Fashioning bacterial dyeing process : a primer for the fashion industry

As we unfortunately know, fashion is one of the industries currently most impacting the world. Among all, the dyeing process is under particular observation due to the serious environmental pollution that its processes generate. If it is true that change must start from each of us, it is perhaps even truer that it is up to companies and designers, first and foremost, to promote a significant change of direction. Starting from this awareness, I decided to analyze one of the most promising processes in the eld of textile dyeing: the use of microorganisms. I thought at first to try to act in a direct way going to experience this particular type of coloring on fabric. However, the difficulty in finding companies willing or able to provide adequate support, mixed with the statements made in various interviews by those who are currently considered experts in the eld, then put me in front of a different reality. What I have come up against is that, although this is a subject that is gradually making its way into the industry, it is still in some ways at a stage that we could de ne as embryonic. So it became clear that there was a need for a primer, a starting point that would provide simple and clear indications for those who want to take this new path. I then carried out a first research on the state of the art of the Fashion System to identify then, thanks to the analysis of several case studies, the scenarios currently existing on bacterial dyeing. Thanks to a Design-driven approach, it has been possible to derive important insights useful to respond to the main objective of this project that is to become a guide that provides designers, companies and researchers the basis on which to build and adapt their processes. The overall output will in fact be Key Actions, which have emerged as fundamental points, also and above all to promote and guide collaboration between different disciplines, so as to approach realities that until recently were seen as totally distant (design and science) and promote, hopefully, a real change of mentality.

Come purtroppo sappiamo, quella della moda è una delle industrie attualmente più impattanti al mondo. Tra tutti, il processo di tintura si trova sotto particolare osservazione a causa del grave inquinamento ambientale che i suoi processi generano. Se è vero che il cambiamento deve avere inizio da ognuno di noi, è forse ancor più vero che spetta ad aziende e designer, in primis, promuovere un signi cativo cambio di rotta. Partendo da questa consapevolezza, ho quindi deciso analizzare uno dei processi che sembra essere al momento più promettente nel campo della colorazione dei tessuti: l’utilizzo di microrganismi. Ho in un primo momento pensato di provare ad agire in maniera diretta andando a sperimentare questa particolare tipologia di colorazione su tessuto. La difficoltà nel trovare però aziende disposte, o comunque in grado di fornirmi un supporto adeguato, misto alle dichiarazioni rilasciate in varie interviste da quelli che sono attualmente considerati gli esperti del settore, mi ha poi però messa di fronte ad una diversa realtà. Quello di cui mi sono resa contro è stato che, sebbene questo sia un tema che si sta pian piano facendo spazio all’interno del settore, si trova ancora per certi versi ad uno stadio che potremmo definire embrionale. Ecco quindi che è emersa chiara la necessità di un primer, un punto di partenza che fornisca indicazioni semplici e chiare per coloro i quali vorranno intraprendere questa nuova strada. Ho quindi condotto una prima ricerca relativa allo stato dell’arte del sistema moda per identificare poi, in un secondo momento, grazie all’analisi di diversi casi studio, gli scenari attualmente esistenti in merito di coloritura batterica. Grazie ad un approccio di tipo Design-Driven è stato da qui possibile ricavare importanti insight utili a rispondere all’obiettivo principale di questo elaborato, ovvero quello di diventare una guida che fornisca a designer appunto, aziende e ricercatori delle basi sulle quali costruire e riadattare i propri processi. L’output complessivo saranno infatti delle Azioni Chiave, che sono emerse essere dei punti fondamentali, pensate anche e soprattutto per promuovere e guidare alla collaborazione tra diverse discipline, così da avvicinare realtà che no a poco tempo fa erano viste come totalmente distanti (design e scienza) e promuovere, si spera, un vero e proprio cambio di mentalità.