Effetto del sistema a cappotto sulla corrosione da cloruri in elementi in calcestruzzo armato

The building industry is responsible for around 1/3 of final energy consumption. In Italy, specifically, twothirds of the real estate assets are made up of houses over 50 years old. Considering 1976 as the reference year, date of entry into force of the first standard on energy efficiency, it can be deduced that this quantity was not carefully designed regarding energy effi-ciency. The greater current attention on sustainability and the new objectives of the Europe-an Union have led to an increase in plans and measures aimed at the renewal of the built environment. In this context, ETICS appears to be an interesting solution and, moreover, the certification of its properties by specialized institution has contributed to its diffusion. Concrete is the most popular construction technology in Italian buildings and the currently most used one. However, even the building in c.a. suffers the effect of deterioration, caused by exposure to a combination of aggressive agents and mechanisms of degradation. In the case of this type of structure, the phenomenon starts from the corrosion of the reinforcing bars, up to the cracking and detachment of the concrete cover, compromising the functional and structural capacity of the building. The present discussion analyses, starting from the results already present in the literature, the effect that the external insulation system has on the corrosion of the reinforcing bars, to evaluate its structural effects and about durability (in addition to term one already well known). Through laboratory analysis and numerical simulations, we have concentrated on the evaluation of the effect regarding the attack from chlorides, typical of the maritime areas of the Italian peninsula. The accelerated tests made it possible to identify a positive effect of the coating on the corrosion rate of the bars. It was found on several fronts that the coated samples, net of the initial period of settling of the building humidity, show, over time, a trend to dry out, falling below the critical value of 80%.

Il settore delle costruzioni è responsabile di circa 1/3 dei consumi finali di energia. In Italia, nello specifico, il patrimonio immobiliare è composto per i due terzi da case con più di 50 anni. Considerando come anno di riferimento il 1976, data di ingresso in vigore della prima norma sull’efficienza energetica, si deduce che questa quantità non è stata progettata con attenzione nei riguardi dell’efficienza energetica. La maggiore attenzione attuale sulla sostenibilità e i nuovi obiettivi dell’Unione Europea hanno portato ad un incremento dei piani e misure atte al rinnovamento del costruito. In questo contesto l’ETICS risulta essere una soluzione interessante e, inoltre, la certificazione delle sue proprietà da parte di enti specializzati ne ha contribuito alla diffusione. Il calcestruzzo armato è la tecnologia costruttiva più presente nel costruito italiano e quella attualmente più utilizzata. Tuttavia, anche gli edifici in c.a. subiscono l’effetto di deterioramento, causato dall’esposizione ad una combinazione di agenti aggressivi e meccanismi di degrado. In particolare, nel caso di questa tipologia di edifici il fenomeno si articola partendo dalla corrosione delle barre di armatura, fino alla fessurazione e distacco del copriferro, compromettendo la capacità funzionale e strutturale dell’edificio. La presente trattazione analizza, partendo dai risultati già presenti in letteratura, l’effetto che il sistema a cappotto ha sulla corrosione delle barre di armatura, in modo da valutarne gli effetti strutturali e nei riguardi della durabilità (oltre a quelli termini già ben noti). In particolare, mediante analisi di laboratorio e simulazioni numeriche ci si è concentrati sulla valutazione dell’effetto nei riguardi dell’attacco da cloruri, tipico delle zone marittime della penisola italiana. Le prove, di tipo accelerato, hanno permesso di identificare un effetto positivo del rivestimento sulla velocità di corrosione delle barre. In particolare, si è potuto constatare su più fronti che i campioni rivestiti, al netto del periodo iniziale di assestamento dell’umidità di costruzione, presentano, nel tempo, una tendenza ad asciugarsi, portandosi al di sotto del valore critico dell’80%.