The school has always been the object of change; starting as a standardized place for mass teaching, to which the school community adapts to the best of its possibilities, today it is preparing for a rethinking of the teaching methods and the strategies needed in order to attain objectives of inclusivity and to allow the achievement of more advanced learning goals by all of its students. These conversions inevitably translate into a demand for different spaces, functional to new teaching methods and educational objectives; we cannot, therefore, talk about innovative schools without understanding the close link between learning and teaching environments, between school architecture and pedagogy. New skills require new teaching methods and these support modern learning environments, capable of promoting change, sometimes independently, sometimes in relation to the human component responsible for teaching. International research in pedagogical and architectural psychology also supports the existence of links between the physical space, the learning processes, and the well-being of students: sound and noise, temperature and air quality, lighting and color, space configuration, internal-external relationship, can all contribute to the improvement of the student’s learning outcomes, especially the youngest. The school environment is therefore not a neutral element in the learning process, such as it can be equal forever and for everyone but plays an important role in promoting and supporting it, even in its interaction with non-environmental factors. The design of a modern learning environment therefore requires a much broader approach, which takes care of the totality of the dimensions that characterize it, from the organizational one of space management to the didactic and relational one, that is a design "with more hands", who can listen to the needs of all the actors involved, from the client to the future users of the spaces. Our goal as designers was therefore to work on the physical space, or on the material dimension, according to the new educational needs and the results of the studies conducted on the relationship between architecture and learning, with the aim of creating a school project that also takes into account the psycho-pedagogical sphere to improve the physical environments of learning in terms of the well-being and results of students, without forgetting the specific context, physical but also socio-cultural.

La scuola è da sempre oggetto di cambiamento; da luogo standardizzato per l’insegnamento di massa, al quale la comunità scolastica si adatta al meglio delle proprie possibilità, si appresta oggi a un ripensamento di metodi e strategie didattiche per conseguire obiettivi di inclusività e per consentire il raggiungimento di traguardi di apprendimento più avanzati da parte di tutti i suoi studenti. Queste trasformazioni si traducono inevitabilmente in una domanda di spazi diversi, funzionali ai nuovi metodi didattici e obiettivi educativi; non si può quindi parlare di scuole innovative senza comprendere lo stretto legame che intercorre tra ambienti di apprendimento e didattica, tra architettura scolastica e pedagogia. Nuove competenze necessitano di nuove metodologie didattiche e queste ultime del supporto di ambienti di apprendimento moderni, capaci di promuovere il cambiamento, talvolta indipendentemente, talvolta in relazione alla componente umana preposta all’insegnamento. La ricerca internazionale in campo pedagogico e di psicologia architettonica sostiene inoltre l’esistenza di legami tra lo spazio fisico, i processi di apprendimento e il benessere degli studenti: suoni e rumore, temperatura e qualità dell’aria, illuminazione e colore, configurazione degli spazi, rapporto interno-esterno, possono tutti concorrere al miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti, soprattutto dei più piccoli. L’ambiente scolastico non è quindi un elemento neutro nel processo di apprendimento, tale da poter essere uguale per sempre e per tutti, ma gioca un ruolo importante nel promuoverlo e sostenerlo, anche nella sua interazione con fattori non ambientali. La progettazione di un ambiente di apprendimento moderno richiede quindi un approccio molto più ampio, che curi la totalità delle dimensioni che lo caratterizzano, da quella organizzativa della gestione dello spazio a quella didattica e relazionale, ovvero di una progettazione “a più mani”, che sappia ascoltare le esigenze di tutti gli attori coinvolti, dalla committenza ai futuri fruitori degli spazi; il nostro obiettivo in quanto progettisti è stato quindi quello di lavorare sullo spazio fisico, ovvero sulla dimensione materiale, in funzione delle nuove esigenze educative e degli esiti degli studi condotti sul rapporto tra architettura e apprendimento, con l’obiettivo di realizzare un progetto di scuola che tenga in considerazione anche la sfera psico-pedagogica per migliorare gli ambienti fisici dell’apprendimento sotto il profilo del benessere e dei risultati degli studenti, senza dimenticarsi del contesto specifico, fisico ma anche socio-culturale.

