The Italian holidays experienced by Italians are not made up of the “dolce vita" known to foreigners, but contain community experiences that have marked the collective memory of many generations. Summer in the colony was for many an essential moment of childhood, for some made up of unforgettable memories, for others of endless weeks of torment, certainly moments that cannot leave one indifferent. The summer camps were a medical and educational experiment spread throughout Europe, yet they are remembered as a typically Italian phenomenon, so the term "colonia" is often used to refer to the building at an international level. In fact, in Italy it was not a purely social experience but it gave architects the chance to experiment and made much of the national Modern Movement on these projects. There are many examples of these structures which are spread throughout the country, from the sea to the mountains, a heritage of buildings unfortunately in decline as well as the activity for which it was born. Among the colonies identified in a state of abandonment, attention was focused on the Veneto and the summer holiday experiences on the shores of the Lagoon, a pleasant though difficult landscape to build. At the “bocca di porto” of Chioggia, the third access to the Lagoon, facing the city, the southern end of the Lido di Pellestrina emerges from the waters, Ca' Roman, a real natural oasis today uninhabited but which constitutes a lively naturalistic stop on the long road cycle path that runs along the shores of the lagoon. Here is what remains of the former summer colony of the Canossian Sisters of Ca' Roman, an educational architectural complex frequented until the 1980s and then abandoned. Although the structure and the place appear completely inhospitable, the natural context that has now taken over is unique for animal and plant species, so much so that it is under protection; just one ferry stop from Chioggia, the project involves the redevelopment of the area in favor of sustainable tourism that look after to nature, but which above all could tell the richness of the lagoon ecosystem.

Le vacanze italiane vissute dagli italiani non sono fatte della sola“dolce vita” conosciuta agli stranieri, ma racchiudono esperienze di comunità che hanno segnato la memoria collettiva di molte generazioni. L’estate in colonia è stata per molti un momento imprescindibile dell’ infanzia, per alcuni fatto di ricordi indimenticabili, per altri di settimane interminabili di tormento, di certo avventure che non possono lasciare indifferenti. Le colonie estive sono state un esperimento medico ed educativo diffuso in tutta Europa, eppure si ricorda come un fenomeno tipicamente italiano, tanto che il solo termine “colonia” è spesso usato in riferimento alla struttura a livello internazionale. Infatti in Italia non si è trattato poi di un’esperienza puramente sociale ma ha dato stimolo creativo in modo particolare agli architetti che hanno costruito buona parte del Movimento Moderno nazionale su questi progetti. Gli esemplari di tali strutture sono numerosi e diffusi su tutto il territorio, dal mare alla montagna, un patrimonio edilizio purtroppo in declino così come l’attività per cui era nato. Tra le colonie in stato di abbandono individuate si è posta l’attenzione sul Veneto e le esperienze di vacanza estiva in riva alla Laguna, un paesaggio ameno sebbene difficile da colonizzare. Alla bocca di porto di Chioggia, terzo accesso alla Laguna, a fronte della città emerge dalle acque l’estremità meridionale del Lido di Pellestrina, Ca’ Roman, una vera e propria oasi naturale oggi disabitata ma che costituisce una vivace tappa naturalistica sulla lunga via ciclabile che corre lungo i lidi della Laguna. Qui si trova ciò che resta dell’ex colonia estiva delle Suore Canossiane di Ca’ Roman, un complesso architettonico educativo frequentato fino agli anni Ottanta e poi abbandonato. Sebbene la struttura e il luogo appaiano del tutto inospitali, il contesto naturale che ha preso ormai il sopravvento è unico per specie animali e vegetali, tanto da essere sotto tutela; ad una sola fermata di traghetto da Chioggia il progetto prevede la riqualificazione dell’area a favore di un turismo sostenibile e attento alla natura, ma che soprattutto sia portavoce della ricchezza dell’ecosistema della Laguna.

