With the continuous advancement in medical science and technological innovation, physiotherapy has emerged as a vital field of healthcare that strives to eradicate physical impairments and ensure optimal functionality. With its incredible ability to alleviate chronic pain, rehabilitate after surgery or injury, enhance balance and coordination, and improve mobility while ensuring overall well-being - physiotherapy is witnessing an upsurge in usage like never before. Today more than ever people are prioritizing their health which includes seeking proper diagnosis/treatment for ailments leading to enormous growth opportunities for this specialty area within allied health services. To support the increasing demand for physiotherapy, innovative strategies have been explored. One of the most promising strategies is digital physiotherapy practice, which allows for the delivery of rehabilitation services remotely using telecommunication technology. Digital physiotherapy practice is defined as the provision of physiotherapy services, utilizing telecommunication technology to follow the training path. In recent times, physiotherapy has become increasingly popular among the population as it is seen to aid in elevating the quality of healing. Furthermore, due to an increase in average life expectancy, a new set of needs has emerged for the elderly generation—also known as the "silver age"—who are required to cope with aging while carrying out daily activities efficiently. Physiotherapy demands arise from augmentation of health care system usage and greater resorting towards prosthetics and surgeries; it also plays a significant role in maintaining physical activity that may gradually decline with age. However, despite growing demand for such therapy practices, we find inadequacy concerning both numbers and facilities available against requests —with only sixty-five thousand practitioners catering across the Peninsula (source: Istat data yet to be sorted out) combined with unobtainable information about current statistics. Meeting the ever-changing needs of the market within a limited timeframe can present challenges. However, with the global outbreak of SARS-COVID-19 in recent years, people have become more receptive to digitization as a means to address their lifestyle demands while being confined at home for extended periods. This change has spanned across all age groups - beginning from Generation Z who are tech-savvy and were born after 1996, to baby boomers belonging to the pre-1964 era who had an analog upbringing. Consequently, physical activities such as shopping and exercising have transformed into digital experiences by replacing brick-and-mortar stores with online platforms such as Amazon and conventional gyms with virtual workout studios at homes. Investigating the digital transformations taking place in physiotherapy can be an interesting challenge, to see if and how to envisage future scenarios of experiences that can improve training, which is why it was decided to focus the work of this thesis in this area, starting with the smallest of steps: biofeedback. The concept of biofeedback reveals the interaction of our body concerning the stimuli it is subjected to, allowing us not only to understand our body's reactions to physical activity but also to give us an insightful look inside the cause-and-effect mechanisms at work within the human body. This real-time representation of internal conditions provides fertile ground on which to cultivate questions, form diagnostic hypotheses, and draw conclusions. Thus, there is a curiosity to explore how such data can be interwoven with everyday experiences, for example in the field of rehabilitation. This is why an investigation was undertaken alongside the Villa Beretta Institute, to assess how, within a highly specialized context embracing the most advanced technologies on the market, biofeedback is not only considered, but even subjected to detailed analysis, assuming a crucial reference role in the creation of highly personalized therapies. From this perspective, the question arose as to which challenges in the digital interaction landscape still need concrete answers. Leveraging these reflections, a fertile space was identified for the implementation of an innovative user experience. Using a design method honed through years of experience, an approach was tested that, within the project boundaries outlined, could present an inherent design solution, laying the foundation for a completely new way of approaching the therapeutic journey. This vision was realized by applying the principles of good design and following a user-centered design method.

