The Covid-19 pandemic has changed or even disrupted many of our habits and, above all, has introduced an obsessive awareness into our thoughts: "I am afraid of the disease," which has caused a sort of widespread hypochondria. A hypochondriac subject must make a considerable mental effort to contain the fear and avoid scouring their own body for new symptoms. In terms of semiotics, it is possible to ask whether the symptoms that a "hypochondriac" subject discovers on a daily basis can be associated with properly defined signs. This thesis highlights how hypochondria approaches the world of design and semiotics, showing the similarity between symptom and sign. The work proposes the study of the relationship between signs, analyzed by semiotics, and hypochondria, analyzed from a psychological point of view. The work introduces the concept of toxic abduction, analyzing how the abductive process, so dear to Charles Peirce's dialectic and perhaps the most important inference in the creative field, can become ill if understood as the object of self-diagnosis by a hypochondriac. "Toxic abduction" is thus the main symptom of the "Sign Interpretation Syndrome," or pathophobia. This study also offers a significant contribution to the analysis of how the web and subsequently social media are one of the main causes of what we can define as a hypochondriac epidemic and indicates a possible cure for the damage that can produce poor communication and interpretation of signs, starting from the example of the treatment of anxiety states.

La pandemia da Covid 19 ha cambiato o addirittura sconvolto molte nostre abitudini e soprattutto ha introdotto nei nostri pensieri una consapevolezza ossessiva: “ho paura della malattia” che è stata causa di una sorta di ipocondria diffusa. Un soggetto ipocondriaco deve fare un notevole sforzo mentale per contenere la paura ed evitare di scandagliare il proprio corpo in cerca di nuovi sintomi. In termini di semiotica, è possibile chiedersi se i sintomi che su base giornaliera un soggetto “malato immaginario” scova possano essere associati a dei segni propriamente detti. Questa tesi mette in evidenza come l’ipocondria si avvicini al mondo della progettazione e alla semiotica, mostrando la similitudine tra sintomo e segno. Il lavoro propone quindi lo studio della relazione tra i segni, analizzati dalla semeiotica e l’ipocondria, analizzata da un punto di vista psicologico. Il lavoro introduce il concetto di abduzione tossica analizzando come il processo abduttivo, tanto caro alla dialettica di Charles Peirce e forse l’inferenza più importante in campo creativo, possa divenire malato se inteso come oggetto di autodiagnosi di un ipocondriaco. L’”abduzione tossica” è quindi il principale sintomo della “Sindrome da interpretazione segnica” ossia la patofobia. Questo studio offre, inoltre, un contributo rilevante all’analisi di come web e successivamente social media siano una delle principali cause di quella che possiamo definire come un’epidemia ipocondriaca e indica una possibile cura del danno, che può produrre una cattiva comunicazione e interpretazione dei segni, partendo dall’esempio di cura degli stati di ansia.

Sindrome da interpretazione segnica : quando l'inventiva diventa patologia

DALLAGO, GUIDO
2021/2022

Abstract

The Covid-19 pandemic has changed or even disrupted many of our habits and, above all, has introduced an obsessive awareness into our thoughts: "I am afraid of the disease," which has caused a sort of widespread hypochondria. A hypochondriac subject must make a considerable mental effort to contain the fear and avoid scouring their own body for new symptoms. In terms of semiotics, it is possible to ask whether the symptoms that a "hypochondriac" subject discovers on a daily basis can be associated with properly defined signs. This thesis highlights how hypochondria approaches the world of design and semiotics, showing the similarity between symptom and sign. The work proposes the study of the relationship between signs, analyzed by semiotics, and hypochondria, analyzed from a psychological point of view. The work introduces the concept of toxic abduction, analyzing how the abductive process, so dear to Charles Peirce's dialectic and perhaps the most important inference in the creative field, can become ill if understood as the object of self-diagnosis by a hypochondriac. "Toxic abduction" is thus the main symptom of the "Sign Interpretation Syndrome," or pathophobia. This study also offers a significant contribution to the analysis of how the web and subsequently social media are one of the main causes of what we can define as a hypochondriac epidemic and indicates a possible cure for the damage that can produce poor communication and interpretation of signs, starting from the example of the treatment of anxiety states.
ARC III - Scuola del Design
4-mag-2023
2021/2022
La pandemia da Covid 19 ha cambiato o addirittura sconvolto molte nostre abitudini e soprattutto ha introdotto nei nostri pensieri una consapevolezza ossessiva: “ho paura della malattia” che è stata causa di una sorta di ipocondria diffusa. Un soggetto ipocondriaco deve fare un notevole sforzo mentale per contenere la paura ed evitare di scandagliare il proprio corpo in cerca di nuovi sintomi. In termini di semiotica, è possibile chiedersi se i sintomi che su base giornaliera un soggetto “malato immaginario” scova possano essere associati a dei segni propriamente detti. Questa tesi mette in evidenza come l’ipocondria si avvicini al mondo della progettazione e alla semiotica, mostrando la similitudine tra sintomo e segno. Il lavoro propone quindi lo studio della relazione tra i segni, analizzati dalla semeiotica e l’ipocondria, analizzata da un punto di vista psicologico. Il lavoro introduce il concetto di abduzione tossica analizzando come il processo abduttivo, tanto caro alla dialettica di Charles Peirce e forse l’inferenza più importante in campo creativo, possa divenire malato se inteso come oggetto di autodiagnosi di un ipocondriaco. L’”abduzione tossica” è quindi il principale sintomo della “Sindrome da interpretazione segnica” ossia la patofobia. Questo studio offre, inoltre, un contributo rilevante all’analisi di come web e successivamente social media siano una delle principali cause di quella che possiamo definire come un’epidemia ipocondriaca e indica una possibile cura del danno, che può produrre una cattiva comunicazione e interpretazione dei segni, partendo dall’esempio di cura degli stati di ansia.
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Descrizione: Tesi di laurea magistrale del candidato Guido Dallago
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/211407