The unprecedented urbanization process that cities around the globe have been experiencing during the last century due to the dramatic effect of human populations migrating from rural areas into cities, is one of the most critical challenges that society is facing today. The scale and velocity in which cities are growing extend beyond the capacity of local governments to react and to prepare for this. As a result, these new population in cities end up being neglected by the authorities as it is logistically impossible to create and organize centralized plans of action that provides sufficient infrastructure and services to cope with the rapid urbanization process. Therefore, hundreds of millions of people have opted for establishing themselves on the urban peripheries, in so-called informal settlements. Given that this communities cannot rely on top-down action, an alternative must be found. Thus, this paper attempts to investigate how the power over the production of space can be shifted from a centralized governmental/municipal action to community-based bottom-up interventions, where communities can reclaim their spatial agency. By exploring the case of Union Santa Fe, in Lima, the thesis argues that by expanding the cooperation structures from bottom-up urban activism to a network of community organizations, NGO’s, academia, private and public sector, a new repertoire of urban actions for the neglected communities can be stablished. Architecturally, this will be presented as a way of organizing socio-material relations in which the distribution, construction and coding of infrastructural platforms seek to anticipate new methods of urbanization envisaged in self-managed incrementalist principles. From an urban perspective, this will be materialised by articulating and codifying a framework of actions that will democratizing and incorporating local epistemologies to stablished urban processes that aim to tackle issues that can only be solved by implementing top-down strategies, as is the case of ecological, and seismic safety in the case of Union Santa Fe. The material articulation of this framework will provide the linking principle that will allow bottom-up actions to scale to the urban level, and by doing so expand their socio-spatial capacity of self-managed processes. In the thesis, these principles will be presented in the form of proposed pilot projects that will attempt to provide an alternative perspective from the macro meso urban strategy, to the micro level by the implementation localised interventions.

Il processo di urbanizzazione senza precedenti che le città di tutto il mondo stanno vivendo a partire dall'ultimo secolo, dovuto all'effetto drammatico della migrazione delle popolazioni umane dalle aree rurali alle città, è una delle sfide più critiche che la società di oggi si trova ad affrontare. La proporzione e la velocità di crescita delle città vanno oltre la capacità dei governi locali di reagire e prepararsi. Di conseguenza, questi nuovi abitanti arrivati nelle città finiscono per essere trascurati dalle autorità, in quanto risulta logisticamente impossibile creare e organizzare piani d'azione centralizzati che forniscano infrastrutture e servizi sufficienti per far fronte al rapido processo di urbanizzazione in atto. Di conseguenza, centinaia di milioni di persone hanno scelto di stabilirsi nelle periferie urbane, nei cosiddetti insediamenti informali. Dato per assunto che queste comunità non possono contare su un'azione di tipo top-down, è necessario trovare un'alternativa. Il presente documento tenta quindi di indagare come il potere sulla produzione dello spazio possa essere spostato da un'azione centralizzata di tipo governativo/comunale a interventi di tipo bottom-up in cui le comunità possono reclamare la loro autorità sullo spazio urbano. Esplorando il caso di Union Santa Fe, Lima, la tesi sostiene che, ampliando le strutture di cooperazione dell'attivismo urbano di tipo bottom-up, a una rete di organizzazioni comunitarie, ONG, università, settore pubblico e privato, un nuovo repertorio di azioni urbane per le comunità trascurate può essere stabilito. Dal punto di vista architettonico, questo verrà presentato come un modo di organizzare le relazioni socio-materiali in cui la distribuzione, la costruzione e la codifica di piattaforme infrastrutturali cercano di anticipare i nuovi metodi di urbanizzazione previsti da principi incrementali autogestiti. Da un punto di vista urbano, ciò si concretizzerà articolando e codificando un quadro di azioni che democratizzeranno e incorporeranno le epistemologie locali ai processi urbani consolidati che mirano ad affrontare problemi, i quali possono essere risolti solo attuando strategie dall'alto verso il basso, come nel caso della sicurezza ecologica e sismica nel contesto di Union Santa Fe. L'articolazione materiale di questo quadro fornirà il principio di collegamento che consentirà alle azioni di tipo bottom-up di avere influenza anche a livello urbano e, così facendo, espandere la propria capacità socio-spaziale di processi autogestiti. Nella tesi, questi principi saranno presentati sotto forma di progetti pilota che cercheranno di fornire una prospettiva alternativa partendo dalla strategia urbana macro meso, fino al livello micro attraverso l'attuazione di interventi localizzati.

