The Green Expo Pavilion is a project that inquires the possibilities of the architecture, in theme of the energy saving, the shell’s efficiency and the smontability of a building. Born from the Premio Compasso Volante contest, the theme proposes conceiving a pavilion for the Milano Expo 2015 that could subsequently be disassembled and carried away, in way of meeting the requirements of other functions. The choice of split the building into 3 different functions was set out by the inborn characteristic of the transportable architectures, which must have small dimensions in order to limit the costs. The theme of the lightness strongly affects every elaboration, especially the structural one, where the confrontation matrix of the studied solutions considers all the typology characterized by high performances. In the technologic process, the adaptability of the system in the new configurations personify the correct way of study in order to reach the sustainability in terms of the reusing and the use of resources. The sustainability represents the pivotal of this work and it’s the base of the reasoning made. The needs that come from this theme bring to a new solution for the transparent elements, in order to be easily moved. For this reason, beside the thermo hygrometric analysis, it is necessary a deep study on the mechanical an acoustic performance of this solution. The most difficulty of the project is the need of verify the choice taken on two different level: the first is the pavilion, the other is represented by the secondary functions. For this reason the process is based on a feedback structure, where the comparison between the best solutions for every configurations sign the inferior limits of the performances required.

Green Expo Pavilion è un progetto che indaga le possibilità dell’architettura in campo di risparmio energetico, efficienza dell’involucro e smontabilità dell’edificio. Nato dal concorso del Compasso Volante 2010, il tema si propone di progettare un padiglione per l’Expo di Milano 2015 che possa successivamente esser smontato e trasportato per assolvere a nuove funzioni. La scelta di dividere ulteriormente la seconda configurazione in tre differenti destinazioni è stata dettata dalla fattibilità insita in un’architettura smontabile, che deve essere di dimensioni ridotte per poter sostenere i costi di trasporto, montaggio e smontaggio. Il tema della leggerezza si ripercuote con forza in tutti gli approfondimenti, specialmente in quello strutturale, dove la matrice di confronto delle soluzioni studiate considera le tipologie strutturali aventi grandi margini prestazionali. Nel processo tecnologico, l’adattabilità dei sistemi nelle diverse configurazioni ha rappresentato la corretta via di studio per poter approdare ad un concetto di sostenibilità, declinato al riutilizzo e quindi allo sfruttamento massimo della materia e delle risorse impiegate per la costruzione di un padiglione per esposizioni. Il tema della smontabilità rappresenta il cardine del lavoro presentato ed è alla base di ogni ragionamento effettuato. Le necessità che ne derivano hanno portato allo studio di una nuova chiusura trasparente che potesse esser facilmente trasportabile; per questo motivo oltre alle analisi del comportamento termo-igrometrico è stato fondamentale uno studio approfondito sulle caratteristiche meccaniche e acustiche di tale soluzione. Particolare attenzione si è posta anche sulle prestazioni energetiche degli edifici in ogni configurazione e contesto climatico ipotizzato, per questo la smontabilità è stata declinata anche nel tema della sostenibilità. Un pacchetto tecnologico, infatti, oltre a dover rispondere a determinate caratteristiche dettate dalle esigenze termiche, deve poter esser facilmente smontato e trasportato e, quindi, caratterizzato da leggerezza e modularità. La maggior criticità del progetto è stata la necessità di verificare le scelte intraprese su due differenti livelli, rappresentati dalla prima configurazione e da quelle successive; per questo motivo il processo progettuale intrapreso è strutturato a feedback, dove il confronto tra le soluzioni ottimali per ogni esigenza ha dettato il limite prestazionale minimo da raggiungere. Questa metodologia ha implicato la valutazione di molteplici soluzioni ai vari problemi che si sono presentati, scartando di volta in volta quelli inadatti per arrivare alla proposta finale. È stato molto importante, a tal proposito, verificare i calcoli effettuati attraverso l’ausilio di specifici software, in modo da poter confrontare i risultati e capirne il significato; per questo motivo sono state sempre seguite due procedure parallele, che servissero al fine di determinare la bontà dei metodi seguiti. Si evince quindi che ogni decisione intrapresa ed ogni soluzione riportata sono il frutto di un iter progettuale non lineare, costituito da fasi di analisi e fasi di controllo, che ha portato allo studio di soluzioni alternative. La volontà di smontare e trasportare parti dell’edificio è stata il filo conduttore delle varie sezioni presentate, determinandone la morfologia ed il contenuto in modo da ottimizzarne il comportamento nelle diverse configurazioni e località. La sfida del tema consiste, infatti, nello sviluppo della smontabilità in ogni aspetto del progetto, da quello architettonico a quello impiantistico, passando dalla discretizzazione strutturale a tecnologie innovative in grado di soddisfare i requisiti imposti.

