Modernist architecture in Tashkent : solutions for the Museum of Applied Arts

What is known as Soviet Modernism gave rise to numerous buildings in Soviet cities in the last century. The evidence is still there, and the heritage of buildings constructed during that period is in danger of being lost due to transformations over time. The Museum of Applied Arts in Tashkent fits into this context, however, representing an exception. Established as a residence in the early twentieth century, the building has deep stratification, symbolizing the traces of history. However, the museum today is seemingly uniform, and its introverted nature is rediscovered in the exhibition route, thanks to its courtyard, which paradoxically remains as an ancillary feature. The old villa with its brick finish blends in with that of the two modernist wings, which were originally clad with concrete panels and were designed with a significantly lower eave height. The entrance to the museum also had different characteristics to those of today: a second story stood on the facade, closed to the street but open to the courtyard, which was later demolished due to structural problems. The goal of this thesis is to make the museum more attractive to visitors by returning it to its original characteristics and restoring the elements that made it an exception from other Soviet Modernism buildings. A further design intervention will be to expand the museum, thanks to a new wing, this time contemporary, so as to allow a better exhibition experience for the visitor, but also better organization for those working inside the museum.

Il cosiddetto Modernismo sovietico ha dato vita a numerosi edifici nelle città sovietiche del secolo scorso. Le testimonianze sono ancora presenti e il patrimonio di edifici costruiti in quel periodo rischia di andare perduto a causa delle trasformazioni avvenute nel tempo. Il Museo delle Arti Applicate di Tashkent si inserisce in questo contesto, rappresentando tuttavia un'eccezione. Nato come residenza all'inizio del XX secolo, l'edificio presenta una profonda stratificazione che simboleggia le tracce della storia. Tuttavia, oggi il museo è apparentemente uniforme e la sua natura introversa si riscopre nel percorso espositivo, grazie al suo cortile, che paradossalmente rimane come elemento accessorio. L'antica villa con la sua finitura in mattoni si fonde con quella delle due ali moderniste, originariamente rivestite con pannelli di cemento e progettate con un'altezza di gronda notevolmente inferiore. Anche l'ingresso al museo aveva caratteristiche diverse da quelle attuali: sulla facciata, chiusa alla strada ma aperta sul cortile, si trovava un secondo piano, poi demolito per problemi strutturali. L'obiettivo di questa tesi è quello di rendere il museo più attraente per i visitatori, riportandolo alle sue caratteristiche originali e ripristinando gli elementi che lo rendevano un'eccezione rispetto agli altri edifici del Modernismo sovietico. Un ulteriore intervento progettuale sarà quello di ampliare il museo, grazie a una nuova ala, questa volta contemporanea, in modo da consentire una migliore esperienza espositiva per il visitatore, ma anche una migliore organizzazione per chi lavora all'interno del museo.