Decoding union Santa Fe : community-driven urban design tools for vulnerable neighbourhoods in Lima, Perù

Ancona, Claudia;Cedillo Mendoza, Christian Paul
2022/2023

Abstract

The unprecedented urbanization process that cities around the globe have been experiencing during the last century due to the dramatic effect of human populations migrating from rural areas into cities, is one of the most critical challenges that society is facing today. The scale and velocity in which cities are growing extend beyond the capacity of local governments to react and to prepare for this. As a result, these new population in cities end up being neglected by the authorities as it is logistically impossible to create and organize centralized plans of action that provides sufficient infrastructure and services to cope with the rapid urbanization process. Therefore, hundreds of millions of people have opted for establishing themselves on the urban peripheries, in so-called informal settlements. Given that this communities cannot rely on top-down action, an alternative must be found. Thus, this paper attempts to investigate how the power over the production of space can be shifted from a centralized governmental/municipal action to community-based bottom-up interventions, where communities can reclaim their spatial agency. By exploring the case of Union Santa Fe, in Lima, the thesis argues that by expanding the cooperation structures from bottom-up urban activism to a network of community organizations, NGO’s, academia, private and public sector, a new repertoire of urban actions for the neglected communities can be stablished. Architecturally, this will be presented as a way of organizing socio-material relations in which the distribution, construction and coding of infrastructural platforms seek to anticipate new methods of urbanization envisaged in self-managed incrementalist principles. From an urban perspective, this will be materialised by articulating and codifying a framework of actions that will democratizing and incorporating local epistemologies to stablished urban processes that aim to tackle issues that can only be solved by implementing top-down strategies, as is the case of ecological, and seismic safety in the case of Union Santa Fe. The material articulation of this framework will provide the linking principle that will allow bottom-up actions to scale to the urban level, and by doing so expand their socio-spatial capacity of self-managed processes. In the thesis, these principles will be presented in the form of proposed pilot projects that will attempt to provide an alternative perspective from the macro meso urban strategy, to the micro level by the implementation localised interventions.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
4-mag-2023
2022/2023
Il processo di urbanizzazione senza precedenti che le città di tutto il mondo stanno vivendo a partire dall'ultimo secolo, dovuto all'effetto drammatico della migrazione delle popolazioni umane dalle aree rurali alle città, è una delle sfide più critiche che la società di oggi si trova ad affrontare. La proporzione e la velocità di crescita delle città vanno oltre la capacità dei governi locali di reagire e prepararsi. Di conseguenza, questi nuovi abitanti arrivati nelle città finiscono per essere trascurati dalle autorità, in quanto risulta logisticamente impossibile creare e organizzare piani d'azione centralizzati che forniscano infrastrutture e servizi sufficienti per far fronte al rapido processo di urbanizzazione in atto. Di conseguenza, centinaia di milioni di persone hanno scelto di stabilirsi nelle periferie urbane, nei cosiddetti insediamenti informali. Dato per assunto che queste comunità non possono contare su un'azione di tipo top-down, è necessario trovare un'alternativa. Il presente documento tenta quindi di indagare come il potere sulla produzione dello spazio possa essere spostato da un'azione centralizzata di tipo governativo/comunale a interventi di tipo bottom-up in cui le comunità possono reclamare la loro autorità sullo spazio urbano. Esplorando il caso di Union Santa Fe, Lima, la tesi sostiene che, ampliando le strutture di cooperazione dell'attivismo urbano di tipo bottom-up, a una rete di organizzazioni comunitarie, ONG, università, settore pubblico e privato, un nuovo repertorio di azioni urbane per le comunità trascurate può essere stabilito. Dal punto di vista architettonico, questo verrà presentato come un modo di organizzare le relazioni socio-materiali in cui la distribuzione, la costruzione e la codifica di piattaforme infrastrutturali cercano di anticipare i nuovi metodi di urbanizzazione previsti da principi incrementali autogestiti. Da un punto di vista urbano, ciò si concretizzerà articolando e codificando un quadro di azioni che democratizzeranno e incorporeranno le epistemologie locali ai processi urbani consolidati che mirano ad affrontare problemi, i quali possono essere risolti solo attuando strategie dall'alto verso il basso, come nel caso della sicurezza ecologica e sismica nel contesto di Union Santa Fe. L'articolazione materiale di questo quadro fornirà il principio di collegamento che consentirà alle azioni di tipo bottom-up di avere influenza anche a livello urbano e, così facendo, espandere la propria capacità socio-spaziale di processi autogestiti. Nella tesi, questi principi saranno presentati sotto forma di progetti pilota che cercheranno di fornire una prospettiva alternativa partendo dalla strategia urbana macro meso, fino al livello micro attraverso l'attuazione di interventi localizzati.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/208075