In its millennial history, the city of Agrigento has been the scene of encounters and clashes between different peoples and cultures that have given rise to contaminations, reciprocal influences, superimpositions of images, symbols and meanings concerning the ways of living, art and architecture, language and every other aspect of life, starting a slow sedimentation which is the constitutive process of the mestizo of Agrigento's identity. Akragas (‘Aκράγας), Agrigentum, Kerkent, Girgenti, Agrigento; "a plural identity", made up of combinations and fusions of culturally and symbolically different elements, whose relationships are explained or remain hidden and whose origin is lost in oblivion. The proposal for a museum in the city of Agrigento stems from the need to tell its urban history, both in its physical and social and cultural dimensions, with the aim of preserving the memory of the passage of peoples and cultures that have shaped the its identity, often associated exclusively with the Greek period. This story, which examines tangible and intangible testimonies without distinction, uses, for narrative purposes, the four categories through which UNESCO divides heritage: material heritage, intangible heritage, natural heritage and cultural landscape. The four categories, thematically linked to as many notable points of the city, have led to the identification of four possible project areas, in correspondence with urban wounds caused by the collapse of ancient buildings and therefore to the construction of a widespread museum system, in which the new historical works and artifacts interact through an ideal path, which symbolically retraces the phases of definition of the historic city, determining a sort of mystery game that seems to want to discover the ancient traces, paradoxically hiding them, embedded, absorbed and merged into a harmonious whole. For each station, a possible collection is proposed, including drawings, photographs, documents and models useful for developing a path of knowledge aimed at rediscovering a partially forgotten history and providing a complete reading of the city of Agrigento.

Nella sua storia millenaria la città di Agrigento è stata teatro di incontri e scontri tra popoli e culture diverse che hanno dato luogo a contaminazioni, influenze reciproche, sovrapposizioni di immagini, simboli e significati riguardanti i modi dell’abitare, l’arte e l’architettura, la lingua e ogni altro aspetto della vita, dando avvio ad una lenta sedimentazione che è processo costitutivo del meticcio dell’identità agrigentina. Akragas (‘Aκράγας), Agrigentum, Kerkent, Girgenti, Agrigento; “un’identità plurale”, costituita da combinazioni e fusioni di elementi culturalmente e simbolicamente diversi, le cui relazioni si esplicano o restano celate e la cui origine si perde nell’oblio. La proposta di un museo della città di Agrigento nasce dalla necessità di raccontare la sua storia urbana, sia nella sua dimensione fisica che in quella sociale e culturale, con l’obiettivo di preservare la memoria del passaggio dei popoli e delle culture che hanno plasmato la sua identità, spesso associata esclusivamente al periodo greco. Questo racconto, che prende in esame indistintamente testimonianze tangibili e intangibili, utilizza, ai fini della narrazione, le quattro categorie attraverso cui l’UNESCO suddivide il patrimonio: patrimonio materiale, patrimonio immateriale, patrimonio naturale e paesaggio culturale. Le quattro categorie, legandosi tematicamente ad altrettanti punti notevoli della città, hanno portato all’individuazione di quattro possibili aree di progetto, in corrispondenza di ferite urbane dovute ai crolli di antiche costruzioni e dunque alla costruzione di un sistema museale diffuso, in cui le nuove opere e i manufatti storici interagiscono attraverso un percorso ideale, che ripercorre simbolicamente le fasi di definizione della città storica, determinando una sorta di gioco al mistero che sembra voler far scoprire le antiche tracce paradossalmente nascondendole, incastrate, assorbite e fuse in un armonico insieme. Per ogni stazione viene proposta una collezione possibile, includendo disegni, fotografie, documenti e modelli utili a sviluppare un percorso di conoscenza atto a riscoprire una storia in parte dimenticata e a fornire una lettura completa della città di Agrigento.

