The work done and the analyses conducted at different scales aim to show the possibilities of re-inhabiting Alpine villages even today, even in the face of the evolution of contemporary society. The proposal aims to show how it is possible to convert a place with a very strong and deep-rooted history and culture into a place suitable for a new dynamic community, made up of a continuous renewal of local inhabitants and actors who find in the physicality of the architectural heritage the element of unity and continuity. Based on the SNAI and PNRR experiences, an attempt has been made to propose a different settlement model, one that does not put at the center a stable repopulation-if not for a small number of subjects-which today appears increasingly distant from the needs of young workers looking for a right place to spend part of their experience, rather than a fixed place where they can root themselves by clipping their wings. The Alpine municipality under analysis is that of Capriana, together with its hamlets of Rover and Carbonare, which have seen since the 1966 flood a continuous process of depopulation until, in the case of the hamlet of Rover, total abandonment. Ecosystem services, the third sector and community cooperatives can in these marginal contexts make up for the lack of the main public services, fostering the rebirth of the local population also through the inclusion of new external energies, which are essential for the reactivation of a system now lacking in initiative and ferment. An initial phase of analysis of the rationale behind the major land-government strategies of the past 10 years in the Alpine context is followed by a phase of questioning the territory, at the valley and municipal scales, with the awareness that often in Alpine contexts the sense of community goes beyond the administrative boundaries imposed since the 19th century. At the end of the analyses, a set of directions and strategies are proposed at the municipal level for the reactivation of the entire municipality, with special attention to the small abandoned hamlet, the subject of the most impactful interventions. A proposal for a supportive, ethical and sustainable travel community, combined with the redevelopment of the entire municipality through small pilot interventions, will show how these green landscapes full of charm, but forgotten by the major tourist routes and the modernization of production processes, can adapt to modern life without giving up the wholesomeness and traditions that have always distinguished them.

Il lavoro svolto e le analisi condotte alle diverse scale vertono a mostrare le possibilità di riabitare ancora oggi i borghi alpini, anche a fronte dell’evoluzione della società contemporanea. La proposta vuole dimostrare come sia possibile convertire un luogo con una storia ed una cultura molto forte e radicata, in un luogo adatto per una nuova comunità dinamica, fatta di un continuo rinnovamento di abitanti e attori locali che trovano nella fisicità del patrimonio architettonico l’elemento di unione e continuità. rispettando Sulla base delle esperienze SNAI e del PNRR si è cercato di proporre un modello insediativo diverso, che non metta al centro un ripopolamento stabile - se non per un ridotto numero di soggetti – che oggi appare sempre più distante dalle esigenze di giovani lavoratori alla ricerca di un posto giusto in cui trascorrere parte della propria esperienza, piuttosto che di un posto fisso dove radicarsi tagliandosi le ali. Il Comune alpino sottoposto ad analisi è quello di Capriana, unito alle sue frazioni di Rover e Carbonare, che hanno visto a partire dall’alluvione del 1966 un continuo processo di spopolamento fino, nel caso della frazione di Rover, al totale abbandono. Servizi ecosistemici, terzo settore e cooperative di comunità possono in questi contesti marginali sopperire alla mancanza dei principali servizi pubblici, favorendo la rinascita della popolazione locale anche attraverso l’inserimento di nuove energie esterne, fondamentali per la riattivazione di un sistema ormai privo di iniziativa e fermento. Ad una prima fase di analisi delle motivazioni alla base delle maggiori strategie di governo del territorio degli ultimi 10 anni in contesto alpino, segue una fase di interrogazione del territorio, a scala valliva e comunale, nella consapevolezza che spesso nei contesti alpini il senso di comunità esula dai confini amministrativi imposti a partire dal XIX secolo. Al termine delle analisi vengono proposte una serie di indicazioni e strategie a livello comunale per la riattivazione di tutto il Comune, con particolare attenzione alla piccola frazione abbandonata, oggetto degli interventi di maggiore impatto. Una proposta di comunità di viaggio solidale, etica e sostenibile, unita alla riqualificazione dell’intero Comune attraverso piccoli interventi pilota, mostrerà come questi paesaggi verdi e pieni di fascino, ma dimenticati dai grandi itinerari turistici e dalla modernizzazione dei processi di produzione, possano adattarsi alla vita moderna senza rinunciare alla salubrità ed alle tradizioni che da sempre li hanno contraddistinti.

