There is undeniable evidence that human activities have fundamentally destabilized ecosystems and altered life across the planet; we see the depletion of natural resources, air pollution, human overpopulation, and the mass extinction of species. At this point, environmental degradation has reached such a point that Earth scientists propose that we are entering the Anthropocene. The following research explores the potential of exhibition spaces, namely museums, fairs, or galleries, to engage in narratives to generate a less anthropocentric understanding of the world and change our perspective of other species. We consider our human species the only one with control over our environment, the error of which has been evidenced in the COVID-19 crisis. In that sense, not only must the livestock companies rethink their labor, but various institutions must also find ways to engage citizens to raise awareness of a more balanced way of living with the ecosystem and all living organisms. The proposal aims to design a specific narrative environment that questions the anthropocentric view of the world. “MOO” is a collateral exhibition for the International Livestock Fair of CremonaFiere under the paradigm of multi-species.

È innegabile che le attività umane abbiano destabilizzato gli ecosistemi e alterato la vita in tutto il pianeta; vediamo l'esaurimento delle risorse naturali, l'inquinamento atmosferico, la sovrappopolazione umana e l'estinzione di massa delle specie. A questo punto, il degrado ambientale ha raggiunto un punto tale che gli scienziati della Terra propongono che stiamo entrando nell'Antropocene. La seguente ricerca esplora il potenziale degli spazi espositivi, vale a dire musei, fiere o gallerie, di impegnarsi in narrazioni per generare una comprensione meno antropocentrica del mondo e cambiare la nostra prospettiva nei confronti delle altre specie. Riteniamo che la nostra specie umana sia l'unica ad avere il controllo sul nostro ambiente, il cui errore è stato evidenziato dalla crisi del COVID-19. In questo senso, non solo la nostra specie deve essere in grado di controllare l'ambiente, ma anche di gestire le risorse umane. In questo senso, non solo le aziende zootecniche devono ripensare il loro lavoro, ma anche le varie istituzioni devono trovare il modo di coinvolgere i cittadini per sensibilizzarli a un modo più equilibrato di vivere con l'ecosistema e tutti gli organismi viventi. La proposta mira a progettare un ambiente narrativo specifico che metta in discussione la visione antropocentrica del mondo. "MOO" è una mostra collaterale alla Fiera Zootecnica Internazionale di CremonaFiere sotto il paradigma della multispecificità.

MOO : a collateral exhibition under the interspecies paradigm

SCHUMACHER HENRIQUEZ, JAVIERA IGNACIA
2021/2022

Abstract

There is undeniable evidence that human activities have fundamentally destabilized ecosystems and altered life across the planet; we see the depletion of natural resources, air pollution, human overpopulation, and the mass extinction of species. At this point, environmental degradation has reached such a point that Earth scientists propose that we are entering the Anthropocene. The following research explores the potential of exhibition spaces, namely museums, fairs, or galleries, to engage in narratives to generate a less anthropocentric understanding of the world and change our perspective of other species. We consider our human species the only one with control over our environment, the error of which has been evidenced in the COVID-19 crisis. In that sense, not only must the livestock companies rethink their labor, but various institutions must also find ways to engage citizens to raise awareness of a more balanced way of living with the ecosystem and all living organisms. The proposal aims to design a specific narrative environment that questions the anthropocentric view of the world. “MOO” is a collateral exhibition for the International Livestock Fair of CremonaFiere under the paradigm of multi-species.
BARBARA, ANNA
Murialdo, Francesca Adele
ARC III - Scuola del Design
4-mag-2023
2021/2022
È innegabile che le attività umane abbiano destabilizzato gli ecosistemi e alterato la vita in tutto il pianeta; vediamo l'esaurimento delle risorse naturali, l'inquinamento atmosferico, la sovrappopolazione umana e l'estinzione di massa delle specie. A questo punto, il degrado ambientale ha raggiunto un punto tale che gli scienziati della Terra propongono che stiamo entrando nell'Antropocene. La seguente ricerca esplora il potenziale degli spazi espositivi, vale a dire musei, fiere o gallerie, di impegnarsi in narrazioni per generare una comprensione meno antropocentrica del mondo e cambiare la nostra prospettiva nei confronti delle altre specie. Riteniamo che la nostra specie umana sia l'unica ad avere il controllo sul nostro ambiente, il cui errore è stato evidenziato dalla crisi del COVID-19. In questo senso, non solo la nostra specie deve essere in grado di controllare l'ambiente, ma anche di gestire le risorse umane. In questo senso, non solo le aziende zootecniche devono ripensare il loro lavoro, ma anche le varie istituzioni devono trovare il modo di coinvolgere i cittadini per sensibilizzarli a un modo più equilibrato di vivere con l'ecosistema e tutti gli organismi viventi. La proposta mira a progettare un ambiente narrativo specifico che metta in discussione la visione antropocentrica del mondo. "MOO" è una mostra collaterale alla Fiera Zootecnica Internazionale di CremonaFiere sotto il paradigma della multispecificità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/211977