A crossroads of different cultures and peoples, the Mediterranean was dominated for centuries by the Ancient Romans. Thanks to navigation, the Romans took the already flourishing and efficient trades to the sea and waterways, sailing rivers up to trade routes and inland cities. Flumine axis tempore examines the intervening relationship between the Mediterranean and Roman cities through rivers: case studies are analyzed by comparing contemporary and ancient urban morphology, and inquiring the reciprocal relationships between cities and waterways. The Sarno River and the ancient city of Pompeii are described by historical sources as a virtuous example of synergy between city and watercourses. This synergy eventually ceased when in 79 A.D. The eruption of Vesuvius covered and cancelled the city. The river would then be moved away from the ancient settlement in the mid-1800s with a rectification of the site by the Bourbons for reclamation purposes. The Sarno has been for decades in extreme conditions of pollution caused by sewage inputs, and the river is now considered by the population as a burden rather than a resource. Regione Campania and the local water company have been working for years to solve the problem through a program of purification in the entire area, with the goal of completing the work within 2025. The goal of this thesis project is a urban and landscape regeneration for the Lower Sarno area, in order to build a future in which the Sarno will once again become a healthy waterway. The strategic master plan aims at turning the Sarno area into a naturalistic and infrastructural axis capable of connecting the realities of the area and inserting the Lower Sarno in the broader context of Campania’s tourist flows thanks to a rediscovered environmental quality and the inclusion of new public spaces and paths, the development of infrastructural connections and the inclusion of a new landing place for maritime transport, restoring the value and the link between the territory and the ancient Roman flumen.

Crocevia di culture e popoli diversi, il Mediterraneo è stato dominato per secoli degli Antichi Romani. Grazie alla navigazione, i Romani efficientarono i già fiorenti scambi commerciali solcando il mare e le vie d’acqua, risalendo i fiumi sino alle vie commerciali e le città dell’entroterra. Flumine axis tempore indaga il rapporto intercorso tra il Mediterraneo e le città romane attraverso i fiumi: i casi studio sono analizzati comparando la morfologia urbana contemporanea con quella antica, indagandone le reciproche relazioni tra città e corsi d’acqua. Il fiume Sarno e l’antica città di Pompei sono descritti da fonti storiche come un virtuoso esempio di sinergia tra città e corso d’acqua. Questa sinergia verrà a disperdersi quando, nel 79 d,C., la città verrà ricoperta e dimenticata a causa dell’eruzione del Vesuvio. Il fiume verrà poi allontanato dall’antico insediamento nella metà del 1800 con una rettifica del sedime ad opera dei Borbone ai fini di bonifica. Il Sarno versa da decenni in condizioni estreme di inquinamento causato dalle immissioni delle acque reflue ed il fiume viene considerato dalla popolazione come un peso piuttosto che come risorsa. Regione Campania e l’azienda idrica locale lavorano da anni per arginare il problema attraverso un programma di attivazione di depuratori nell’intero bacino idrografico, con l’obiettivo di completare i lavori entro il 2025: con il progetto di tesi si propone un intervento di rigenerazione urbana e paesaggistica del territorio del Basso Sarno, orientato ad un futuro in cui il Sarno tornerà ad essere un corso d’acqua salubre. Si propone un masterplan strategico che miri a rendere il Sarno un asse naturalistico e infrastrutturale in grado di connettere le realtà del territorio ed inserire il basso sarnese nel contesto più ampio dei flussi turistici campani grazie ad una ritrovata qualità ambientale e l’inserimento di nuovi spazi pubblici e percorsi, lo sviluppo delle connessioni infrastrutturali e l’inserimento di un nuovo approdo per i trasporti marittimi, ripristinando il legame tra territorio e l’antico flumen romano.

Flumine axis tempore : parco e approdo del Basso Sarno: il fiume come occasione di rigenerazione del territorio

D'Antuono, Francesco;Mazzocchi, Carola Greta
2022/2023

Abstract

A crossroads of different cultures and peoples, the Mediterranean was dominated for centuries by the Ancient Romans. Thanks to navigation, the Romans took the already flourishing and efficient trades to the sea and waterways, sailing rivers up to trade routes and inland cities. Flumine axis tempore examines the intervening relationship between the Mediterranean and Roman cities through rivers: case studies are analyzed by comparing contemporary and ancient urban morphology, and inquiring the reciprocal relationships between cities and waterways. The Sarno River and the ancient city of Pompeii are described by historical sources as a virtuous example of synergy between city and watercourses. This synergy eventually ceased when in 79 A.D. The eruption of Vesuvius covered and cancelled the city. The river would then be moved away from the ancient settlement in the mid-1800s with a rectification of the site by the Bourbons for reclamation purposes. The Sarno has been for decades in extreme conditions of pollution caused by sewage inputs, and the river is now considered by the population as a burden rather than a resource. Regione Campania and the local water company have been working for years to solve the problem through a program of purification in the entire area, with the goal of completing the work within 2025. The goal of this thesis project is a urban and landscape regeneration for the Lower Sarno area, in order to build a future in which the Sarno will once again become a healthy waterway. The strategic master plan aims at turning the Sarno area into a naturalistic and infrastructural axis capable of connecting the realities of the area and inserting the Lower Sarno in the broader context of Campania’s tourist flows thanks to a rediscovered environmental quality and the inclusion of new public spaces and paths, the development of infrastructural connections and the inclusion of a new landing place for maritime transport, restoring the value and the link between the territory and the ancient Roman flumen.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-lug-2023
2022/2023
Crocevia di culture e popoli diversi, il Mediterraneo è stato dominato per secoli degli Antichi Romani. Grazie alla navigazione, i Romani efficientarono i già fiorenti scambi commerciali solcando il mare e le vie d’acqua, risalendo i fiumi sino alle vie commerciali e le città dell’entroterra. Flumine axis tempore indaga il rapporto intercorso tra il Mediterraneo e le città romane attraverso i fiumi: i casi studio sono analizzati comparando la morfologia urbana contemporanea con quella antica, indagandone le reciproche relazioni tra città e corsi d’acqua. Il fiume Sarno e l’antica città di Pompei sono descritti da fonti storiche come un virtuoso esempio di sinergia tra città e corso d’acqua. Questa sinergia verrà a disperdersi quando, nel 79 d,C., la città verrà ricoperta e dimenticata a causa dell’eruzione del Vesuvio. Il fiume verrà poi allontanato dall’antico insediamento nella metà del 1800 con una rettifica del sedime ad opera dei Borbone ai fini di bonifica. Il Sarno versa da decenni in condizioni estreme di inquinamento causato dalle immissioni delle acque reflue ed il fiume viene considerato dalla popolazione come un peso piuttosto che come risorsa. Regione Campania e l’azienda idrica locale lavorano da anni per arginare il problema attraverso un programma di attivazione di depuratori nell’intero bacino idrografico, con l’obiettivo di completare i lavori entro il 2025: con il progetto di tesi si propone un intervento di rigenerazione urbana e paesaggistica del territorio del Basso Sarno, orientato ad un futuro in cui il Sarno tornerà ad essere un corso d’acqua salubre. Si propone un masterplan strategico che miri a rendere il Sarno un asse naturalistico e infrastrutturale in grado di connettere le realtà del territorio ed inserire il basso sarnese nel contesto più ampio dei flussi turistici campani grazie ad una ritrovata qualità ambientale e l’inserimento di nuovi spazi pubblici e percorsi, lo sviluppo delle connessioni infrastrutturali e l’inserimento di un nuovo approdo per i trasporti marittimi, ripristinando il legame tra territorio e l’antico flumen romano.
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