Oggi il tennis è uno sport molto diffuso, nonostante le origini aristocratiche ed il fatto che per molto tempo sia stato considerato uno sport elitario. Una breve storia della nascita e diffusione del tennis, può aiutare a comprendere come si sia radicato questo sport all’interno della realtà italiana. Oggi, dopo un periodo di declino sta tornando ad alti livelli di popolarità, sia per il numero di appassionati, che di praticanti. Una delle peculiarità di questo sport è quella di riuscire ad attrarre differenti tipologie di persone. Nell’approcciarsi al progetto l’attenzione è stata rivolta in modo particolare ai giocatori amatoriali che trovano nel circolo un luogo ideale dove trascorrere il proprio tempo libero tra persone riunite da una passione comune, oltre che essere polo di aggregazione sociale e di promozione dello sport. L’obbiettivo del progetto è quello di creare uno spazio capace di interpretare le esigenze di chi si avvicina al tennis o desidera praticarlo con continuità all’interno di un circolo dove coniugare lo sport con attività collaterali. Individuata un’area di progetto, si sono prese in considerazione le normative che fanno riferimento alla progettazione di impianti sportivi in generale. In base ad esse, si sono individuate le unità ambientali e relative caratteristiche, necessarie per lo svolgimento dell’attività tennis. Successivamente sono stati definiti ed analizzati gli spazi destinati ad ospitare attività di supporto alla pratica sportiva e quelli dedicati ad attività collaterali di aggregazione sociale. Prima di delineare il progetto, si sono approfondite le differenti tipologie di coperture per i campi da tennis. In base all’analisi metaprogettuale effettuata si è arrivati alla definizione del progetto, costituito da un edificio rettangolare con struttura a setti in cemento armato, cinque campi da tennis, tre in materiale sintetico e due in terra rossa, questi ultimi con possibilità di essere meccanicamente chiusi da una copertura costituita da tralicci in acciaio e rivestimento tessile in pvc, che scorrono su binari.

L'architettura del tennis. Progetto di un polo tennistico integrato ad attrezzature e servizi

MANZINI, MARIA
2010/2011

Abstract

Oggi il tennis è uno sport molto diffuso, nonostante le origini aristocratiche ed il fatto che per molto tempo sia stato considerato uno sport elitario. Una breve storia della nascita e diffusione del tennis, può aiutare a comprendere come si sia radicato questo sport all’interno della realtà italiana. Oggi, dopo un periodo di declino sta tornando ad alti livelli di popolarità, sia per il numero di appassionati, che di praticanti. Una delle peculiarità di questo sport è quella di riuscire ad attrarre differenti tipologie di persone. Nell’approcciarsi al progetto l’attenzione è stata rivolta in modo particolare ai giocatori amatoriali che trovano nel circolo un luogo ideale dove trascorrere il proprio tempo libero tra persone riunite da una passione comune, oltre che essere polo di aggregazione sociale e di promozione dello sport. L’obbiettivo del progetto è quello di creare uno spazio capace di interpretare le esigenze di chi si avvicina al tennis o desidera praticarlo con continuità all’interno di un circolo dove coniugare lo sport con attività collaterali. Individuata un’area di progetto, si sono prese in considerazione le normative che fanno riferimento alla progettazione di impianti sportivi in generale. In base ad esse, si sono individuate le unità ambientali e relative caratteristiche, necessarie per lo svolgimento dell’attività tennis. Successivamente sono stati definiti ed analizzati gli spazi destinati ad ospitare attività di supporto alla pratica sportiva e quelli dedicati ad attività collaterali di aggregazione sociale. Prima di delineare il progetto, si sono approfondite le differenti tipologie di coperture per i campi da tennis. In base all’analisi metaprogettuale effettuata si è arrivati alla definizione del progetto, costituito da un edificio rettangolare con struttura a setti in cemento armato, cinque campi da tennis, tre in materiale sintetico e due in terra rossa, questi ultimi con possibilità di essere meccanicamente chiusi da una copertura costituita da tralicci in acciaio e rivestimento tessile in pvc, che scorrono su binari.
CHIERICI, PIETRO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
20-lug-2011
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
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