In today’s increasingly fragmented and dematerialised social context, a small number of people survive who still cultivate and pass on the values of a united, supportive and collaborative society. They come together under the banner of communities that, more or less large and characterised by common goals, are located in a context of proximity, both physical and digital, and make their own a project dimension oriented towards social innovation, translated into initiatives aimed at the well-being of their city or neighbourhood. However, many categories of citizens remain excluded from these community initiatives: among them, the elderly people, who grew up in a different social context and who have always embodied the values professed by community realities. The desire to use the creative propensity of communities to define systems for involving excluded people and to value them as a means of empowerment, led to the question of how to integrate them, so that they can demonstrate their value and offer their support to the city or neighbourhood in which they have always lived. The answer to this question is CoEsi, a one hundred and fifteen minute activity designed for those places intended for the elderly people, such as RSA and CSRC. During this activity, five elderly people, together with an educator and a designer, first become a cohesive group and then engage in a co-design process aimed at generating solutions for critical issues or needs encountered in their city or neighbourhood. To do this, they will not only use their knowledge, experience and skills, but also specially designed tools that will help them make the most of them. Composed of different elements, the toolkit will guide them through the process, allowing them to become familiar with the medium and to use it to engage in the design experience. The resulting benefit will thus be both individual for the elderly person and collective for the whole city.

In un contesto sociale oggi sempre più frammentato e dematerializzato, sopravvive un ristretto numero di persone che ancora coltivano e tramandano i valori di una società unita, solidale e collaborativa. Esse si riuniscono sotto l’insegna di comunità che, più o meno ampie e caratterizzate da obiettivi comuni, si collocano in un contesto di prossimità, sia fisico che digitale, e fanno propria una dimensione progettuale orientata all’innovazione sociale, tradotta in iniziative volte al benessere della propria città o del proprio quartiere. Per ragioni differenti, da queste iniziative comunitarie restano però escluse numerose persone, spesso identificabili in categorie specifiche: tra esse, gli anziani, cresciuti in un contesto sociale differente da quello presente e da sempre incarnazione di quei valori professati dalle realtà comunitarie. Il desiderio di impiegare la propensione creativa delle comunità per definire sistemi di coinvolgimento di persone escluse e a valorizzarle come strumento di empowerment, ha portato a chiedersi come integrarle, affinché possano dimostrare il loro valore e offrire il proprio supporto alla città o al quartiere nel quale vivono da sempre. La risposta a tale quesito è identificabile in CoEsi, un’attività di centoquindici minuti pensata per quei luoghi solitamente destinati agli anziani, come Residenze Sanitarie Assistenziali e Centri Socio Ricreativi Culturali. Durante questa attività, cinque anziani, insieme a un educatore e a un designer, divengono prima un gruppo coeso e successivamente si cimentano in un processo co-progettuale volto a generare delle soluzioni per criticità o necessità riscontrate nella propria città o quartiere. Per farlo, si serviranno non solo delle loro conoscenze, esperienze e capacità, ma anche di strumenti appositamente progettati che li aiuteranno a valorizzarle; composto da elementi differenti, il toolkit proposto li guiderà lungo l’interno processo, permettendo loro di prendere prima confidenza con il mezzo e successivamente di servirsene per cimentarsi nell’esperienza progettuale. Il beneficio scaturito sarà così sia individuale per l’anziano che collettivo per la città tutta.

CoEsi : esperienze di co-progettazione per l'inclusione di persone anziane nelle attività comunitarie di città e quartieri

Arcieri, Alessio
2021/2022

Abstract

In today’s increasingly fragmented and dematerialised social context, a small number of people survive who still cultivate and pass on the values of a united, supportive and collaborative society. They come together under the banner of communities that, more or less large and characterised by common goals, are located in a context of proximity, both physical and digital, and make their own a project dimension oriented towards social innovation, translated into initiatives aimed at the well-being of their city or neighbourhood. However, many categories of citizens remain excluded from these community initiatives: among them, the elderly people, who grew up in a different social context and who have always embodied the values professed by community realities. The desire to use the creative propensity of communities to define systems for involving excluded people and to value them as a means of empowerment, led to the question of how to integrate them, so that they can demonstrate their value and offer their support to the city or neighbourhood in which they have always lived. The answer to this question is CoEsi, a one hundred and fifteen minute activity designed for those places intended for the elderly people, such as RSA and CSRC. During this activity, five elderly people, together with an educator and a designer, first become a cohesive group and then engage in a co-design process aimed at generating solutions for critical issues or needs encountered in their city or neighbourhood. To do this, they will not only use their knowledge, experience and skills, but also specially designed tools that will help them make the most of them. Composed of different elements, the toolkit will guide them through the process, allowing them to become familiar with the medium and to use it to engage in the design experience. The resulting benefit will thus be both individual for the elderly person and collective for the whole city.
CARELLA, GIANLUCA
D'AMBROSIO, SILVIA
ARC III - Scuola del Design
4-mag-2023
2021/2022
In un contesto sociale oggi sempre più frammentato e dematerializzato, sopravvive un ristretto numero di persone che ancora coltivano e tramandano i valori di una società unita, solidale e collaborativa. Esse si riuniscono sotto l’insegna di comunità che, più o meno ampie e caratterizzate da obiettivi comuni, si collocano in un contesto di prossimità, sia fisico che digitale, e fanno propria una dimensione progettuale orientata all’innovazione sociale, tradotta in iniziative volte al benessere della propria città o del proprio quartiere. Per ragioni differenti, da queste iniziative comunitarie restano però escluse numerose persone, spesso identificabili in categorie specifiche: tra esse, gli anziani, cresciuti in un contesto sociale differente da quello presente e da sempre incarnazione di quei valori professati dalle realtà comunitarie. Il desiderio di impiegare la propensione creativa delle comunità per definire sistemi di coinvolgimento di persone escluse e a valorizzarle come strumento di empowerment, ha portato a chiedersi come integrarle, affinché possano dimostrare il loro valore e offrire il proprio supporto alla città o al quartiere nel quale vivono da sempre. La risposta a tale quesito è identificabile in CoEsi, un’attività di centoquindici minuti pensata per quei luoghi solitamente destinati agli anziani, come Residenze Sanitarie Assistenziali e Centri Socio Ricreativi Culturali. Durante questa attività, cinque anziani, insieme a un educatore e a un designer, divengono prima un gruppo coeso e successivamente si cimentano in un processo co-progettuale volto a generare delle soluzioni per criticità o necessità riscontrate nella propria città o quartiere. Per farlo, si serviranno non solo delle loro conoscenze, esperienze e capacità, ma anche di strumenti appositamente progettati che li aiuteranno a valorizzarle; composto da elementi differenti, il toolkit proposto li guiderà lungo l’interno processo, permettendo loro di prendere prima confidenza con il mezzo e successivamente di servirsene per cimentarsi nell’esperienza progettuale. Il beneficio scaturito sarà così sia individuale per l’anziano che collettivo per la città tutta.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/212472