On August 14th, 1974, almost one month after the invasion, the Turkish military forces reach Famagusta. The Greek Cypriots flee in search of refuge, taking nothing with them, hoping that they will soon return. But the anticipated day of return is still yet to come. Forty-eight years after the invasion, Varosha is a ghost town; a ghost of smells, sounds, emotions, and stories that the refugees hold dearly in their mind and soul. Like a human skeleton, Famagusta’s present silhouette is a remnant of its living existence. It can no longer be captured in exactitude, but rather in fantasy, a fusion of what is, what it was and what it could have been. This Research aims to explore whether these memories can be preserved. Memories which are the only trace left of Famagusta’s past glory. This research paper presents the result of an empirical study on mapping the city of Famagusta from the point of view of the refugees and then analyses the impact of the Turkish invasion on the area’s Urban Development. The aim is to document through mind maps the memories of refugees, understanding their relationship to the urban landscape. The mind map methodology used in this research is inspired by Nausicaa Pezzoni who redefined Kevin Lynch’s five elements of reading the city. During the interview phase, individuals are asked to draw a map of Famagusta based on their memory, following a series of structured questions. Mind maps are analysed to identify the most significant areas of the urban fabric and places of importance for each. Additionally, the urban development of Paralimni (Famagusta District) after 1974 is examined, using available chronological documentation to see how Famagusta’s loss transformed Paralimni into the new urban centre of the district.

Il 14 agosto 1974, quasi un mese dopo l'invasione, le forze militari turche raggiungono Famagosta. I greco-ciprioti fuggono in cerca di rifugio, senza portare nulla con sé, nella speranza di poter tornare presto. Ma l'atteso giorno del ritorno deve ancora arrivare. Quarantotto anni dopo l'invasione, Varosha è una città fantasma. Come uno scheletro umano, la forma attuale di Famagosta è un residuo della sua esistenza in vita. Non può più essere catturata con esattezza e riprodotta, ma piuttosto evocata con la memoria, per poter comprendere ciò che è, ciò che è stato e ciò che avrebbe potuto essere. Questa ricerca si propone di esplorare se i ricordi della forma urbana di Varosha possono essere conservati. Ricordi che sono l'unica traccia rimasta della gloria passata di Famagosta. La tesi presenta il risultato di uno studio empirico sulla mappatura della città di Famagosta dal punto di vista dei rifugiati e analizza l'impatto dell'invasione turca sullo sviluppo urbano dell'area. L'obiettivo è quello di documentare attraverso le mappe mentali le memorie dei rifugiati, comprendendo il loro rapporto con il paesaggio urbano. La metodologia delle mappe mentali utilizzata in questa ricerca si ispira a Nausicaa Pezzoni che ha ridefinito i cinque elementi di lettura della città di Kevin Lynch. Durante la fase di intervista, alle persone viene chiesto di disegnare una mappa di Famagosta sulla base dei loro ricordi, seguendo una serie di domande strutturate. Le mappe mentali vengono analizzate per identificare le aree più significative del tessuto urbano e i luoghi di importanza per ciascuno. Inoltre, viene esaminato lo sviluppo urbano di Paralimni (distretto di Famagosta) dopo il 1974, utilizzando la documentazione storica disponibile per capire come la perdita di Famagosta abbia trasformato Paralimni nel nuovo centro urbano del distretto.

The mnemonic spatial dimensions of an abandoned border city: the case study of Famagusta

KLEFTI, GEORGIA
2022/2023

Abstract

On August 14th, 1974, almost one month after the invasion, the Turkish military forces reach Famagusta. The Greek Cypriots flee in search of refuge, taking nothing with them, hoping that they will soon return. But the anticipated day of return is still yet to come. Forty-eight years after the invasion, Varosha is a ghost town; a ghost of smells, sounds, emotions, and stories that the refugees hold dearly in their mind and soul. Like a human skeleton, Famagusta’s present silhouette is a remnant of its living existence. It can no longer be captured in exactitude, but rather in fantasy, a fusion of what is, what it was and what it could have been. This Research aims to explore whether these memories can be preserved. Memories which are the only trace left of Famagusta’s past glory. This research paper presents the result of an empirical study on mapping the city of Famagusta from the point of view of the refugees and then analyses the impact of the Turkish invasion on the area’s Urban Development. The aim is to document through mind maps the memories of refugees, understanding their relationship to the urban landscape. The mind map methodology used in this research is inspired by Nausicaa Pezzoni who redefined Kevin Lynch’s five elements of reading the city. During the interview phase, individuals are asked to draw a map of Famagusta based on their memory, following a series of structured questions. Mind maps are analysed to identify the most significant areas of the urban fabric and places of importance for each. Additionally, the urban development of Paralimni (Famagusta District) after 1974 is examined, using available chronological documentation to see how Famagusta’s loss transformed Paralimni into the new urban centre of the district.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-lug-2023
2022/2023
Il 14 agosto 1974, quasi un mese dopo l'invasione, le forze militari turche raggiungono Famagosta. I greco-ciprioti fuggono in cerca di rifugio, senza portare nulla con sé, nella speranza di poter tornare presto. Ma l'atteso giorno del ritorno deve ancora arrivare. Quarantotto anni dopo l'invasione, Varosha è una città fantasma. Come uno scheletro umano, la forma attuale di Famagosta è un residuo della sua esistenza in vita. Non può più essere catturata con esattezza e riprodotta, ma piuttosto evocata con la memoria, per poter comprendere ciò che è, ciò che è stato e ciò che avrebbe potuto essere. Questa ricerca si propone di esplorare se i ricordi della forma urbana di Varosha possono essere conservati. Ricordi che sono l'unica traccia rimasta della gloria passata di Famagosta. La tesi presenta il risultato di uno studio empirico sulla mappatura della città di Famagosta dal punto di vista dei rifugiati e analizza l'impatto dell'invasione turca sullo sviluppo urbano dell'area. L'obiettivo è quello di documentare attraverso le mappe mentali le memorie dei rifugiati, comprendendo il loro rapporto con il paesaggio urbano. La metodologia delle mappe mentali utilizzata in questa ricerca si ispira a Nausicaa Pezzoni che ha ridefinito i cinque elementi di lettura della città di Kevin Lynch. Durante la fase di intervista, alle persone viene chiesto di disegnare una mappa di Famagosta sulla base dei loro ricordi, seguendo una serie di domande strutturate. Le mappe mentali vengono analizzate per identificare le aree più significative del tessuto urbano e i luoghi di importanza per ciascuno. Inoltre, viene esaminato lo sviluppo urbano di Paralimni (distretto di Famagosta) dopo il 1974, utilizzando la documentazione storica disponibile per capire come la perdita di Famagosta abbia trasformato Paralimni nel nuovo centro urbano del distretto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/211905