Oasi Ca' Roman : l'ex colonia estiva come tappa naturalistica e culturale sulla via dei Lidi

Bandirali, Laura
2022/2023

Abstract

The Italian holidays experienced by Italians are not made up of the “dolce vita" known to foreigners, but contain community experiences that have marked the collective memory of many generations. Summer in the colony was for many an essential moment of childhood, for some made up of unforgettable memories, for others of endless weeks of torment, certainly moments that cannot leave one indifferent. The summer camps were a medical and educational experiment spread throughout Europe, yet they are remembered as a typically Italian phenomenon, so the term "colonia" is often used to refer to the building at an international level. In fact, in Italy it was not a purely social experience but it gave architects the chance to experiment and made much of the national Modern Movement on these projects. There are many examples of these structures which are spread throughout the country, from the sea to the mountains, a heritage of buildings unfortunately in decline as well as the activity for which it was born. Among the colonies identified in a state of abandonment, attention was focused on the Veneto and the summer holiday experiences on the shores of the Lagoon, a pleasant though difficult landscape to build. At the “bocca di porto” of Chioggia, the third access to the Lagoon, facing the city, the southern end of the Lido di Pellestrina emerges from the waters, Ca' Roman, a real natural oasis today uninhabited but which constitutes a lively naturalistic stop on the long road cycle path that runs along the shores of the lagoon. Here is what remains of the former summer colony of the Canossian Sisters of Ca' Roman, an educational architectural complex frequented until the 1980s and then abandoned. Although the structure and the place appear completely inhospitable, the natural context that has now taken over is unique for animal and plant species, so much so that it is under protection; just one ferry stop from Chioggia, the project involves the redevelopment of the area in favor of sustainable tourism that look after to nature, but which above all could tell the richness of the lagoon ecosystem.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-lug-2023
2022/2023
Le vacanze italiane vissute dagli italiani non sono fatte della sola“dolce vita” conosciuta agli stranieri, ma racchiudono esperienze di comunità che hanno segnato la memoria collettiva di molte generazioni. L’estate in colonia è stata per molti un momento imprescindibile dell’ infanzia, per alcuni fatto di ricordi indimenticabili, per altri di settimane interminabili di tormento, di certo avventure che non possono lasciare indifferenti. Le colonie estive sono state un esperimento medico ed educativo diffuso in tutta Europa, eppure si ricorda come un fenomeno tipicamente italiano, tanto che il solo termine “colonia” è spesso usato in riferimento alla struttura a livello internazionale. Infatti in Italia non si è trattato poi di un’esperienza puramente sociale ma ha dato stimolo creativo in modo particolare agli architetti che hanno costruito buona parte del Movimento Moderno nazionale su questi progetti. Gli esemplari di tali strutture sono numerosi e diffusi su tutto il territorio, dal mare alla montagna, un patrimonio edilizio purtroppo in declino così come l’attività per cui era nato. Tra le colonie in stato di abbandono individuate si è posta l’attenzione sul Veneto e le esperienze di vacanza estiva in riva alla Laguna, un paesaggio ameno sebbene difficile da colonizzare. Alla bocca di porto di Chioggia, terzo accesso alla Laguna, a fronte della città emerge dalle acque l’estremità meridionale del Lido di Pellestrina, Ca’ Roman, una vera e propria oasi naturale oggi disabitata ma che costituisce una vivace tappa naturalistica sulla lunga via ciclabile che corre lungo i lidi della Laguna. Qui si trova ciò che resta dell’ex colonia estiva delle Suore Canossiane di Ca’ Roman, un complesso architettonico educativo frequentato fino agli anni Ottanta e poi abbandonato. Sebbene la struttura e il luogo appaiano del tutto inospitali, il contesto naturale che ha preso ormai il sopravvento è unico per specie animali e vegetali, tanto da essere sotto tutela; ad una sola fermata di traghetto da Chioggia il progetto prevede la riqualificazione dell’area a favore di un turismo sostenibile e attento alla natura, ma che soprattutto sia portavoce della ricchezza dell’ecosistema della Laguna.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/207992