Tra memoria e oblio: un sistema museale diffuso per la Città di Agrigento

Conti, Danilo;Valenti, Camilla Elisabetta
2022/2023

Abstract

In its millennial history, the city of Agrigento has been the scene of encounters and clashes between different peoples and cultures that have given rise to contaminations, reciprocal influences, superimpositions of images, symbols and meanings concerning the ways of living, art and architecture, language and every other aspect of life, starting a slow sedimentation which is the constitutive process of the mestizo of Agrigento's identity. Akragas (‘Aκράγας), Agrigentum, Kerkent, Girgenti, Agrigento; "a plural identity", made up of combinations and fusions of culturally and symbolically different elements, whose relationships are explained or remain hidden and whose origin is lost in oblivion. The proposal for a museum in the city of Agrigento stems from the need to tell its urban history, both in its physical and social and cultural dimensions, with the aim of preserving the memory of the passage of peoples and cultures that have shaped the its identity, often associated exclusively with the Greek period. This story, which examines tangible and intangible testimonies without distinction, uses, for narrative purposes, the four categories through which UNESCO divides heritage: material heritage, intangible heritage, natural heritage and cultural landscape. The four categories, thematically linked to as many notable points of the city, have led to the identification of four possible project areas, in correspondence with urban wounds caused by the collapse of ancient buildings and therefore to the construction of a widespread museum system, in which the new historical works and artifacts interact through an ideal path, which symbolically retraces the phases of definition of the historic city, determining a sort of mystery game that seems to want to discover the ancient traces, paradoxically hiding them, embedded, absorbed and merged into a harmonious whole. For each station, a possible collection is proposed, including drawings, photographs, documents and models useful for developing a path of knowledge aimed at rediscovering a partially forgotten history and providing a complete reading of the city of Agrigento.
TINAZZI, CLAUDIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-lug-2023
2022/2023
Nella sua storia millenaria la città di Agrigento è stata teatro di incontri e scontri tra popoli e culture diverse che hanno dato luogo a contaminazioni, influenze reciproche, sovrapposizioni di immagini, simboli e significati riguardanti i modi dell’abitare, l’arte e l’architettura, la lingua e ogni altro aspetto della vita, dando avvio ad una lenta sedimentazione che è processo costitutivo del meticcio dell’identità agrigentina. Akragas (‘Aκράγας), Agrigentum, Kerkent, Girgenti, Agrigento; “un’identità plurale”, costituita da combinazioni e fusioni di elementi culturalmente e simbolicamente diversi, le cui relazioni si esplicano o restano celate e la cui origine si perde nell’oblio. La proposta di un museo della città di Agrigento nasce dalla necessità di raccontare la sua storia urbana, sia nella sua dimensione fisica che in quella sociale e culturale, con l’obiettivo di preservare la memoria del passaggio dei popoli e delle culture che hanno plasmato la sua identità, spesso associata esclusivamente al periodo greco. Questo racconto, che prende in esame indistintamente testimonianze tangibili e intangibili, utilizza, ai fini della narrazione, le quattro categorie attraverso cui l’UNESCO suddivide il patrimonio: patrimonio materiale, patrimonio immateriale, patrimonio naturale e paesaggio culturale. Le quattro categorie, legandosi tematicamente ad altrettanti punti notevoli della città, hanno portato all’individuazione di quattro possibili aree di progetto, in corrispondenza di ferite urbane dovute ai crolli di antiche costruzioni e dunque alla costruzione di un sistema museale diffuso, in cui le nuove opere e i manufatti storici interagiscono attraverso un percorso ideale, che ripercorre simbolicamente le fasi di definizione della città storica, determinando una sorta di gioco al mistero che sembra voler far scoprire le antiche tracce paradossalmente nascondendole, incastrate, assorbite e fuse in un armonico insieme. Per ogni stazione viene proposta una collezione possibile, includendo disegni, fotografie, documenti e modelli utili a sviluppare un percorso di conoscenza atto a riscoprire una storia in parte dimenticata e a fornire una lettura completa della città di Agrigento.
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