Con il continuo progresso della scienza medica e dell'innovazione tecnologica, la fisioterapia è emersa come un settore vitale dell'assistenza sanitaria che si sforza di eliminare le menomazioni fisiche e garantire una funzionalità ottimale. Grazie alla sua incredibile capacità di alleviare il dolore cronico, di riabilitare dopo un intervento chirurgico o un infortunio, di migliorare l'equilibrio e la coordinazione, di migliorare la mobilità e di assicurare il benessere generale, la fisioterapia sta registrando un'impennata nell'utilizzo come mai prima d'ora. Oggi più che mai le persone danno la priorità alla loro salute, che include la ricerca di una diagnosi/trattamento adeguato per i disturbi, il che porta a enormi opportunità di crescita per quest'area specialistica all'interno dei servizi sanitari alleati. Per sostenere la crescente domanda di fisioterapia, sono state esplorate strategie innovative. Una delle strategie più promettenti è la pratica della fisioterapia digitale, che consente di fornire servizi di riabilitazione a distanza utilizzando la tecnologia delle telecomunicazioni. La pratica fisioterapica digitale è definita come l'erogazione di servizi di fisioterapia, utilizzando la tecnologia delle telecomunicazioni per seguire il percorso formativo. Negli ultimi tempi, la fisioterapia è diventata sempre più popolare tra la popolazione in quanto ritenuta in grado di contribuire a migliorare la qualità della guarigione. Inoltre, a causa dell'aumento dell'aspettativa di vita media, è emersa una nuova serie di esigenze per la generazione degli anziani, nota anche come "età d'argento", che devono affrontare l'invecchiamento svolgendo le attività quotidiane in modo efficiente. Le richieste di fisioterapia derivano dall'aumento dell'utilizzo del sistema sanitario e dal maggior ricorso a protesi e interventi chirurgici; essa svolge inoltre un ruolo significativo nel mantenimento dell'attività fisica che può gradualmente diminuire con l'età. Tuttavia, nonostante la crescente domanda di tali pratiche terapeutiche, si riscontra un'inadeguatezza sia in termini di numero che di strutture disponibili a fronte delle richieste, con solo sessantacinquemila operatori in tutta la Penisola (fonte: dati Istat ancora da definire), unita a informazioni non disponibili sulle statistiche attuali. Soddisfare le esigenze in continua evoluzione del mercato in un arco di tempo limitato può rappresentare una sfida. Tuttavia, con l'epidemia globale di SARS-COVID-19 degli ultimi anni, le persone sono diventate più ricettive nei confronti della digitalizzazione come mezzo per soddisfare le esigenze del loro stile di vita mentre sono confinate a casa per lunghi periodi. Questo cambiamento ha interessato tutte le fasce d'età, dalla Generazione Z, esperta di tecnologia e nata dopo il 1996, ai baby boomer dell'era precedente al 1964, che hanno avuto un'educazione analogica. Di conseguenza, attività fisiche come lo shopping e l'esercizio fisico si sono trasformate in esperienze digitali, sostituendo i negozi in mattoni con piattaforme online come Amazon e le palestre tradizionali con studi di allenamento virtuali a casa. Indagare le trasformazioni digitali in atto in fisioterapia può essere una sfida interessante, per capire se e come ipotizzare scenari futuri di esperienze che possano migliorare l'allenamento, ed è per questo che si è deciso di concentrare il lavoro di questa tesi in questo ambito, partendo dal più piccolo dei passi: il biofeedback. Il concetto di biofeedback rivela l'interazione del nostro corpo con gli stimoli a cui è sottoposto, permettendoci non solo di comprendere le reazioni del nostro corpo all'attività fisica, ma anche di gettare uno sguardo approfondito sui meccanismi di causa-effetto all'interno del corpo umano. Questa rappresentazione in tempo reale delle condizioni interne fornisce un terreno fertile su cui coltivare domande, formulare ipotesi diagnostiche e trarre conclusioni. C'è quindi la curiosità di esplorare come questi dati possano essere intrecciati con le esperienze quotidiane, ad esempio nel campo della riabilitazione. Per questo motivo è stata intrapresa un'indagine a fianco dell'Istituto Villa Beretta, per valutare come, all'interno di un contesto altamente specializzato e dotato delle più avanzate tecnologie presenti sul mercato, il biofeedback venga non solo considerato, ma addirittura sottoposto ad analisi approfondite, assumendo un ruolo di riferimento cruciale nella creazione di terapie altamente personalizzate. Da questa prospettiva, ci si è chiesti quali sfide nel panorama dell'interazione digitale necessitino ancora di risposte concrete. Facendo leva su queste riflessioni, è stato individuato uno spazio fertile per l'implementazione di un'esperienza utente innovativa. Utilizzando un metodo di progettazione affinato in anni di esperienza, è stato testato un approccio che, all'interno dei confini del progetto delineati, potesse presentare una soluzione progettuale intrinseca, gettando le basi per un modo completamente nuovo di approcciare il percorso terapeutico. Questa visione è stata realizzata applicando i principi del buon design e seguendo un metodo di progettazione incentrato sull'utente.

Pheasy : biofeedback as a tool for improving rehabilitation performances: analysis and generation of an experience to support post-stroke rehabilitation.

