The outbreak of Covid-19 in 2019 and the lockdown that followed shortly after, have brought about a series of reflections on the way users live in their everyday spaces and domestic environments. In a very short period of time, Student Housing, along with all other existing types of housing, has taken on an important role out of necessity, where these structures no longer just represent a 'safe haven' to return to at the end of the day for overnight stays and meal consumption, but also a means through which to carry out a series of activities generally limited to separate functional structures. In short, the various types of housing have transformed into multi-functional structures, in which the user spends their time performing different daily activities (such as studying, working out, working, etc.). This sudden change has deeply affected residential design in the immediate post-lockdown period, as it highlighted the unpreparedness of residential construction to manage a health emergency, challenging a system that had been considered efficient and functional until then. While Covid-19 has exposed many weaknesses in design and triggered a series of measures aimed at improving the habitability and adaptability of our homes to new needs, it is also true that the crisis in the system had begun before the spread of the epidemic in 2019 and had presented itself in different forms depending on the different types of housing. In the case of Student Housing, the crisis was a cause for concern for many students and academic institutions even before the outbreak of the epidemic; Covid-19 has made the problem even more pressing, exacerbating difficulties in accessing housing and creating additional challenges in designing suitable accommodation. The Student Housing and its new needs, emerged because of the difficulties created by the pandemic, are the subject of this thesis. Firstly, the university situation in the period immediately preceding the outbreak of the epidemic is reviewed (chapters 1 and 2), highlighting the main causes; subsequently, in the third chapter, the consequences of the impact of the lockdown are illustrated; in particular, two ad hoc surveys allow for the collection of a lot of information on the reactions of young people and housing providers to the exceptional situation of isolation imposed; these indications are finally used in the fourth chapter to implement a series of strategic design considerations aimed at improving life in residence in the post-pandemic period.

Lo scoppio del Covid-19 nel 2019 e, in particolar modo, il lockdown che ne è conseguito poco dopo, hanno fatto emergere una serie di riflessioni relative al modo di vivere gli spazi e gli ambienti domestici di tutti i giorni da parte degli utenti. In un arco temporale molto breve, lo Student Housing, così come tutte le altre tipologie abitative esistenti, ha assunto per necessità un ruolo importante in cui queste strutture non si limitavano più solo a rappresentare un ‘porto sicuro’ in cui rientrare a fine giornata per il pernottamento e la consumazione dei pasti, ma anche un mezzo tramite il quale svolgere una serie di attività generalmente limitate a strutture funzionali apposite a sé stanti. In poche parole, dunque, le varie tipologie abitative esistenti si sono trasformate in vere e proprie strutture polifunzionali, in cui l’utente trascorreva il proprio tempo svolgendo attività quotidiane differenti (es. studio, palestra, lavoro, ecc.). Questo repentino mutamento ha segnato profondamente la progettazione residenziale nell’immediato post lockdown, poiché ha evidenziato l’impreparazione dell’edilizia residenziale nel poter gestire una situazione di emergenza sanitaria, mettendo in crisi un sistema che fino a quel momento era stato considerato efficiente e funzionale. Se da un lato il Covid-19 ha fatto emergere molti punti deboli della progettazione, ed è stato il fenomeno scatenante di una serie di provvedimenti volti a migliorare l’abitabilità e capacità di adattamento delle nostre case alle nuove esigenze, dall’altro è però vero che la crisi del sistema era iniziata già prima della diffusione dell’epidemia nel 2019, e si era presentata in forme diverse in base alle diverse tipologie di housing. Nel caso dello Student Housing, la crisi era un fattore di preoccupazione per molti studenti e istituzioni accademiche ancora prima dello scoppio dell’epidemia; il Covid-19 ha reso il problema ancora più pressante, aggravando le difficoltà di accesso all’alloggio e creando ulteriori sfide nella progettazione alla ricerca di una sistemazione adeguata. Lo Student Housing e le sue nuove esigenze, emerse come conseguenza delle difficoltà create dall’epidemia pandemica, sono l’oggetto del presente lavoro di tesi. Dapprima viene ripercorso (capitoli 1 e 2) il processo di crisi del settore della residenza universitaria nel periodo immediatamente antecedente allo scoppio dell’epidemia, mettendone in risalto le cause principali; successivamente, nel terzo capitolo, vengono illustrate le conseguenze dell’impatto del lockdown; in particolare, due indagini ad hoc permettono di raccogliere molte informazioni sulle reazioni dei ragazzi e dei provider di alloggi all’eccezionale situazione di isolamento imposto; tali indicazioni vengono, infine, utilizzate nel quarto capitolo per implementare una serie di considerazioni progettuali strategiche mirate al miglioramento della vita in residenza nel post pandemia.

