The term “chromatic contrast” is assigned as soon as the difference between two or more compared colours is evident. Talking about accessibility during the design process, at the same time, means making sure that this evidence is guaranteed for all users as it has been intended, so that its communicative effectiveness remains unchanged even for people with dyschromatopsia, a condition that results in an altered and limited perception of colours. This thesis aims to describe, first of all, the reasons behind the use of colour in communication design. Colour is enticing and impactive, capable of drawing attention and driving user behaviour, and its use in wayfinding evidently points out this role of marker and guide. A feasible solution approach to the design of accessible colour contrast is subsequently introduced in two stages. In the first, simulation methods transform the colours of a digital image as they would appear to a person with one of the different types of dyschromatopsia, allowing the testing of its accessibility level and the intervention where there are inadequacies. Secondly, the theories of colour contrast, of which a historical reference framework is given, allow for a systematic approach to colour, when the degree of complexity of the design challenge grows, and ordinary intuition and experience cease to be exhaustive. Finally, a previous paradigm, developed according to the approach just outlined, is described: the redesign of colour combinations for signage in Seoul to make the contrast accessible for people with dyschromatopsia.

Si parla di contrasto cromatico nella misura in cui è evidente una differenza tra due o più colori posti a confronto. Parlare d’accessibilità durante la progettazione, al contempo, significa occuparsi che quest’evidenza sia garantita a tutti gli utenti per com’è stata prefigurata, affinché la sua efficacia comunicativa rimanga invariata anche per le persone con discromatopsia, una condizione che comporta un’alterata e limitata percezione dei colori. Questa tesi è volta a descrivere, innanzitutto, le ragioni d’impiego del colore nel progetto di comunicazione. Il colore è seducente e impattante, capace di chiamare l’attenzione e guidare il comportamento dell’utente, e il suo impiego nell’ambito del wayfinding evidenzia bene questo ruolo di marcatore e guida. In seguito, s’introduce una possibile soluzione d’approccio alla progettazione del contrasto cromatico accessibile, in due fasi. Nella prima, i metodi di simulazione trasformano i colori di un’immagine digitale per come sarebbero visti da una persona con uno dei differenti tipi di discromatopsia, permettendo di testarne il livello d’accessibilità e di intervenire dove ci siano delle inadeguatezze. Secondariamente, le teorie del contrasto cromatico, di cui è dato un quadro storico di riferimento, consentono un approccio sistematico al colore, quando cresce il grado di complessità della sfida progettuale e dove l’intuito e l’esperienza ordinaria terminano di essere esaurienti. Infine, è descritto un precedente sviluppato secondo l’approccio appena esposto: la riprogettazione delle combinazioni cromatiche per la segnaletica di Seoul affinché il contrasto sia reso accessibile anche alle persone con discromatopsia.

Progettare il contrasto discromatico. Una soluzione d'approccio al colore accessibile per l'impiego nel wayfinding

Tortelli, Filippo
2022/2023

Abstract

The term “chromatic contrast” is assigned as soon as the difference between two or more compared colours is evident. Talking about accessibility during the design process, at the same time, means making sure that this evidence is guaranteed for all users as it has been intended, so that its communicative effectiveness remains unchanged even for people with dyschromatopsia, a condition that results in an altered and limited perception of colours. This thesis aims to describe, first of all, the reasons behind the use of colour in communication design. Colour is enticing and impactive, capable of drawing attention and driving user behaviour, and its use in wayfinding evidently points out this role of marker and guide. A feasible solution approach to the design of accessible colour contrast is subsequently introduced in two stages. In the first, simulation methods transform the colours of a digital image as they would appear to a person with one of the different types of dyschromatopsia, allowing the testing of its accessibility level and the intervention where there are inadequacies. Secondly, the theories of colour contrast, of which a historical reference framework is given, allow for a systematic approach to colour, when the degree of complexity of the design challenge grows, and ordinary intuition and experience cease to be exhaustive. Finally, a previous paradigm, developed according to the approach just outlined, is described: the redesign of colour combinations for signage in Seoul to make the contrast accessible for people with dyschromatopsia.
RICCÒ, DINA
ARC III - Scuola del Design
18-lug-2023
2022/2023
Si parla di contrasto cromatico nella misura in cui è evidente una differenza tra due o più colori posti a confronto. Parlare d’accessibilità durante la progettazione, al contempo, significa occuparsi che quest’evidenza sia garantita a tutti gli utenti per com’è stata prefigurata, affinché la sua efficacia comunicativa rimanga invariata anche per le persone con discromatopsia, una condizione che comporta un’alterata e limitata percezione dei colori. Questa tesi è volta a descrivere, innanzitutto, le ragioni d’impiego del colore nel progetto di comunicazione. Il colore è seducente e impattante, capace di chiamare l’attenzione e guidare il comportamento dell’utente, e il suo impiego nell’ambito del wayfinding evidenzia bene questo ruolo di marcatore e guida. In seguito, s’introduce una possibile soluzione d’approccio alla progettazione del contrasto cromatico accessibile, in due fasi. Nella prima, i metodi di simulazione trasformano i colori di un’immagine digitale per come sarebbero visti da una persona con uno dei differenti tipi di discromatopsia, permettendo di testarne il livello d’accessibilità e di intervenire dove ci siano delle inadeguatezze. Secondariamente, le teorie del contrasto cromatico, di cui è dato un quadro storico di riferimento, consentono un approccio sistematico al colore, quando cresce il grado di complessità della sfida progettuale e dove l’intuito e l’esperienza ordinaria terminano di essere esaurienti. Infine, è descritto un precedente sviluppato secondo l’approccio appena esposto: la riprogettazione delle combinazioni cromatiche per la segnaletica di Seoul affinché il contrasto sia reso accessibile anche alle persone con discromatopsia.
File allegati
File Dimensione Formato  
TortelliFilippo-Progettare_il_contrasto_discromatico.pdf

accessibile in internet per tutti

Dimensione 5.96 MB
Formato Adobe PDF
5.96 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/212317