On the basis of the International Design Competition "Magnifica Fabbrica", announced in October 2021 by the Municipality of Milan, for the creation of the new headquarters of the laboratories and warehouses of the Teatro alla Scala, it's drawn up a design proposal. However, not before outlining its founding features through a study of the main themes that the design challenge requires. The project it's not itself the protagonist of the thesis work, although it shows itself as the final outcome, but is, if anything, the prerequisite for a personal work of research and exploration of the theme of the qualification of architecture: particularly in the case of constructions of an industrial and large-scale building. This preparatory path initially starts from the text "Questa è architettura" by Marco Biraghi and develops a speculative investigation that crosses various projects, texts, disciplines to outline a ground on which to set the design proposal. Tangencies between architectural and scenography practice are studied as the project itself will stand as the "fixed scene" of a theatrical production. Going through the analysis of pivotal projects, utopias and theoretical manifestos, the field is prepared for the design phase. Then the analysis of the territory, the study of its history, its matrices and, through the exercise of urban transplantation, a conversation with the context itself: a tool to get to know the potential of the site and become familiar with the scale of the project. The resulting design outcome emerges as an attempt to hold together the conception of the large scale, the functional apparatus of the building complex and the relationship with the context. The "Magnifica Fabbrica" shows certain inconsistencies with its theoretical premises, but this once again manifests the substantial and paradoxical character of the architectural practice, that of the search for a balance between form and function, between relationship to the context and its negation. The research reported here does not outline the clear-cut profile of an unequivocal answer but is content to question contemporary architectural practice. The work as a whole represents a declaration of love for architecture and a personal memorandum that brings together the outcomes of the university course.

Sulla base del Concorso Internazionale di Progettazione "Magnifica Fabbrica", indetto nell'ottobre 2021 dal Comune di Milano, per la creazione della nuova sede dei laboratori e dei depositi del Teatro alla Scala, si elabora una proposta progettuale. Non prima però di delinearne i caratteri fondativi attraverso uno studio dei temi principali che la sfida progettuale propone. Il progetto non è in sé e per sé protagonista del lavoro di tesi, nonostante si mostri come esito finale, ma è semmai il presupposto di una personale opera di ricerca ed esplorazione del tema della qualificazione dell'architettura: in particolare nel caso di costruzioni di carattere industriale e di grande scala. Questo percorso preparatorio prende le mosse inizialmente dal testo "Questa è architettura" di Marco Biraghi e sviluppa un'indagine speculativa che attraversa vari progetti, testi, discipline per delineare un terreno sul quale impostare la proposta progettuale. Si analizzano le tangenze tra la pratica architettonica e quella scenografica in quanto il progetto stesso si porrà come "scena fissa" della produzione teatrale. Passando per l'analisi di progetti cardine, utopie e manifesti teorici si prepara il campo alla fase progettuale. Poi l'analisi del territorio, lo studio della sua storia, delle sue matrici e, attraverso l'esercizio del trapianto urbano, una conversazione con il contesto stesso: uno strumento con cui conoscere le potenzialità del sito e prendere confidenza con la scala di progetto. L'esito progettuale risultante emerge come tentativo di tenere assieme la concezione della grande scala, l'apparato funzionale del complesso edilizio e il rapporto con il contesto. La "Magnifica Fabbrica" non manca di mostrare certe incoerenze rispetto alle sue premesse teoriche ma ciò manifesta una volta in più il carattere sostanziale e paradossale della pratica architettonica, quello della ricerca di un equilibrio tra forma e funzione, tra relazione al contesto e la sua negazione. La ricerca qui esposta non delinea il profilo netto di un risposta inequivocabile ma si accontenta di mettere in discussione la pratica architettonica contemporanea. Il lavoro nel suo insieme rappresenta una dichiarazione d'amore verso l'architettura e un personale memorandum che raccoglie gli esiti del percorso universitario.

Magnifica Fabbrica, l'architettura come scena fissa della produzione teatrale.