La residenza universitaria post Covid-19: indicazioni meta-progettuali per un ambiente sicuro ed inclusivo

Romagnoli, Marisa
2021/2022

Abstract

The outbreak of Covid-19 in 2019 and the lockdown that followed shortly after, have brought about a series of reflections on the way users live in their everyday spaces and domestic environments. In a very short period of time, Student Housing, along with all other existing types of housing, has taken on an important role out of necessity, where these structures no longer just represent a 'safe haven' to return to at the end of the day for overnight stays and meal consumption, but also a means through which to carry out a series of activities generally limited to separate functional structures. In short, the various types of housing have transformed into multi-functional structures, in which the user spends their time performing different daily activities (such as studying, working out, working, etc.). This sudden change has deeply affected residential design in the immediate post-lockdown period, as it highlighted the unpreparedness of residential construction to manage a health emergency, challenging a system that had been considered efficient and functional until then. While Covid-19 has exposed many weaknesses in design and triggered a series of measures aimed at improving the habitability and adaptability of our homes to new needs, it is also true that the crisis in the system had begun before the spread of the epidemic in 2019 and had presented itself in different forms depending on the different types of housing. In the case of Student Housing, the crisis was a cause for concern for many students and academic institutions even before the outbreak of the epidemic; Covid-19 has made the problem even more pressing, exacerbating difficulties in accessing housing and creating additional challenges in designing suitable accommodation. The Student Housing and its new needs, emerged because of the difficulties created by the pandemic, are the subject of this thesis. Firstly, the university situation in the period immediately preceding the outbreak of the epidemic is reviewed (chapters 1 and 2), highlighting the main causes; subsequently, in the third chapter, the consequences of the impact of the lockdown are illustrated; in particular, two ad hoc surveys allow for the collection of a lot of information on the reactions of young people and housing providers to the exceptional situation of isolation imposed; these indications are finally used in the fourth chapter to implement a series of strategic design considerations aimed at improving life in residence in the post-pandemic period.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
4-mag-2023
2021/2022
Lo scoppio del Covid-19 nel 2019 e, in particolar modo, il lockdown che ne è conseguito poco dopo, hanno fatto emergere una serie di riflessioni relative al modo di vivere gli spazi e gli ambienti domestici di tutti i giorni da parte degli utenti. In un arco temporale molto breve, lo Student Housing, così come tutte le altre tipologie abitative esistenti, ha assunto per necessità un ruolo importante in cui queste strutture non si limitavano più solo a rappresentare un ‘porto sicuro’ in cui rientrare a fine giornata per il pernottamento e la consumazione dei pasti, ma anche un mezzo tramite il quale svolgere una serie di attività generalmente limitate a strutture funzionali apposite a sé stanti. In poche parole, dunque, le varie tipologie abitative esistenti si sono trasformate in vere e proprie strutture polifunzionali, in cui l’utente trascorreva il proprio tempo svolgendo attività quotidiane differenti (es. studio, palestra, lavoro, ecc.). Questo repentino mutamento ha segnato profondamente la progettazione residenziale nell’immediato post lockdown, poiché ha evidenziato l’impreparazione dell’edilizia residenziale nel poter gestire una situazione di emergenza sanitaria, mettendo in crisi un sistema che fino a quel momento era stato considerato efficiente e funzionale. Se da un lato il Covid-19 ha fatto emergere molti punti deboli della progettazione, ed è stato il fenomeno scatenante di una serie di provvedimenti volti a migliorare l’abitabilità e capacità di adattamento delle nostre case alle nuove esigenze, dall’altro è però vero che la crisi del sistema era iniziata già prima della diffusione dell’epidemia nel 2019, e si era presentata in forme diverse in base alle diverse tipologie di housing. Nel caso dello Student Housing, la crisi era un fattore di preoccupazione per molti studenti e istituzioni accademiche ancora prima dello scoppio dell’epidemia; il Covid-19 ha reso il problema ancora più pressante, aggravando le difficoltà di accesso all’alloggio e creando ulteriori sfide nella progettazione alla ricerca di una sistemazione adeguata. Lo Student Housing e le sue nuove esigenze, emerse come conseguenza delle difficoltà create dall’epidemia pandemica, sono l’oggetto del presente lavoro di tesi. Dapprima viene ripercorso (capitoli 1 e 2) il processo di crisi del settore della residenza universitaria nel periodo immediatamente antecedente allo scoppio dell’epidemia, mettendone in risalto le cause principali; successivamente, nel terzo capitolo, vengono illustrate le conseguenze dell’impatto del lockdown; in particolare, due indagini ad hoc permettono di raccogliere molte informazioni sulle reazioni dei ragazzi e dei provider di alloggi all’eccezionale situazione di isolamento imposto; tali indicazioni vengono, infine, utilizzate nel quarto capitolo per implementare una serie di considerazioni progettuali strategiche mirate al miglioramento della vita in residenza nel post pandemia.
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