Musei, storia e comunicazione. Cinque casi di comunicazione culturale : British Museum, Louvre, Uffizi, Musei Vaticani e Pompei

High level International cultural institutions have adopted, in the last thirty years, different strategies and solutions to design their cultural communication. Following the progress of the internet and the globalized market, these institutions have opted to combine their mission (exhibition, dissemination, and teaching) with choices more akin to the trends and needs of the masses. In particular, with the boom of social networks and social visual communication, more and more institutions have approached new popular experiences and new communication policies of a direct and instantaneous type (e.g. posts, blog entries, "stories"), outlining the relation with new graphic and visual parameters. The research here presented faces a background that is lacking in integrated information of these aspects, concerning museum institutions and how they have evolved over time through their cultural communication, alongside the most traditional graphic productions with the most contemporary ones. This research traces the different historical-communicative experiences of five Italian and international case studies (British Museum, Louvre, Uffizi Galleries, Vatican Museums and Pompeii - Archaeological Park), comparing and associating the different forms of visual and cultural design, in relation to the historical context and the technology of the observed time. Through archival research and a careful analysis of the different types of material, under the eclectic discipline of "visual design", enabling to retrace the communicative experience of the institutions in question, from their foundation to the most recent times, also comparing the different choices and solutions adopted or enlighting the similarities and convergences. Although with different times and with projects of variable scope, all the institutions in question are undertaking innovative paths in the cultural communication field, opting for branding and coordinated image outcomes that show them, especially in mass culture, as pestigeous and highly recognizable brands. In addition, throught their presence in social networks, but also through different digital channels and new uses of the traditional ones, consequently, their notoriety and accessibility.

Sempre più istituzioni culturali di alto profilo, nazionale e internazionale, hanno adottato negli ultimi trent'anni differenti strategie e soluzioni per progettare la propria comunicazione culturale. Con l’avanzare di internet e del mercato globalizzato, tali istituzioni hanno optato per affiancare alla propria missione (espositiva, divulgativa e didattica) scelte più affini alle tendenze e alle esigenze delle masse. In particolare, con il boom delle reti sociali e della comunicazione visiva social, sempre più istituzioni si sono avvicinate a nuove esperienze e politiche comunicative di tipo diretto e istantaneo (come per esempio i post, i blog, le "storie") delineando nuovi parametri grafici e visuali con i quali rapportarsi. La ricerca presentata si inserisce in un contesto in cui non sono attualmente fruibili informazioni integrate che mettano in evidenza in che modo le istituzioni museali si siano evolute nel tempo attraverso la loro comunicazione culturale, affiancando progressivamente le produzioni grafiche più tradizionali a quelle più contemporanee. Questa ricerca ripercorre le diverse esperienze storico-comunicative di cinque casi studio di fama internazionale (British Museum, Louvre, Gallerie degli Uffizi, Musei Vaticani e Pompeii - Parco archeologico) confrontando e associando le differenti forme di comunicazione visiva e culturale e mettendo in relazione al loro contesto storico e alla tecnologia del periodo storico osservato. Attraverso una ricerca d'archivio e l’analisi approfondita delle diverse tipologie di materiale, oggi afferenti alla disciplina eclettica del "visual Design", è stato possibile ripercorrere l'esperienza comunicativa delle istituzioni analizzate dalla loro fondazione sino ai tempi più recenti, comparandone le differenti scelte e soluzioni adottate e mettendo in luce le eventuali similitudini e convergenze. Seppure con tempi differenti e con progetti di ampiezza variabile, tutte le istituzioni in oggetto stanno intraprendendo percorsi innovativi nel campo della comunicazione culturale, optando per delle scelte di brandizzazione e di immagine coordinata che le presentino, anche nel contesto della cultura di massa, come marchi prestigiosi e fortemente riconoscibili. Attraverso la loro presenza e attività all’interno dei social network, ma anche mediante differenti canali digitali e nuovi usi di quelli tradizionali, essi sono riusciti ad ampliare il proprio ruolo e il messaggio nell’epoca contemporanea, affiancando all’altissimo livello di notorietà una sempre più diretta comunicazione e accessibilità di contenuti.