The practice of urban rewilding : design of naturalistic oasis in Monte Stella, QT8, Milan

In recent years, concepts such as "urban rewilding" and "biophilic city" have been frequently mentioned, also in THE 2030 AGENDA, sustainable development is a important goal. But various problems have been encountered in the process of practice, especially in metropolises, such as Milan, which is still one of the most polluted cities in Europe, it has always been trying to protect and increase green spaces. What we want to discuss is how urban design can use this power to create environments for other species to thrive. We chose the Monte Stella Park, located in QT8, a well-known urban and architectural heritage district of the Milan city, as the research object. Through the analysis of the anthropocentric context and natural context of the park itself and the surrounding neighborhoods(QT8), we try to formulate a plan that can better protect and enhance the biodiversity in the area. At the same time, we use the "Naturalistic Oasis" area, the south of the park, as a urban rewilding prototype increases the attractiveness of the area to wild animals, and provides resources for natural science education and scientific research.

Negli ultimi anni, concetti come "urban rewilding" e "città biofilica" sono stati spesso citati, anche nell'AGENDA 2030, costituendo obiettivi importanti per lo sviluppo sostenibile. Nella pratica si sono però riscontrati diversi problemi, soprattutto nelle metropoli, come Milano, che è ancora una delle città più inquinate d'Europa, anche se si sta cercando di proteggere e aumentare gli spazi verdi. Quello che si vuole evidenziare in questa tesi è di come la progettazione paesaggistica urbana possa avere la capacità di creare ambienti per lo sviluppo e la crescita di altre specie vegetali e animali. Per questo scopo abbiamo scelto come oggetto di ricerca il Parco del Monte Stella, situato nel QT8, un noto quartiere del patrimonio urbano e architettonico del XX secolo della città di Milano. Attraverso l'analisi del contesto antropocentrico e di quello naturale del parco stesso e dei quartieri circostanti (QT8), si è cercato di formulare un piano che possa meglio proteggere e valorizzare la biodiversità del sito, in quanto importante risorsa verde. Nello specifico ci si è concentrati sull'area dell' "Oasi naturalistica", a sud del parco, ora inaccessibile e praticamente abbandonata come prototipo di rewilding urbano per potenziarne i caratteri naturali e aumentare l'attrattività dell'area per gli animali selvatici, fornendo contemporaneamente una significativa risorsa per l'educazione alle scienze naturali e per la ricerca scientifica.