APICE : rising through the levels of a 90s century building within the historical complex of veterinarian campus in Citta di Studi, Milan

According to the illustrative report (198_MP_RI01) released by the building management of the Università Degli Studi di Milano (UNIMI), the project takes its cue from the desire to regenerate and assign new academic needs to the spaces of the beautiful historic complex in via Celoria, 10, CItta di Studi, Milan. We are faced with a crucial task to reinvent, regenerate, reuse and restore this unique complex currently occupied by the faculty of veterinary medicine. It goes without a saying that the challenges of a restoration and transformation project are intricately complex presenting both underlying issues of the old and a need to reconcile new technologies with it in a way that the interventions work with the existing monument as one symbiotic unit offering best possible solutions to the users and most definitely, a statement of awe to external viewers. With respect to the scope of my final masters’ program studio course (Architectural Design Studio For Built Environment Preservation And Transformation), three alternative transformation themes were selected to which the university decided to allocate within these three buildings new functions. The three buildings are to be re-adapted or reconstructed to fit different new functions as listed below: THEME 1 (Building 22010) - total demolition & reconstruction: new campus entrance new campus library THEME 2 (Building 22090) - building renovation, extension & addition: new campus research centers with didactic facilities THEME 3 (Building 22080) - building renovation, demolition of upper floor & new addition new campus exhibition and museum spaces for APICE museum For this dissertation, theme three was selected. The building of interest - 22080, has undergone different levels of historical transformation through additions than any other building on site making its stratigraphy in terms of form & materiality more complex than the others. The latest addition on the building makes it one of the highest buildings on the campus site of interest being approximately15 meters in height in comparison to the tallest building on the site which is within the 21 - 24 meters range. Following a thorough urban and site investigations carried out, it is noticeable the visual disconnection and architectural morphology of the building of interest. In order to arrive at a design that answers the questions of transformation and restoration - the path of giving a new life to the building - it was important to connect the archetypal style, general building composition and the role of its position on the site in relation to the Veterinary & Agrarian campus. The basic concept of the design proposal focuses on selective functional transformation, which is reflective on the overlapping volume, with the old acting as a benevolent host to the new. The intended rise of the tower volume is not to compete with the rest of the building blocks but to act as a lantern to the site as people approach, drawing attention to the changes that have occurred within, and oriented towards the main access roads to the site. The main objective is that the consolidated intervention finds a recognizable, distinguishable but yet compatible fit within its historical context as a modern icon.

Secondo la relazione illustrativa (198_MP_RI01) rilasciata dalla Direzione Immobiliare dell'Università Degli Studi di Milano (UNIMI), il progetto prende spunto dalla volontà di rigenerare e assegnare nuove esigenze accademiche agli spazi del bellissimo complesso storico di via Celoria , 10, Città di Studi, Milano. Ci troviamo di fronte a un compito cruciale per reinventare, rigenerare, riutilizzare e restaurare questo complesso unico attualmente occupato dalla facoltà di medicina veterinaria. Va da sé che le sfide di un progetto di restauro e trasformazione sono estremamente complesse e presentano sia problemi di fondo del vecchio sia la necessità di conciliare le nuove tecnologie con esso in modo che gli interventi funzionino con il monumento esistente come un'unità simbiotica che offre il meglio possibili soluzioni per gli utenti e, sicuramente, una dichiarazione di stupore per gli spettatori esterni. Per quanto riguarda l'ambito del corso di studio del mio programma di master finale (Architectural Design Studio For Built Environment Preservation And Transformation), sono stati selezionati tre temi di trasformazione alternativi ai quali l'università ha deciso di destinare all'interno di questi tre edifici nuove funzioni.I tre edifici devono essere riadattati o ricostruiti per adattarsi a diverse nuove funzioni come elencato di seguito: TEMA 1 (Edificio 22010) - totale demolizione e ricostruzione: nuovo ingresso campus nuova biblioteca campus TEMA 2 (Edificio 22090) - ristrutturazione, ampliamento e aggiunta di edifici: nuovi centri di ricerca universitari con strutture didattiche TEMA 3 (Edificio 22080) - ristrutturazione edilizia, demolizione piano superiore e nuova addizione nuovi spazi espositivi e museali del campus per il museo APICE.Per questa tesi è stato selezionato il tema tre. L'edificio di interesse - 22080, ha subito diversi livelli di trasformazione storica attraverso aggiunte rispetto a qualsiasi altro edificio in loco, rendendo la sua stratigrafia in termini di forma e materialità più complessa rispetto agli altri. L'ultima aggiunta all'edificio lo rende uno degli edifici più alti del sito di interesse del campus essendo alto circa 15 metri rispetto all'edificio più alto del sito che si trova tra i 21 ei 24 metri. A seguito di un'accurata indagine urbanistica e di sito effettuata, si nota lo scollamento visivo e la morfologia architettonica dell'edificio di interesse. Per arrivare a un progetto che risponda alle domande di trasformazione e restauro - il percorso di dare una nuova vita all'edificio - era importante collegare lo stile archetipico, la composizione generale dell'edificio e il ruolo della sua posizione sul sito in relazione al campus di veterinaria e agraria. Il concetto di base della proposta progettuale si concentra sulla trasformazione funzionale selettiva, che si riflette sul volume sovrapposto, con il vecchio che funge da ospite benevolo del nuovo. L'innalzamento previsto del volume della torre non è quello di competere con il resto degli edifici, ma di fungere da lanterna per il sito man mano che le persone si avvicinano, richiamando l'attenzione sui cambiamenti avvenuti all'interno e orientandosi verso le principali strade di accesso al luogo. L'obiettivo principale è che l'intervento consolidato trovi un adattamento riconoscibile, distinguibile ma compatibile nel suo contesto storico come icona moderna.