Urban regeneration is a coordinated set of integrated actions aimed at recovering and redeveloping the existing urban space. This objective is to be pursued with a focus on sustainability and both environmental and social resilience. In the face of ruptures and the fragmentary nature of contemporary urban realities, a resilient approach considers these ruptures as opportunities for a positive transformation, embracing the change instead of resisting it. The technological and compositional innovation necessary to address these critical issues must be rooted in a profound respect for those signs that bear the memory of past changes in a given place, which are fundamental to its own identity. By interpreting these signs, significant references can be identified to guide design choices, defining a matrix of clear relationships that allows for variations, alternatives, and adaptations to the complex challenges of a contemporary city like Milan. Furthermore, a dynamic vision of the design process is essential, for which it is an ongoing and continuous effort, like a work in constant transformation. The thesis project intends to highlight the realization of a regeneration process of a disused space or urban void within the city. Specifically, the area at the intersection of Via Broletto and Via dell'Orso, where the ancient Porta Comasina once stood, has been taken into consideration. Analyzing the historical-urban evolution of Milan reveals that the walls were the defining elements of the city's urban structure and its various expansion phases. They not only demarcated the city's internal and external spaces but also provided gateways for passage, serving as thresholds for entering the city. The architectural identity is therefore established through a comparison that takes into account the identity of the place and maintains a connection with the ancient Porta Comasina, while the concept of threshold is revisited in a modern context, transforming it from a mere passage space into a place of connection and relationships. The intervention strategy employs an architectural language that derives from the reinterpretation of the historical elements of the site, seeking to make the new intervention recognizable while ensuring its integration with all its components. The process of urban renewal must envision new scenarios that reflect our contemporary era while preserving the inherent identity of the place itself.

La rigenerazione urbana è un insieme coordinato di azioni integrate che hanno l’obiettivo di recuperare e riqualificare lo spazio urbano esistente: essa è da realizzarsi in un’ottica di sostenibilità e di resilienza ambientale e sociale. Davanti alla rottura, alla frammentarietà propria delle realtà urbane contemporanee, un atteggiamento resiliente considera infatti tali rotture come l’occasione di una trasformazione positiva, di un lavoro che proceda con il cambiamento e non contro di esso. L’innovazione tecnologica e compositiva necessaria per far fronte a questi punti critici deve inoltre radicarsi nel profondo rispetto di quei segni portatori di memoria delle mutazioni avvenute nei luoghi, che sono parte fondante della loro stessa identità. Dalla loro interpretazione possono essere individuati significativi riferimenti che guidino le scelte progettuali definendo una matrice costituita da relazioni chiare ma di respiro abbastanza ampio da consentire variazioni, alternative, adattamenti alle complesse questioni della città contemporanea. Si rende necessaria, inoltre, una visione dinamica del processo progettuale, per la quale esso è sempre in divenire e perciò potenzialmente in attesa di essere continuato, come un’opera in continua trasformazione. Il progetto di tesi intende mettere in risalto, la realizzazione di un processo di rigenerazione di uno spazio in disuso ossia di un vuoto urbano all’interno della città di Milano. Nel caso specifico è stata presa in considerazione l’area all’incrocio tra via Broletto e via dell’Orso dove era presente l’antica Porta Comasina. Dall’analisi dell’evoluzione storico-urbanistica di Milano si evince come le mura siano state l’elemento fondante che ha maggiormente caratterizzato la struttura urbana e i vari momenti di espansione della città, esse infatti erano il limite che sanciva lo spazio interno ed esterno alla città, ma, attraverso le porte, anche il varco che permetteva l’attraversamento, quindi la soglia di accesso alla città. L’identità architettonica viene così definita partendo da un confronto che non faccia perdere l’identità del luogo e che mantenga una connessione con l’antica Porta, riprendendo al tempo stesso il concetto di soglia, ma rivisto in una nuova chiave, non più come uno spazio di passaggio, ma come un luogo di relazione. La strategia d’intervento utilizza un linguaggio architettonico che nasce dalla reinterpretazione degli elementi storici del luogo e dalla volontà di rendere il nuovo intervento riconoscibile e allo stesso tempo integrato in tutte le sue parti. Il processo di rinnovamento delle città deve immaginare nuovi scenari che comunichino qualcosa della nostra contemporaneità, facendo però attenzione a non far perdere l’identità del luogo stesso.

