Design for her : a female-oriented regeneration of Hulene landfill

Cities, built by men and for men, often result in discrimination against the female gender, especially in the most marginalized contexts. A design approach that pays attention to gender issues can create public spaces that are safer and therefore promote women’s empowerment. The thesis focuses on the context of Maputo, Mozambique, where women deal with gender based violence, health and hygiene issues related to services and economic burdens due to lack of accessible education and safe opportunities for income generating activities. The thesis identifies the importance of tools such as safe, green and well lit public spaces, walkable streetscapes, accessible job opportunities and a fair distribution in zoning, avoiding abandoned and isolated areas. Hulene, the neighbourhood selected for the design exploration, is particularly relevant to gender issues as well as environmental ones. In fact, women in Hulene, in a state of great poverty, run large families with the average of 6.4 members per house, face gender-based violence like harassment, rape and theft and bear the brunt of the lack of adequate urban planning and services in the area like efficient public transportation, access to clean water or child care services which helps them while performing economic activities. In addition, the neighbourhood is home to a landfill that has greatly endangered the health of residents and the liveability of the area, causing problems such as frequent fires, landslides, and pollution. In 2018, following a landslide that killed 17 people, including 12 women, the Maputo Municipality initiated a process to close the landfill. The study proposes a possibility for the future of the area currently designated as a landfill, with the goal of creating spaces that put women at the centre, particularly the large population of catadores which mostly are women while the official numbers are unknown, who work in the landfill as unofficial pickers and make a living by selling waste. Specifically, the project aims to provide an alternative for local residents with profitable activities by proposing an urban strategy of 18 years, with the aim of defining the main principles of women-centred design which can be used as a framework also for future developments in the area with the help of national ministries, municipal councils, commissions and local communities. The project includes the creation of a new residential area combined with agribusiness production with orchards and farms, as well as a local market. In addition, social and educational activities are planned within the common areas in special social centres and parks, strengthening the construction of a new neighbourhood identity and a sense of belonging and community which is producing all together and developing self efficiently.

Le città, costruite dagli uomini e per gli uomini, spesso risultano discriminatorie per il genere femminile, specialmente nei contesti più marginali. Un approccio progettuale che pone attenzione alle problematiche di genere può creare spazi pubblici maggiormente sicuri e che, pertanto, favoriscono l’empowerment femminile. La tesi si è focalizzata sul contesto di Maputo, in Mozambico, dove le donne devono affrontare violenze di genere, problemi igienico-sanitari legati ai servizi e oneri economici dovuti alla mancanza di un’istruzione accessibile e di opportunità sicure per le attività generatrici di reddito. La tesi individua l’importanza di strumenti come spazi pubblici sicuri, verdi e ben illuminati, strade percorribili, opportunità di lavoro accessibili e un’equa distribuzione nella zonizzazione, evitando aree abbandonate e isolate. Hulene, il quartiere selezionato per l’esplorazione progettuale, è particolarmente rilevante per le questioni di genere oltre che per quelle ambientali. Infatti, le donne di Hulene, in stato di grande povertà, gestiscono famiglie numerose con una media di 6,4 membri per casa, affrontano la violenza di genere come molestie, stupri e portano il peso della mancanza di un’adeguata pianificazione urbana e di servizi nella zona come trasporti pubblici efficienti, accesso all’acqua potabile o servizi di assistenza all’infanzia che le aiutino nello svolgimento delle attività economiche. Inoltre il quartiere è sede di una discarica che ha messo fortemente a rischio la salute degli abitanti e la vivibilità dell’area, causando problemi come frequenti incendi, frane e inquinamento. Nel 2018, a seguito di una frana che ha causato la morte di 17 persone, di cui 12 donne, la Municipalità di Maputo ha avviato un processo di chiusura della discarica. Lo studio propone una possibilità per il futuro dell’area attualmente destinata a discarica, con l’obiettivo di creare spazi che mettano al centro le donne, in particolare la numerosa popolazione di catadores, per lo più donne anche se il numero ufficiale è sconosciuto, coloro che lavorano nella discarica come raccoglitori non ufficiali e si guadagnano da vivere vendendo rifiuti. In particolare, il progetto vuole dare un’alternativa agli abitanti del luogo con attività redditizie proponendo una strategia urbana di 18 anni, con l’obiettivo di definire i principi fondamentali della progettazione incentrata sulle donne che può essere utilizzata come quadro di riferimento anche per i futuri sviluppi dell’area con l’aiuto di ministeri nazionali, consigli e commissioni municipali e comunità locali. Il progetto prevede la creazione di una nuova area residenziale combinata alla produzione agroalimentare con frutteti e fattorie, oltre a un mercato locale. Inoltre, all’interno delle aree comuni sono previste attività didattiche ed educative in appositi centri sociali e parchi, rafforzando la costruzione di una nuova identità di quartiere ed il senso di appartenenza e di comunità che produce insieme e si sviluppa in modo autonomo.