Sanatoriums arose in the 1900s as healthcare complexes to fight a global tuberculosis epidemic, a silent killer that claimed the lives of countless people around the world. Despite numerous attempts to address the crisis, progress remained difficult until architects and doctors collaborated on an innovative approach. They envisioned these sanatorium complexes being located outside of cities, providing patients with fresh air away from city pollution. These structures expanded in economically powerful cities all over the world. Milan, an industrial city with a high death toll, chose to locate its sanatorium on the outskirts of the city in Garbagnate Milanese. This massive complex was housed on vast areas of parkland, providing hope and recovery to many. Sanatoriums became outdated as medical and technological advances led to the discovery of a tuberculosis cure. While some were demolished, many others were repurposed. The ‘Vittorio Emanuelle III’ sanatorium was converted into a general hospital in 2015. Since then, neglect has taken hold, and the structure has suffered as a result of natural encroachment and human ignorance. Its historical significance has faded from memory as generations pass, and the site has fallen into disrepair. Fortunately, a historical vision and strategy have reignited interest in this former sanatorium and hospital. Its untapped potential will be harnessed through analysis, critique, and innovative proposals, breathing new life into its boundaries. Today, we must reimagine the fate of this historic structure, bringing it back from on the verge of collapse while honoring its rich history. A key focus is on maximizing the site’s potential for education and innovative community-benefiting initiatives.

I sanatori sorsero nel 1900 come complessi sanitari per combattere un’epidemia globale di tubercolosi, un killer silenzioso che costò la vita a innumerevoli persone in tutto il mondo. Nonostante i numerosi tentativi di affrontare la crisi, i progressi sono rimasti difficili finché architetti e medici non hanno collaborato a un approccio innovativo. Immaginavano che questi complessi sanatori fossero situati fuori dalle città, fornendo ai pazienti aria fresca lontano dall’inquinamento cittadino. Queste strutture si espansero nelle città economicamente potenti di tutto il mondo. Milano, città industriale con un alto numero di morti, ha scelto di localizzare il suo sanatorio alla periferia della città, a Garbagnate Milanese. Questo enorme complesso era ospitato in vaste aree di parco, fornendo speranza e ripresa a molti. I sanatori divennero obsoleti poiché i progressi medici e tecnologici portarono alla scoperta di una cura per la tubercolosi. Mentre alcuni furono demoliti, molti altri furono riutilizzati. Il sanatorio “Vittorio Emanuelle III” è stato trasformato in ospedale generale nel 2015. Da allora, l’incuria ha preso il sopravvento e la struttura ha sofferto a causa dell’invasione naturale e dell’ignoranza umana. Il suo significato storico è svanito dalla memoria con il passare delle generazioni e il sito è caduto in rovina. Fortunatamente, una visione e una strategia storica hanno riacceso l’interesse per questo ex sanatorio e ospedale. Il suo potenziale non sfruttato sarà sfruttato attraverso analisi, critiche e proposte innovative, infondendo nuova vita ai suoi confini. Oggi dobbiamo reimmaginare il destino di questa struttura storica, riportandola sull’orlo del collasso e onorando la sua ricca storia. Un obiettivo chiave è massimizzare il potenziale del sito per l’istruzione e le iniziative innovative a beneficio della comunità.

New Educational District in Garbagnate Milanese

Rafuna, Drin
2022/2023

Abstract

Sanatoriums arose in the 1900s as healthcare complexes to fight a global tuberculosis epidemic, a silent killer that claimed the lives of countless people around the world. Despite numerous attempts to address the crisis, progress remained difficult until architects and doctors collaborated on an innovative approach. They envisioned these sanatorium complexes being located outside of cities, providing patients with fresh air away from city pollution. These structures expanded in economically powerful cities all over the world. Milan, an industrial city with a high death toll, chose to locate its sanatorium on the outskirts of the city in Garbagnate Milanese. This massive complex was housed on vast areas of parkland, providing hope and recovery to many. Sanatoriums became outdated as medical and technological advances led to the discovery of a tuberculosis cure. While some were demolished, many others were repurposed. The ‘Vittorio Emanuelle III’ sanatorium was converted into a general hospital in 2015. Since then, neglect has taken hold, and the structure has suffered as a result of natural encroachment and human ignorance. Its historical significance has faded from memory as generations pass, and the site has fallen into disrepair. Fortunately, a historical vision and strategy have reignited interest in this former sanatorium and hospital. Its untapped potential will be harnessed through analysis, critique, and innovative proposals, breathing new life into its boundaries. Today, we must reimagine the fate of this historic structure, bringing it back from on the verge of collapse while honoring its rich history. A key focus is on maximizing the site’s potential for education and innovative community-benefiting initiatives.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
5-ott-2023
2022/2023
I sanatori sorsero nel 1900 come complessi sanitari per combattere un’epidemia globale di tubercolosi, un killer silenzioso che costò la vita a innumerevoli persone in tutto il mondo. Nonostante i numerosi tentativi di affrontare la crisi, i progressi sono rimasti difficili finché architetti e medici non hanno collaborato a un approccio innovativo. Immaginavano che questi complessi sanatori fossero situati fuori dalle città, fornendo ai pazienti aria fresca lontano dall’inquinamento cittadino. Queste strutture si espansero nelle città economicamente potenti di tutto il mondo. Milano, città industriale con un alto numero di morti, ha scelto di localizzare il suo sanatorio alla periferia della città, a Garbagnate Milanese. Questo enorme complesso era ospitato in vaste aree di parco, fornendo speranza e ripresa a molti. I sanatori divennero obsoleti poiché i progressi medici e tecnologici portarono alla scoperta di una cura per la tubercolosi. Mentre alcuni furono demoliti, molti altri furono riutilizzati. Il sanatorio “Vittorio Emanuelle III” è stato trasformato in ospedale generale nel 2015. Da allora, l’incuria ha preso il sopravvento e la struttura ha sofferto a causa dell’invasione naturale e dell’ignoranza umana. Il suo significato storico è svanito dalla memoria con il passare delle generazioni e il sito è caduto in rovina. Fortunatamente, una visione e una strategia storica hanno riacceso l’interesse per questo ex sanatorio e ospedale. Il suo potenziale non sfruttato sarà sfruttato attraverso analisi, critiche e proposte innovative, infondendo nuova vita ai suoi confini. Oggi dobbiamo reimmaginare il destino di questa struttura storica, riportandola sull’orlo del collasso e onorando la sua ricca storia. Un obiettivo chiave è massimizzare il potenziale del sito per l’istruzione e le iniziative innovative a beneficio della comunità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/210895