Design for medium-altitude mountains. How to better control bivouac while enhancing the experience?

Many ski resorts, particularly those located at lower altitudes, are changing their systems in order to switch to a 4 season offer for all. As the economic impact of skiing is incomparable, the resorts have to experiment and develop new offers to hope to overcome the lack of snow that is becoming more and more frequent and earlier in the season. In addition, the number of young people going to the mountains has decreased in recent years, from 20% to 15% of the total number of visitors. Their mentality and vision of this environment in summer is changing, strongly influenced by outdoor brands such as Decathlon and social networks. They want to experience simpler, truer and more Instagrammable moments, a trend accentuated by the Covid crisis. Also thanks to the affordability of this type of accomodation, bivouacking is growing and becoming more and more popular with young people. However, this activity offers little comfort for longer trips and is highly regulated. As a result, the experience is not always optimal, and the regions are finding it difficult to control it and thus better protect local biodiversity. In conclusion, this thesis analyses the practice of bivouacking, the relationship between young people and the mountains and the environment of these medium-altitude mountains, which are reinventing themselves due to the lack of snow. In the end, it proposes a solution for better supervising and improving the bivouac experience, while taking into account the challenges of this environment.

Molte stazioni sciistiche, in particolare quelle situate a quote più basse, stanno modificando i loro sistemi per passare a un’offerta di 4 stagioni per tutti. Poiché l’impatto economico dello sci è incomparabile, le stazioni devono sperimentare e sviluppare nuove offerte per sperare di superare la mancanza di neve, sempre più frequente e sempre più precoce. Inoltre, il numero di giovani che vanno in montagna è diminuito negli ultimi anni, passando dal 20% al 15% del totale dei visitatori. La loro mentalità e visione di questo ambiente in estate sta cambiando, fortemente influenzata da marchi di outdoor come Decathlon e dai social network. Vogliono vivere momenti più semplici, più veri e più Instagrammabili, una tendenza accentuata dalla crisi di Covid. Anche grazie all’accessibilità economica di questo tipo di alloggio, il bivacco sta crescendo e sta diventando sempre più popolare tra i giovani. Tuttavia, questa attività offre pochi servizi per i viaggi più lunghi ed è soggetta a numerose regolamentazioni. Di conseguenza, l’esperienza non è sempre ottimale e le regioni hanno difficoltà a controllarla e a proteggere la biodiversità locale. In conclusione, questa tesi analizza la pratica del bivacco, il rapporto tra i giovani e la montagna e il contesto di queste montagne di media quota, che si stanno reinventando per la mancanza di neve. In ultimo, propone una soluzione per supervisionare meglio e migliorare l’esperienza del bivacco, tenendo conto delle sfide di questo ambiente.