Allegrini, Chiara
2022/2023

Abstract

With the continuous advancement in medical science and technological innovation, physiotherapy has emerged as a vital field of healthcare that strives to eradicate physical impairments and ensure optimal functionality. With its incredible ability to alleviate chronic pain, rehabilitate after surgery or injury, enhance balance and coordination, and improve mobility while ensuring overall well-being - physiotherapy is witnessing an upsurge in usage like never before. Today more than ever people are prioritizing their health which includes seeking proper diagnosis/treatment for ailments leading to enormous growth opportunities for this specialty area within allied health services. To support the increasing demand for physiotherapy, innovative strategies have been explored. One of the most promising strategies is digital physiotherapy practice, which allows for the delivery of rehabilitation services remotely using telecommunication technology. Digital physiotherapy practice is defined as the provision of physiotherapy services, utilizing telecommunication technology to follow the training path. In recent times, physiotherapy has become increasingly popular among the population as it is seen to aid in elevating the quality of healing. Furthermore, due to an increase in average life expectancy, a new set of needs has emerged for the elderly generation—also known as the "silver age"—who are required to cope with aging while carrying out daily activities efficiently. Physiotherapy demands arise from augmentation of health care system usage and greater resorting towards prosthetics and surgeries; it also plays a significant role in maintaining physical activity that may gradually decline with age. However, despite growing demand for such therapy practices, we find inadequacy concerning both numbers and facilities available against requests —with only sixty-five thousand practitioners catering across the Peninsula (source: Istat data yet to be sorted out) combined with unobtainable information about current statistics. Meeting the ever-changing needs of the market within a limited timeframe can present challenges. However, with the global outbreak of SARS-COVID-19 in recent years, people have become more receptive to digitization as a means to address their lifestyle demands while being confined at home for extended periods. This change has spanned across all age groups - beginning from Generation Z who are tech-savvy and were born after 1996, to baby boomers belonging to the pre-1964 era who had an analog upbringing. Consequently, physical activities such as shopping and exercising have transformed into digital experiences by replacing brick-and-mortar stores with online platforms such as Amazon and conventional gyms with virtual workout studios at homes. Investigating the digital transformations taking place in physiotherapy can be an interesting challenge, to see if and how to envisage future scenarios of experiences that can improve training, which is why it was decided to focus the work of this thesis in this area, starting with the smallest of steps: biofeedback. The concept of biofeedback reveals the interaction of our body concerning the stimuli it is subjected to, allowing us not only to understand our body's reactions to physical activity but also to give us an insightful look inside the cause-and-effect mechanisms at work within the human body. This real-time representation of internal conditions provides fertile ground on which to cultivate questions, form diagnostic hypotheses, and draw conclusions. Thus, there is a curiosity to explore how such data can be interwoven with everyday experiences, for example in the field of rehabilitation. This is why an investigation was undertaken alongside the Villa Beretta Institute, to assess how, within a highly specialized context embracing the most advanced technologies on the market, biofeedback is not only considered, but even subjected to detailed analysis, assuming a crucial reference role in the creation of highly personalized therapies. From this perspective, the question arose as to which challenges in the digital interaction landscape still need concrete answers. Leveraging these reflections, a fertile space was identified for the implementation of an innovative user experience. Using a design method honed through years of experience, an approach was tested that, within the project boundaries outlined, could present an inherent design solution, laying the foundation for a completely new way of approaching the therapeutic journey. This vision was realized by applying the principles of good design and following a user-centered design method.