Crocchini, Francesco
2022/2023

Abstract

On the basis of the International Design Competition "Magnifica Fabbrica", announced in October 2021 by the Municipality of Milan, for the creation of the new headquarters of the laboratories and warehouses of the Teatro alla Scala, it's drawn up a design proposal. However, not before outlining its founding features through a study of the main themes that the design challenge requires. The project it's not itself the protagonist of the thesis work, although it shows itself as the final outcome, but is, if anything, the prerequisite for a personal work of research and exploration of the theme of the qualification of architecture: particularly in the case of constructions of an industrial and large-scale building. This preparatory path initially starts from the text "Questa è architettura" by Marco Biraghi and develops a speculative investigation that crosses various projects, texts, disciplines to outline a ground on which to set the design proposal. Tangencies between architectural and scenography practice are studied as the project itself will stand as the "fixed scene" of a theatrical production. Going through the analysis of pivotal projects, utopias and theoretical manifestos, the field is prepared for the design phase. Then the analysis of the territory, the study of its history, its matrices and, through the exercise of urban transplantation, a conversation with the context itself: a tool to get to know the potential of the site and become familiar with the scale of the project. The resulting design outcome emerges as an attempt to hold together the conception of the large scale, the functional apparatus of the building complex and the relationship with the context. The "Magnifica Fabbrica" shows certain inconsistencies with its theoretical premises, but this once again manifests the substantial and paradoxical character of the architectural practice, that of the search for a balance between form and function, between relationship to the context and its negation. The research reported here does not outline the clear-cut profile of an unequivocal answer but is content to question contemporary architectural practice. The work as a whole represents a declaration of love for architecture and a personal memorandum that brings together the outcomes of the university course.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
5-ott-2023
2022/2023
Sulla base del Concorso Internazionale di Progettazione "Magnifica Fabbrica", indetto nell'ottobre 2021 dal Comune di Milano, per la creazione della nuova sede dei laboratori e dei depositi del Teatro alla Scala, si elabora una proposta progettuale. Non prima però di delinearne i caratteri fondativi attraverso uno studio dei temi principali che la sfida progettuale propone. Il progetto non è in sé e per sé protagonista del lavoro di tesi, nonostante si mostri come esito finale, ma è semmai il presupposto di una personale opera di ricerca ed esplorazione del tema della qualificazione dell'architettura: in particolare nel caso di costruzioni di carattere industriale e di grande scala. Questo percorso preparatorio prende le mosse inizialmente dal testo "Questa è architettura" di Marco Biraghi e sviluppa un'indagine speculativa che attraversa vari progetti, testi, discipline per delineare un terreno sul quale impostare la proposta progettuale. Si analizzano le tangenze tra la pratica architettonica e quella scenografica in quanto il progetto stesso si porrà come "scena fissa" della produzione teatrale. Passando per l'analisi di progetti cardine, utopie e manifesti teorici si prepara il campo alla fase progettuale. Poi l'analisi del territorio, lo studio della sua storia, delle sue matrici e, attraverso l'esercizio del trapianto urbano, una conversazione con il contesto stesso: uno strumento con cui conoscere le potenzialità del sito e prendere confidenza con la scala di progetto. L'esito progettuale risultante emerge come tentativo di tenere assieme la concezione della grande scala, l'apparato funzionale del complesso edilizio e il rapporto con il contesto. La "Magnifica Fabbrica" non manca di mostrare certe incoerenze rispetto alle sue premesse teoriche ma ciò manifesta una volta in più il carattere sostanziale e paradossale della pratica architettonica, quello della ricerca di un equilibrio tra forma e funzione, tra relazione al contesto e la sua negazione. La ricerca qui esposta non delinea il profilo netto di un risposta inequivocabile ma si accontenta di mettere in discussione la pratica architettonica contemporanea. Il lavoro nel suo insieme rappresenta una dichiarazione d'amore verso l'architettura e un personale memorandum che raccoglie gli esiti del percorso universitario.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/210397