Abitare la natura selvaggia Santa Cruz, Galapagos : progetto di riqualificazione della area portuale comprendente Bahia de la Academia e Laguna de las Ninfas, punto di contatto e soglia tra la riserva naturale protetta e l'area urbana

The Galapagos archipelago is one of the best-preserved protected natural ecosystems on the planet. It is recognized worldwide as a prime tourist destination and touted as an oasis of pristine nature. Due to its volcanic geology and isolated geographic location in the Pacific Ocean, it has very specific environments that have made it home to very special species that exist only in this area, so much so that it has been declared a UNESCO World Heritage Site. However, the Galapagos archipelago is also home to more than 30,000 permanent inhabitants and receives more than 275,000 tourists a year. Its various human settlements have followed a process of urbanization that has been mostly ignored in conservation planning and management. Despite being considered one of the most studied territories in the world, the study of Galapagos architecture and urbanism has been relegated, for the most part, to informative surveys of existing infrastructure. Because of the belief that the community is harmful to the environment, human settlements have been excluded from the protection policy that applies to most of the territory. This has led to a neglected urban space that fits in the middle of the protected space, generating conflicts between both spatial definitions. Nevertheless, the shape of the city had to respond to the physical geography of the archipelago, which defined the location and shape of urban areas and agricultural land. This thesis analyzes the legislative and geographic constraints of the Santa Cruz port area in order to redevelop and make the protected area of Bahía de la Academia and Laguna de las Ninfas, in the vicinity of the town, usable by the inhabitants.

L'arcipelago delle Galapagos è uno degli ecosistemi naturali protetti meglio conservati del pianeta. È riconosciuto in tutto il mondo come una destinazione turistica privilegiata e pubblicizzato come un'oasi di natura incontaminata. Grazie alla sua geologia vulcanica e alla posizione geografica isolata nell'Oceano Pacifico, presenta ambienti molto specifici che l'hanno resa la patria di specie molto particolari che esistono solo in quest'area, tanto da essere dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Tuttavia, l'arcipelago delle Galapagos ospita anche più di 30.000 abitanti permanenti e riceve più di 275.000 turisti all'anno. I suoi vari insediamenti umani hanno seguito un processo di urbanizzazione che è stato per lo più ignorato nella pianificazione e nella gestione della conservazione. Nonostante sia considerato uno dei territori più studiati al mondo, lo studio dell'architettura e dell'urbanistica delle Galapagos è stato relegato, nella maggior parte dei casi, a indagini informative sulle infrastrutture esistenti. A causa della convinzione che la comunità sia dannosa per l'ambiente, gli insediamenti umani sono stati esclusi dalla politica di protezione che si applica alla maggior parte del territorio. Questo ha portato a uno spazio urbano trascurato, che si inserisce nel mezzo dello spazio protetto, generando conflitti tra entrambe le definizioni spaziali. Nonostante tutto, la forma della città ha dovuto rispondere alla geografia fisica dell'arcipelago, che ha definito la posizione e la forma delle aree urbane e del territorio agricolo. Questa tesi analizza i vincoli legislativi e geografici della zona portuale di Santa Cruz, al fine di riqualificare e rendere fruibile agli abitanti l’area protetta di Bahía de la Academia e la Laguna de las Ninfas, in prossimità del centro abitato.