse tipologie di strumenti georadar, differenziati per il numero, la frequenza e l’orientamento delle antenne; la scelta si effettua in funzione dello scopo dell’attività di mappatura e delle caratteristiche del sito d’indagine. In particolare, si considerano la profondità d’indagine e la conseguente frequenza dell’antenna che consenta di ottimizzare il trade-off del GPR, tra profondità e risoluzione ottenibili. La georeferenziazione dei profili radar acquisiti è possibile attraverso l’utilizzo di sistemi di posizionamento, la cui scelta dipende dalle caratteristiche del sito d’indagine. Attraverso la campagna di misurazione svolta in Canton Ticino relativa al Progetto “TERRA” di Interreg ITA-CH, si sottolinea la necessità di affiancare le indagini georadar ad ulteriori analisi visive delle evidenze superficiali, oltre all’importanza della presenza di planimetrie catastali esistenti per la determinazione della destinazione d’uso delle tubazioni. L’utilizzo di tecnologie di rilievo non distruttive per la mappatura è importante al fine di programmare gli interventi futuri, riducendo i disagi alla collettività e i potenziali danni alle reti di infrastrutture esistenti che comportano ritardi e ingenti spese non preventivate. Il principale limite della tecnologia georadar è attualmente legato alle tempistiche necessarie per l’elaborazione dei dati rilevati: lunghi tempi rendono le informazioni obsolete ancora prima di essere rese disponibili, poiché le reti sono in continua evoluzione. Risulta quindi necessario implementare possibili soluzioni al fine di velocizzare quest’ultima fase.

Mappatura dei sottoservizi stradali con sistemi georadar: analisi della normativa vigente e il caso studio Progetto Interreg Terra

BALATTI, FEDERICA;Pedotti, Fabio
2022/2023

Abstract

This paper focuses on the mapping of underground utilities with GPR instrumentation. Through the analysis of the UNI/PdR 26.1:2017, the minimum performances are defined according to the level of quality required for the purpose of the survey and the procedures necessary to obtain the complete mapping of the technological networks, both in terms of cartography and georadar surveys. There are several different types of georadar instruments currently available, differentiated by the number, frequency and orientation of the antennas; the choice is made according to the purpose of the mapping activity and the characteristics of the survey site. Consideration is given to the depth of the survey and the resulting frequency of the antenna to optimise the GPR trade-off between depth and resolution obtainable. The georeferencing of the acquired radar sections is possible through the use of positioning systems; the choice depends on the characteristics of the survey site. Through the measurement campaign carried out in the Canton of Ticino relating to the Interreg ITA-CH Project "TERRA", the need to combine georadar surveys with further visual analyses of surface evidence is emphasised, as well as the importance of existing cadastral plans for the determination of the use of pipes. The use of non-destructive surveying technologies for mapping is important in order to plan future activities, reducing inconvenience to the community and potential damage to existing underground utilities that result in delays and large unbudgeted expenses. The main limitation of georadar technology is currently related to the time required to process the surveyed data: long delays make the information obsolete even before it is made available, as networks are constantly evolving. It is therefore necessary to implement possible solutions in order to speed up this last phase.
LOMBARDI, FEDERICO
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
4-mag-2023
2022/2023
Il presente elaborato si focalizza sulla mappatura dei sottoservizi stradali con strumentazione GPR. Attraverso l’analisi della UNI/Prassi di Riferimento 26.1:2017 si definiscono le prestazioni minime in funzione del livello di qualità richiesto per lo scopo dell’indagine e le procedure necessarie per ottenere la mappatura completa delle reti tecnologiche, sia in termini di inquadramento cartografico sia di rilievo con strumentazione georadar. Attualmente il mercato offre diverse tipologie di strumenti georadar, differenziati per il numero, la frequenza e l’orientamento delle antenne; la scelta si effettua in funzione dello scopo dell’attività di mappatura e delle caratteristiche del sito d’indagine. In particolare, si considerano la profondità d’indagine e la conseguente frequenza dell’antenna che consenta di ottimizzare il trade-off del GPR, tra profondità e risoluzione ottenibili. La georeferenziazione dei profili radar acquisiti è possibile attraverso l’utilizzo di sistemi di posizionamento, la cui scelta dipende dalle caratteristiche del sito d’indagine. Attraverso la campagna di misurazione svolta in Canton Ticino relativa al Progetto “TERRA” di Interreg ITA-CH, si sottolinea la necessità di affiancare le indagini georadar ad ulteriori analisi visive delle evidenze superficiali, oltre all’importanza della presenza di planimetrie catastali esistenti per la determinazione della destinazione d’uso delle tubazioni. L’utilizzo di tecnologie di rilievo non distruttive per la mappatura è importante al fine di programmare gli interventi futuri, riducendo i disagi alla collettività e i potenziali danni alle reti di infrastrutture esistenti che comportano ritardi e ingenti spese non preventivate. Il principale limite della tecnologia georadar è attualmente legato alle tempistiche necessarie per l’elaborazione dei dati rilevati: lunghi tempi rendono le informazioni obsolete ancora prima di essere rese disponibili, poiché le reti sono in continua evoluzione. Risulta quindi necessario implementare possibili soluzioni al fine di velocizzare quest’ultima fase.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/207695