ARC III - Scuola del Design
5-ott-2023
2022/2023
Con il continuo progresso della scienza medica e dell'innovazione tecnologica, la fisioterapia è emersa come un settore vitale dell'assistenza sanitaria che si sforza di eliminare le menomazioni fisiche e garantire una funzionalità ottimale. Grazie alla sua incredibile capacità di alleviare il dolore cronico, di riabilitare dopo un intervento chirurgico o un infortunio, di migliorare l'equilibrio e la coordinazione, di migliorare la mobilità e di assicurare il benessere generale, la fisioterapia sta registrando un'impennata nell'utilizzo come mai prima d'ora. Oggi più che mai le persone danno la priorità alla loro salute, che include la ricerca di una diagnosi/trattamento adeguato per i disturbi, il che porta a enormi opportunità di crescita per quest'area specialistica all'interno dei servizi sanitari alleati. Per sostenere la crescente domanda di fisioterapia, sono state esplorate strategie innovative. Una delle strategie più promettenti è la pratica della fisioterapia digitale, che consente di fornire servizi di riabilitazione a distanza utilizzando la tecnologia delle telecomunicazioni. La pratica fisioterapica digitale è definita come l'erogazione di servizi di fisioterapia, utilizzando la tecnologia delle telecomunicazioni per seguire il percorso formativo. Negli ultimi tempi, la fisioterapia è diventata sempre più popolare tra la popolazione in quanto ritenuta in grado di contribuire a migliorare la qualità della guarigione. Inoltre, a causa dell'aumento dell'aspettativa di vita media, è emersa una nuova serie di esigenze per la generazione degli anziani, nota anche come "età d'argento", che devono affrontare l'invecchiamento svolgendo le attività quotidiane in modo efficiente. Le richieste di fisioterapia derivano dall'aumento dell'utilizzo del sistema sanitario e dal maggior ricorso a protesi e interventi chirurgici; essa svolge inoltre un ruolo significativo nel mantenimento dell'attività fisica che può gradualmente diminuire con l'età. Tuttavia, nonostante la crescente domanda di tali pratiche terapeutiche, si riscontra un'inadeguatezza sia in termini di numero che di strutture disponibili a fronte delle richieste, con solo sessantacinquemila operatori in tutta la Penisola (fonte: dati Istat ancora da definire), unita a informazioni non disponibili sulle statistiche attuali. Soddisfare le esigenze in continua evoluzione del mercato in un arco di tempo limitato può rappresentare una sfida. Tuttavia, con l'epidemia globale di SARS-COVID-19 degli ultimi anni, le persone sono diventate più ricettive nei confronti della digitalizzazione come mezzo per soddisfare le esigenze del loro stile di vita mentre sono confinate a casa per lunghi periodi. Questo cambiamento ha interessato tutte le fasce d'età, dalla Generazione Z, esperta di tecnologia e nata dopo il 1996, ai baby boomer dell'era precedente al 1964, che hanno avuto un'educazione analogica. Di conseguenza, attività fisiche come lo shopping e l'esercizio fisico si sono trasformate in esperienze digitali, sostituendo i negozi in mattoni con piattaforme online come Amazon e le palestre tradizionali con studi di allenamento virtuali a casa. Indagare le trasformazioni digitali in atto in fisioterapia può essere una sfida interessante, per capire se e come ipotizzare scenari futuri di esperienze che possano migliorare l'allenamento, ed è per questo che si è deciso di concentrare il lavoro di questa tesi in questo ambito, partendo dal più piccolo dei passi: il biofeedback. Il concetto di biofeedback rivela l'interazione del nostro corpo con gli stimoli a cui è sottoposto, permettendoci non solo di comprendere le reazioni del nostro corpo all'attività fisica, ma anche di gettare uno sguardo approfondito sui meccanismi di causa-effetto all'interno del corpo umano. Questa rappresentazione in tempo reale delle condizioni interne fornisce un terreno fertile su cui coltivare domande, formulare ipotesi diagnostiche e trarre conclusioni. C'è quindi la curiosità di esplorare come questi dati possano essere intrecciati con le esperienze quotidiane, ad esempio nel campo della riabilitazione. Per questo motivo è stata intrapresa un'indagine a fianco dell'Istituto Villa Beretta, per valutare come, all'interno di un contesto altamente specializzato e dotato delle più avanzate tecnologie presenti sul mercato, il biofeedback venga non solo considerato, ma addirittura sottoposto ad analisi approfondite, assumendo un ruolo di riferimento cruciale nella creazione di terapie altamente personalizzate. Da questa prospettiva, ci si è chiesti quali sfide nel panorama dell'interazione digitale necessitino ancora di risposte concrete. Facendo leva su queste riflessioni, è stato individuato uno spazio fertile per l'implementazione di un'esperienza utente innovativa. Utilizzando un metodo di progettazione affinato in anni di esperienza, è stato testato un approccio che, all'interno dei confini del progetto delineati, potesse presentare una soluzione progettuale intrinseca, gettando le basi per un modo completamente nuovo di approcciare il percorso terapeutico. Questa visione è stata realizzata applicando i principi del buon design e seguendo un metodo di progettazione incentrato sull'utente.
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