Roma è città multiforme: si è evoluta e si evolve in un continuo processo di stratificazione. È costante, nella sua storia, la somma di livelli urbanistici ed architettonici: una struttura multilayer che trova, nel progetto per un Museo della Città di Roma, spazio per l’indagine e la riflessione su mutamenti – dilatamenti e contrazioni – che il tessuto urbano ha vissuto dall’epoca antica fino ai giorni nostri. Una struttura che insiste nel pieno di un contesto fortemente storicizzato, eppure orfano di una precisa identità: la terrazza di Muñoz, a un passo dal Foro e dal Colosseo – quindi nel cuore della città – nasce in epoca fascista, sull’onda lunga della realizzazione di via dell’Impero; destinata ad accogliere un Palazzo Littorio che non vedrà mai la luce è rimasta per decenni, e rimane tuttora, un luogo privo di funzione. Il Museo si sviluppa sull’intreccio di tre grandi spazi, tre cannocchiali che inquadrano ed evocano altrettanti punti simbolici per la capacità mimetica del tessuto urbano della città, con forti riferimenti all’antico e alla mitologia della fondazione di Roma. Il primo cannocchiale ricorda l’andamento dell’axis urbis, che la tradizione indica come il solco lasciato dall’aratro mosso dai fondatori della città nel punto dove essa sarebbe sorta; il secondo inquadra umbilicus urbis e lapis niger, riferimenti al carattere magico-rituale ed ancestrale che soggiace alla costituzione della città; il terzo ed ultimo guarda verso i resti del tempio di Venere e Roma, omaggio al momento architettonico che – in antichità – testimoniò la prima e più compiuta maturità del senso civico romano. In collezione numerose cartografie e diversi rinvenimenti archeologici, questi ultimi provenienti dall’area di progetto: testimonianze dirette delle preesistenze e dunque delle “vite precedenti” dell’intera area. Ma anche opere d’arte di epoche tra loro distanti, voci che indirettamente raccontano la straordinaria evoluzione della città indagando alcuni suoi luoghi simbolo.

Il museo della città di Roma

DEPONTI, MICHELA
2010/2011

Abstract

Roma è città multiforme: si è evoluta e si evolve in un continuo processo di stratificazione. È costante, nella sua storia, la somma di livelli urbanistici ed architettonici: una struttura multilayer che trova, nel progetto per un Museo della Città di Roma, spazio per l’indagine e la riflessione su mutamenti – dilatamenti e contrazioni – che il tessuto urbano ha vissuto dall’epoca antica fino ai giorni nostri. Una struttura che insiste nel pieno di un contesto fortemente storicizzato, eppure orfano di una precisa identità: la terrazza di Muñoz, a un passo dal Foro e dal Colosseo – quindi nel cuore della città – nasce in epoca fascista, sull’onda lunga della realizzazione di via dell’Impero; destinata ad accogliere un Palazzo Littorio che non vedrà mai la luce è rimasta per decenni, e rimane tuttora, un luogo privo di funzione. Il Museo si sviluppa sull’intreccio di tre grandi spazi, tre cannocchiali che inquadrano ed evocano altrettanti punti simbolici per la capacità mimetica del tessuto urbano della città, con forti riferimenti all’antico e alla mitologia della fondazione di Roma. Il primo cannocchiale ricorda l’andamento dell’axis urbis, che la tradizione indica come il solco lasciato dall’aratro mosso dai fondatori della città nel punto dove essa sarebbe sorta; il secondo inquadra umbilicus urbis e lapis niger, riferimenti al carattere magico-rituale ed ancestrale che soggiace alla costituzione della città; il terzo ed ultimo guarda verso i resti del tempio di Venere e Roma, omaggio al momento architettonico che – in antichità – testimoniò la prima e più compiuta maturità del senso civico romano. In collezione numerose cartografie e diversi rinvenimenti archeologici, questi ultimi provenienti dall’area di progetto: testimonianze dirette delle preesistenze e dunque delle “vite precedenti” dell’intera area. Ma anche opere d’arte di epoche tra loro distanti, voci che indirettamente raccontano la straordinaria evoluzione della città indagando alcuni suoi luoghi simbolo.
LEONI, FRANCESCO
OSSOLA, SAMUELE
ARC I - Scuola di Architettura e Società
20-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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