Green Expo pavillion. Sostenibilità, trasformabilità e innovazione come principi della progettazione sostenibile

MOSCATELLI, MARCO;PESENTI, MARCO;BRAMBILLA, ARIANNA
2010/2011

Abstract

The Green Expo Pavilion is a project that inquires the possibilities of the architecture, in theme of the energy saving, the shell’s efficiency and the smontability of a building. Born from the Premio Compasso Volante contest, the theme proposes conceiving a pavilion for the Milano Expo 2015 that could subsequently be disassembled and carried away, in way of meeting the requirements of other functions. The choice of split the building into 3 different functions was set out by the inborn characteristic of the transportable architectures, which must have small dimensions in order to limit the costs. The theme of the lightness strongly affects every elaboration, especially the structural one, where the confrontation matrix of the studied solutions considers all the typology characterized by high performances. In the technologic process, the adaptability of the system in the new configurations personify the correct way of study in order to reach the sustainability in terms of the reusing and the use of resources. The sustainability represents the pivotal of this work and it’s the base of the reasoning made. The needs that come from this theme bring to a new solution for the transparent elements, in order to be easily moved. For this reason, beside the thermo hygrometric analysis, it is necessary a deep study on the mechanical an acoustic performance of this solution. The most difficulty of the project is the need of verify the choice taken on two different level: the first is the pavilion, the other is represented by the secondary functions. For this reason the process is based on a feedback structure, where the comparison between the best solutions for every configurations sign the inferior limits of the performances required.
ZANI, GIULIO
MAZZUCCHELLI, ENRICO
FIORATI, SERGIO
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
21-lug-2011
2010/2011
Green Expo Pavilion è un progetto che indaga le possibilità dell’architettura in campo di risparmio energetico, efficienza dell’involucro e smontabilità dell’edificio. Nato dal concorso del Compasso Volante 2010, il tema si propone di progettare un padiglione per l’Expo di Milano 2015 che possa successivamente esser smontato e trasportato per assolvere a nuove funzioni. La scelta di dividere ulteriormente la seconda configurazione in tre differenti destinazioni è stata dettata dalla fattibilità insita in un’architettura smontabile, che deve essere di dimensioni ridotte per poter sostenere i costi di trasporto, montaggio e smontaggio. Il tema della leggerezza si ripercuote con forza in tutti gli approfondimenti, specialmente in quello strutturale, dove la matrice di confronto delle soluzioni studiate considera le tipologie strutturali aventi grandi margini prestazionali. Nel processo tecnologico, l’adattabilità dei sistemi nelle diverse configurazioni ha rappresentato la corretta via di studio per poter approdare ad un concetto di sostenibilità, declinato al riutilizzo e quindi allo sfruttamento massimo della materia e delle risorse impiegate per la costruzione di un padiglione per esposizioni. Il tema della smontabilità rappresenta il cardine del lavoro presentato ed è alla base di ogni ragionamento effettuato. Le necessità che ne derivano hanno portato allo studio di una nuova chiusura trasparente che potesse esser facilmente trasportabile; per questo motivo oltre alle analisi del comportamento termo-igrometrico è stato fondamentale uno studio approfondito sulle caratteristiche meccaniche e acustiche di tale soluzione. Particolare attenzione si è posta anche sulle prestazioni energetiche degli edifici in ogni configurazione e contesto climatico ipotizzato, per questo la smontabilità è stata declinata anche nel tema della sostenibilità. Un pacchetto tecnologico, infatti, oltre a dover rispondere a determinate caratteristiche dettate dalle esigenze termiche, deve poter esser facilmente smontato e trasportato e, quindi, caratterizzato da leggerezza e modularità. La maggior criticità del progetto è stata la necessità di verificare le scelte intraprese su due differenti livelli, rappresentati dalla prima configurazione e da quelle successive; per questo motivo il processo progettuale intrapreso è strutturato a feedback, dove il confronto tra le soluzioni ottimali per ogni esigenza ha dettato il limite prestazionale minimo da raggiungere. Questa metodologia ha implicato la valutazione di molteplici soluzioni ai vari problemi che si sono presentati, scartando di volta in volta quelli inadatti per arrivare alla proposta finale. È stato molto importante, a tal proposito, verificare i calcoli effettuati attraverso l’ausilio di specifici software, in modo da poter confrontare i risultati e capirne il significato; per questo motivo sono state sempre seguite due procedure parallele, che servissero al fine di determinare la bontà dei metodi seguiti. Si evince quindi che ogni decisione intrapresa ed ogni soluzione riportata sono il frutto di un iter progettuale non lineare, costituito da fasi di analisi e fasi di controllo, che ha portato allo studio di soluzioni alternative. La volontà di smontare e trasportare parti dell’edificio è stata il filo conduttore delle varie sezioni presentate, determinandone la morfologia ed il contenuto in modo da ottimizzarne il comportamento nelle diverse configurazioni e località. La sfida del tema consiste, infatti, nello sviluppo della smontabilità in ogni aspetto del progetto, da quello architettonico a quello impiantistico, passando dalla discretizzazione strutturale a tecnologie innovative in grado di soddisfare i requisiti imposti.
Tesi di laurea Magistrale
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