La Soglia : rinascita di Porta Comasina

Monteriso, Alessandro Edmondo
2022/2023

Abstract

Urban regeneration is a coordinated set of integrated actions aimed at recovering and redeveloping the existing urban space. This objective is to be pursued with a focus on sustainability and both environmental and social resilience. In the face of ruptures and the fragmentary nature of contemporary urban realities, a resilient approach considers these ruptures as opportunities for a positive transformation, embracing the change instead of resisting it. The technological and compositional innovation necessary to address these critical issues must be rooted in a profound respect for those signs that bear the memory of past changes in a given place, which are fundamental to its own identity. By interpreting these signs, significant references can be identified to guide design choices, defining a matrix of clear relationships that allows for variations, alternatives, and adaptations to the complex challenges of a contemporary city like Milan. Furthermore, a dynamic vision of the design process is essential, for which it is an ongoing and continuous effort, like a work in constant transformation. The thesis project intends to highlight the realization of a regeneration process of a disused space or urban void within the city. Specifically, the area at the intersection of Via Broletto and Via dell'Orso, where the ancient Porta Comasina once stood, has been taken into consideration. Analyzing the historical-urban evolution of Milan reveals that the walls were the defining elements of the city's urban structure and its various expansion phases. They not only demarcated the city's internal and external spaces but also provided gateways for passage, serving as thresholds for entering the city. The architectural identity is therefore established through a comparison that takes into account the identity of the place and maintains a connection with the ancient Porta Comasina, while the concept of threshold is revisited in a modern context, transforming it from a mere passage space into a place of connection and relationships. The intervention strategy employs an architectural language that derives from the reinterpretation of the historical elements of the site, seeking to make the new intervention recognizable while ensuring its integration with all its components. The process of urban renewal must envision new scenarios that reflect our contemporary era while preserving the inherent identity of the place itself.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-lug-2023
2022/2023
La rigenerazione urbana è un insieme coordinato di azioni integrate che hanno l’obiettivo di recuperare e riqualificare lo spazio urbano esistente: essa è da realizzarsi in un’ottica di sostenibilità e di resilienza ambientale e sociale. Davanti alla rottura, alla frammentarietà propria delle realtà urbane contemporanee, un atteggiamento resiliente considera infatti tali rotture come l’occasione di una trasformazione positiva, di un lavoro che proceda con il cambiamento e non contro di esso. L’innovazione tecnologica e compositiva necessaria per far fronte a questi punti critici deve inoltre radicarsi nel profondo rispetto di quei segni portatori di memoria delle mutazioni avvenute nei luoghi, che sono parte fondante della loro stessa identità. Dalla loro interpretazione possono essere individuati significativi riferimenti che guidino le scelte progettuali definendo una matrice costituita da relazioni chiare ma di respiro abbastanza ampio da consentire variazioni, alternative, adattamenti alle complesse questioni della città contemporanea. Si rende necessaria, inoltre, una visione dinamica del processo progettuale, per la quale esso è sempre in divenire e perciò potenzialmente in attesa di essere continuato, come un’opera in continua trasformazione. Il progetto di tesi intende mettere in risalto, la realizzazione di un processo di rigenerazione di uno spazio in disuso ossia di un vuoto urbano all’interno della città di Milano. Nel caso specifico è stata presa in considerazione l’area all’incrocio tra via Broletto e via dell’Orso dove era presente l’antica Porta Comasina. Dall’analisi dell’evoluzione storico-urbanistica di Milano si evince come le mura siano state l’elemento fondante che ha maggiormente caratterizzato la struttura urbana e i vari momenti di espansione della città, esse infatti erano il limite che sanciva lo spazio interno ed esterno alla città, ma, attraverso le porte, anche il varco che permetteva l’attraversamento, quindi la soglia di accesso alla città. L’identità architettonica viene così definita partendo da un confronto che non faccia perdere l’identità del luogo e che mantenga una connessione con l’antica Porta, riprendendo al tempo stesso il concetto di soglia, ma rivisto in una nuova chiave, non più come uno spazio di passaggio, ma come un luogo di relazione. La strategia d’intervento utilizza un linguaggio architettonico che nasce dalla reinterpretazione degli elementi storici del luogo e dalla volontà di rendere il nuovo intervento riconoscibile e allo stesso tempo integrato in tutte le sue parti. Il processo di rinnovamento delle città deve immaginare nuovi scenari che comunichino qualcosa della nostra contemporaneità, facendo però attenzione a non far perdere l’identità del luogo stesso.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/211613