Cluster Cubo : costruire l'apprendimento attraverso il confronto, l'adattabilità degli spazi e la massimizzazione del comfort interno : un progetto di scuola primaria a Segrate, aperta alla comunità e a nuove esperienze educative, dove lo spazio è modellato sulle diverse esigenze dei bambini e come supporto al loro percorso formativo

De Capitani, Eliana;Faraon, Matteo
2022/2023

Abstract

The school has always been the object of change; starting as a standardized place for mass teaching, to which the school community adapts to the best of its possibilities, today it is preparing for a rethinking of the teaching methods and the strategies needed in order to attain objectives of inclusivity and to allow the achievement of more advanced learning goals by all of its students. These conversions inevitably translate into a demand for different spaces, functional to new teaching methods and educational objectives; we cannot, therefore, talk about innovative schools without understanding the close link between learning and teaching environments, between school architecture and pedagogy. New skills require new teaching methods and these support modern learning environments, capable of promoting change, sometimes independently, sometimes in relation to the human component responsible for teaching. International research in pedagogical and architectural psychology also supports the existence of links between the physical space, the learning processes, and the well-being of students: sound and noise, temperature and air quality, lighting and color, space configuration, internal-external relationship, can all contribute to the improvement of the student’s learning outcomes, especially the youngest. The school environment is therefore not a neutral element in the learning process, such as it can be equal forever and for everyone but plays an important role in promoting and supporting it, even in its interaction with non-environmental factors. The design of a modern learning environment therefore requires a much broader approach, which takes care of the totality of the dimensions that characterize it, from the organizational one of space management to the didactic and relational one, that is a design "with more hands", who can listen to the needs of all the actors involved, from the client to the future users of the spaces. Our goal as designers was therefore to work on the physical space, or on the material dimension, according to the new educational needs and the results of the studies conducted on the relationship between architecture and learning, with the aim of creating a school project that also takes into account the psycho-pedagogical sphere to improve the physical environments of learning in terms of the well-being and results of students, without forgetting the specific context, physical but also socio-cultural.
BORDIN, MICAELA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
19-lug-2023
2022/2023
La scuola è da sempre oggetto di cambiamento; da luogo standardizzato per l’insegnamento di massa, al quale la comunità scolastica si adatta al meglio delle proprie possibilità, si appresta oggi a un ripensamento di metodi e strategie didattiche per conseguire obiettivi di inclusività e per consentire il raggiungimento di traguardi di apprendimento più avanzati da parte di tutti i suoi studenti. Queste trasformazioni si traducono inevitabilmente in una domanda di spazi diversi, funzionali ai nuovi metodi didattici e obiettivi educativi; non si può quindi parlare di scuole innovative senza comprendere lo stretto legame che intercorre tra ambienti di apprendimento e didattica, tra architettura scolastica e pedagogia. Nuove competenze necessitano di nuove metodologie didattiche e queste ultime del supporto di ambienti di apprendimento moderni, capaci di promuovere il cambiamento, talvolta indipendentemente, talvolta in relazione alla componente umana preposta all’insegnamento. La ricerca internazionale in campo pedagogico e di psicologia architettonica sostiene inoltre l’esistenza di legami tra lo spazio fisico, i processi di apprendimento e il benessere degli studenti: suoni e rumore, temperatura e qualità dell’aria, illuminazione e colore, configurazione degli spazi, rapporto interno-esterno, possono tutti concorrere al miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti, soprattutto dei più piccoli. L’ambiente scolastico non è quindi un elemento neutro nel processo di apprendimento, tale da poter essere uguale per sempre e per tutti, ma gioca un ruolo importante nel promuoverlo e sostenerlo, anche nella sua interazione con fattori non ambientali. La progettazione di un ambiente di apprendimento moderno richiede quindi un approccio molto più ampio, che curi la totalità delle dimensioni che lo caratterizzano, da quella organizzativa della gestione dello spazio a quella didattica e relazionale, ovvero di una progettazione “a più mani”, che sappia ascoltare le esigenze di tutti gli attori coinvolti, dalla committenza ai futuri fruitori degli spazi; il nostro obiettivo in quanto progettisti è stato quindi quello di lavorare sullo spazio fisico, ovvero sulla dimensione materiale, in funzione delle nuove esigenze educative e degli esiti degli studi condotti sul rapporto tra architettura e apprendimento, con l’obiettivo di realizzare un progetto di scuola che tenga in considerazione anche la sfera psico-pedagogica per migliorare gli ambienti fisici dell’apprendimento sotto il profilo del benessere e dei risultati degli studenti, senza dimenticarsi del contesto specifico, fisico ma anche socio-culturale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/208853