Fondazione Maso Rover : comunità di viaggio : indicazioni per una strategia di sviluppo del Comune di Capriana: i contenuti di SNAI e PNRR, premessa per un modello insediativo dinamico e cooperativo dei territori alpini

Gardelli, Matteo
2021/2022

Abstract

The work done and the analyses conducted at different scales aim to show the possibilities of re-inhabiting Alpine villages even today, even in the face of the evolution of contemporary society. The proposal aims to show how it is possible to convert a place with a very strong and deep-rooted history and culture into a place suitable for a new dynamic community, made up of a continuous renewal of local inhabitants and actors who find in the physicality of the architectural heritage the element of unity and continuity. Based on the SNAI and PNRR experiences, an attempt has been made to propose a different settlement model, one that does not put at the center a stable repopulation-if not for a small number of subjects-which today appears increasingly distant from the needs of young workers looking for a right place to spend part of their experience, rather than a fixed place where they can root themselves by clipping their wings. The Alpine municipality under analysis is that of Capriana, together with its hamlets of Rover and Carbonare, which have seen since the 1966 flood a continuous process of depopulation until, in the case of the hamlet of Rover, total abandonment. Ecosystem services, the third sector and community cooperatives can in these marginal contexts make up for the lack of the main public services, fostering the rebirth of the local population also through the inclusion of new external energies, which are essential for the reactivation of a system now lacking in initiative and ferment. An initial phase of analysis of the rationale behind the major land-government strategies of the past 10 years in the Alpine context is followed by a phase of questioning the territory, at the valley and municipal scales, with the awareness that often in Alpine contexts the sense of community goes beyond the administrative boundaries imposed since the 19th century. At the end of the analyses, a set of directions and strategies are proposed at the municipal level for the reactivation of the entire municipality, with special attention to the small abandoned hamlet, the subject of the most impactful interventions. A proposal for a supportive, ethical and sustainable travel community, combined with the redevelopment of the entire municipality through small pilot interventions, will show how these green landscapes full of charm, but forgotten by the major tourist routes and the modernization of production processes, can adapt to modern life without giving up the wholesomeness and traditions that have always distinguished them.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
4-mag-2023
2021/2022
Il lavoro svolto e le analisi condotte alle diverse scale vertono a mostrare le possibilità di riabitare ancora oggi i borghi alpini, anche a fronte dell’evoluzione della società contemporanea. La proposta vuole dimostrare come sia possibile convertire un luogo con una storia ed una cultura molto forte e radicata, in un luogo adatto per una nuova comunità dinamica, fatta di un continuo rinnovamento di abitanti e attori locali che trovano nella fisicità del patrimonio architettonico l’elemento di unione e continuità. rispettando Sulla base delle esperienze SNAI e del PNRR si è cercato di proporre un modello insediativo diverso, che non metta al centro un ripopolamento stabile - se non per un ridotto numero di soggetti – che oggi appare sempre più distante dalle esigenze di giovani lavoratori alla ricerca di un posto giusto in cui trascorrere parte della propria esperienza, piuttosto che di un posto fisso dove radicarsi tagliandosi le ali. Il Comune alpino sottoposto ad analisi è quello di Capriana, unito alle sue frazioni di Rover e Carbonare, che hanno visto a partire dall’alluvione del 1966 un continuo processo di spopolamento fino, nel caso della frazione di Rover, al totale abbandono. Servizi ecosistemici, terzo settore e cooperative di comunità possono in questi contesti marginali sopperire alla mancanza dei principali servizi pubblici, favorendo la rinascita della popolazione locale anche attraverso l’inserimento di nuove energie esterne, fondamentali per la riattivazione di un sistema ormai privo di iniziativa e fermento. Ad una prima fase di analisi delle motivazioni alla base delle maggiori strategie di governo del territorio degli ultimi 10 anni in contesto alpino, segue una fase di interrogazione del territorio, a scala valliva e comunale, nella consapevolezza che spesso nei contesti alpini il senso di comunità esula dai confini amministrativi imposti a partire dal XIX secolo. Al termine delle analisi vengono proposte una serie di indicazioni e strategie a livello comunale per la riattivazione di tutto il Comune, con particolare attenzione alla piccola frazione abbandonata, oggetto degli interventi di maggiore impatto. Una proposta di comunità di viaggio solidale, etica e sostenibile, unita alla riqualificazione dell’intero Comune attraverso piccoli interventi pilota, mostrerà come questi paesaggi verdi e pieni di fascino, ma dimenticati dai grandi itinerari turistici e dalla modernizzazione dei processi di produzione, possano adattarsi alla vita moderna senza rinunciare alla salubrità ed alle tradizioni che da sempre li hanno contraddistinti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/212236