The concept of accessibility has gradually developed due to the diverse contributions of urban planning, inclusive design and the "disability world," but also due to legislative developments and various actions taken in the field of social policies. So far, the concept has demonstrated how dynamic, complex and multifaceted it is and the need to be approached from different perspectives. This thesis has endeavored to take stock of the issue, entering into the open debate on how to address it by approaching it from the perspective of urban accessibility. The topic needs to be tackled from multiple angles (spatial, process, planning) by evaluating its criticality and perspectives, its historical evolution, and its interrelation with different aspects of living. The physical dimension is thus a fundamental prerequisite for universal accessibility. The theoretical apparatus and the analysis of specific tools (PEBAs), evaluated in their different regional characterizations, provided a critical point of view that was the starting point for a practical experimentation in Milan. In this context, it was investigated how (and by whom) the issue the last century was investigated, focusing specifically on the PEBA and its innovative and critical aspects. A multi-level analysis was carried out in order to get an overall picture of the state of the art at the municipal scale, with the aim of developing a methodology that could identify the least accessible areas. Elementary schools were chosen as an example to study accessibility of services at urban scale, so as to focus on three different areas of the city of different historical periods to deepen the analysis. Within these areas, indeed, some relevant routes to schools were analysed in more detail and some suggestions were given to increase their usability. Finally, taking into account all the aspects examined, some guidelines are outlined on how a new PEBA could be implemented for the Lombardy capital.

Il concetto di accessibilità è andato via via raffinandosi grazie agli apporti delle diverse sfere della progettazione urbana e dell’inclusive design, grazie alle proposte avanzate in campo legislativo e a quelle del mondo della disabilità, così come per merito delle azioni intraprese delle politiche sociali. Si è dimostrato un concetto dinamico, complesso e sfaccettato che va dunque affrontato da numerose prospettive. Questo lavoro fa il punto della questione, inserendosi in una più ampia discussione su come trattare la tematica, adottando come chiave di lettura l’accessibilità urbana. È necessario affrontare le molteplici angolazioni del problema (spaziali, di processo, pianificatorie) valutandone le criticità e le prospettive, l’evoluzione storica e le interrelazioni con gli altri aspetti del vivere umano: la dimensione fisica rappresenta dunque un presupposto fondamentale per la realizzazione dell’accessibilità universale. Alla luce delle considerazioni teoriche e dall’analisi degli strumenti specifici (PEBA), vagliati nelle loro diverse realtà regionali, si propone un bilancio critico volto a costituire un punto di partenza per una sperimentazione pratica su Milano. In tale contesto si è indagato come (e da chi) sia stata affrontata la tematica negli ultimi venti anni, e si è approfondito il PEBA nei suoi aspetti innovativi o critici. La tesi propone un’analisi a più livelli al fine di avere un quadro completo sullo stato dell’arte a scala comunale, per delineare un possibile metodo di indagine in grado di individuare gli ambiti meno accessibili. Sono state selezionate le scuole primarie (a titolo esemplificativo), permettono di avvicinare tre brani di città risalenti a epoche storiche differenti. All’interno di questi ambiti alcuni rilevanti itinerari di avvicinamento ai servizi scolastici sono stati oggetto di analisi a grana fine e di suggestioni progettuali per incrementarne la fruibilità. Traendo frutto dal lavoro sviluppato, in chiusura si prospettano possibili linee di realizzazione di un nuovo PEBA per il capoluogo lombardo.

Le città accessibili. Riferimenti, approcci, applicazioni: un'esplorazione a Milano

Baldissera, Carla
2022/2023

Abstract

The concept of accessibility has gradually developed due to the diverse contributions of urban planning, inclusive design and the "disability world," but also due to legislative developments and various actions taken in the field of social policies. So far, the concept has demonstrated how dynamic, complex and multifaceted it is and the need to be approached from different perspectives. This thesis has endeavored to take stock of the issue, entering into the open debate on how to address it by approaching it from the perspective of urban accessibility. The topic needs to be tackled from multiple angles (spatial, process, planning) by evaluating its criticality and perspectives, its historical evolution, and its interrelation with different aspects of living. The physical dimension is thus a fundamental prerequisite for universal accessibility. The theoretical apparatus and the analysis of specific tools (PEBAs), evaluated in their different regional characterizations, provided a critical point of view that was the starting point for a practical experimentation in Milan. In this context, it was investigated how (and by whom) the issue the last century was investigated, focusing specifically on the PEBA and its innovative and critical aspects. A multi-level analysis was carried out in order to get an overall picture of the state of the art at the municipal scale, with the aim of developing a methodology that could identify the least accessible areas. Elementary schools were chosen as an example to study accessibility of services at urban scale, so as to focus on three different areas of the city of different historical periods to deepen the analysis. Within these areas, indeed, some relevant routes to schools were analysed in more detail and some suggestions were given to increase their usability. Finally, taking into account all the aspects examined, some guidelines are outlined on how a new PEBA could be implemented for the Lombardy capital.
LANZA, GIOVANNI
RENZONI , CRISTINA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
5-ott-2023
2022/2023
Il concetto di accessibilità è andato via via raffinandosi grazie agli apporti delle diverse sfere della progettazione urbana e dell’inclusive design, grazie alle proposte avanzate in campo legislativo e a quelle del mondo della disabilità, così come per merito delle azioni intraprese delle politiche sociali. Si è dimostrato un concetto dinamico, complesso e sfaccettato che va dunque affrontato da numerose prospettive. Questo lavoro fa il punto della questione, inserendosi in una più ampia discussione su come trattare la tematica, adottando come chiave di lettura l’accessibilità urbana. È necessario affrontare le molteplici angolazioni del problema (spaziali, di processo, pianificatorie) valutandone le criticità e le prospettive, l’evoluzione storica e le interrelazioni con gli altri aspetti del vivere umano: la dimensione fisica rappresenta dunque un presupposto fondamentale per la realizzazione dell’accessibilità universale. Alla luce delle considerazioni teoriche e dall’analisi degli strumenti specifici (PEBA), vagliati nelle loro diverse realtà regionali, si propone un bilancio critico volto a costituire un punto di partenza per una sperimentazione pratica su Milano. In tale contesto si è indagato come (e da chi) sia stata affrontata la tematica negli ultimi venti anni, e si è approfondito il PEBA nei suoi aspetti innovativi o critici. La tesi propone un’analisi a più livelli al fine di avere un quadro completo sullo stato dell’arte a scala comunale, per delineare un possibile metodo di indagine in grado di individuare gli ambiti meno accessibili. Sono state selezionate le scuole primarie (a titolo esemplificativo), permettono di avvicinare tre brani di città risalenti a epoche storiche differenti. All’interno di questi ambiti alcuni rilevanti itinerari di avvicinamento ai servizi scolastici sono stati oggetto di analisi a grana fine e di suggestioni progettuali per incrementarne la fruibilità. Traendo frutto dal lavoro sviluppato, in chiusura si prospettano possibili linee di realizzazione di un nuovo PEBA per il capoluogo lombardo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/210672