The Covid-19 pandemic has had a profound impact on our perception of working environments, particularly coworking spaces. The period of lockdown has accelerated changes and given rise to new workspaces and alternative work methods. As a result, suburban and peripheral regions are increasingly emerging as attractive destinations for both living and working. These areas have become popular innovative solutions for remote workers, offering an appealing alternative to city centers and contributing to the reduction of congestion and traffic pollution. The rise of proximity coworking spaces in peripheral areas provides individuals with the opportunity to balance their work and personal needs. However, it is important to recognize that peripheral coworking spaces alone may not fully meet the challenges of the post-pandemic era. Recent research conducted under the supervision of DAStU-Politecnico di Milano in Ambivere, Bergamo, focuses on transforming an existing social center into a Socio-Cultural Hybrid Space. This research suggests that one potential approach to address the post-Covid remote work challenges is to integrate a range of supporting functions alongside peripheral coworking spaces, providing social spaces for community engagement in peripheral areas. The survey conducted as part of this research plays a crucial role in gathering valuable insights from both the local population and potential users of the hybrid center at Giovanni XXIII Socio-Cultural Center in Ambivere. Furthermore, during the functional phase, emphasis is placed on creating a flexible hybrid space that effectively caters to the evolving needs and preferences of the community. This includes providing opportunities for users of different ages and backgrounds to engage in events, study groups, and participate in courses as well as hosting a coworking space. By considering emerging demands, the hybrid space becomes a dynamic platform for various activities and services, fostering social interaction, economic growth, education, cultural exchange, and the overall well-being of the users. It seems that innovative Socio-cultural Hybrid Spaces can complement peripheral coworking spaces.

La pandemia di Covid-19 ha avuto un profondo impatto sulla percezione degli ambienti di lavoro, in particolare per quanto riguarda gli spazi di coworking. Il periodo di lockdown ha accelerato i cambiamenti e dato origine a nuovi spazi e metodi di lavoro. Inoltre, le aree periferiche stanno emergendo come destinazioni interessanti per vivere e lavorare, offrendo alternative ai centri urbani per i lavoratori remoti e contribuendo alla riduzione della congestione e dell'inquinamento causati dal traffico. La crescita dei coworking nelle zone periferiche offre alle persone l'opportunità di conciliare le esigenze lavorative e personali. Gli spazi di coworking da soli potrebbero non soddisfare tutte le esigenze del panorama lavorativo post-pandemico. Recenti ricerche condotte sotto la supervisione di DAStU-Politecnico di Milano ad Ambivere, Bergamo, si concentrano sulla trasformazione di un centro sociale esistente (il Centro Socio-Culturale Giovanni XXIII) in uno Spazio Ibrido Socio-Culturale. Questa ricerca suggerisce che un approccio potenziale per affrontare le sfide del lavoro remoto post-Covid sia l'integrazione di una serie di funzioni di supporto insieme agli spazi di coworking periferici, fornendo spazi sociali per il coinvolgimento della comunità nelle aree periferiche. Il sondaggio condotto come parte di questa ricerca svolge un ruolo cruciale nel raccogliere informazioni preziose dalla popolazione locale e dagli utenti potenziali del centro ibrido. Durante la fase progettuale, si pone l'accento sulla creazione di uno spazio ibrido flessibile che soddisfi efficacemente le esigenze e le preferenze in evoluzione della comunità. Ciò include la possibilità per utenti di diverse età e background di partecipare ad eventi, gruppi di studio, corsi e utilizzare uno spazio di coworking. Considerando le esigenze emergenti, lo spazio diventa una piattaforma dinamica per varie attività e servizi, favorendo l'interazione sociale, la crescita economica, l'istruzione, lo scambio culturale e il benessere complessivo degli utenti. Alla fine, gli Spazi Ibridi Socio-Culturali possono integrare i coworking periferici.

Peripheral coworking spaces as socio-cultural hybrid spaces : a case study in Ambivere

LOHRASBI, FATEME
2022/2023

Abstract

The Covid-19 pandemic has had a profound impact on our perception of working environments, particularly coworking spaces. The period of lockdown has accelerated changes and given rise to new workspaces and alternative work methods. As a result, suburban and peripheral regions are increasingly emerging as attractive destinations for both living and working. These areas have become popular innovative solutions for remote workers, offering an appealing alternative to city centers and contributing to the reduction of congestion and traffic pollution. The rise of proximity coworking spaces in peripheral areas provides individuals with the opportunity to balance their work and personal needs. However, it is important to recognize that peripheral coworking spaces alone may not fully meet the challenges of the post-pandemic era. Recent research conducted under the supervision of DAStU-Politecnico di Milano in Ambivere, Bergamo, focuses on transforming an existing social center into a Socio-Cultural Hybrid Space. This research suggests that one potential approach to address the post-Covid remote work challenges is to integrate a range of supporting functions alongside peripheral coworking spaces, providing social spaces for community engagement in peripheral areas. The survey conducted as part of this research plays a crucial role in gathering valuable insights from both the local population and potential users of the hybrid center at Giovanni XXIII Socio-Cultural Center in Ambivere. Furthermore, during the functional phase, emphasis is placed on creating a flexible hybrid space that effectively caters to the evolving needs and preferences of the community. This includes providing opportunities for users of different ages and backgrounds to engage in events, study groups, and participate in courses as well as hosting a coworking space. By considering emerging demands, the hybrid space becomes a dynamic platform for various activities and services, fostering social interaction, economic growth, education, cultural exchange, and the overall well-being of the users. It seems that innovative Socio-cultural Hybrid Spaces can complement peripheral coworking spaces.
TAGLIARO, CHIARA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-lug-2023
2022/2023
La pandemia di Covid-19 ha avuto un profondo impatto sulla percezione degli ambienti di lavoro, in particolare per quanto riguarda gli spazi di coworking. Il periodo di lockdown ha accelerato i cambiamenti e dato origine a nuovi spazi e metodi di lavoro. Inoltre, le aree periferiche stanno emergendo come destinazioni interessanti per vivere e lavorare, offrendo alternative ai centri urbani per i lavoratori remoti e contribuendo alla riduzione della congestione e dell'inquinamento causati dal traffico. La crescita dei coworking nelle zone periferiche offre alle persone l'opportunità di conciliare le esigenze lavorative e personali. Gli spazi di coworking da soli potrebbero non soddisfare tutte le esigenze del panorama lavorativo post-pandemico. Recenti ricerche condotte sotto la supervisione di DAStU-Politecnico di Milano ad Ambivere, Bergamo, si concentrano sulla trasformazione di un centro sociale esistente (il Centro Socio-Culturale Giovanni XXIII) in uno Spazio Ibrido Socio-Culturale. Questa ricerca suggerisce che un approccio potenziale per affrontare le sfide del lavoro remoto post-Covid sia l'integrazione di una serie di funzioni di supporto insieme agli spazi di coworking periferici, fornendo spazi sociali per il coinvolgimento della comunità nelle aree periferiche. Il sondaggio condotto come parte di questa ricerca svolge un ruolo cruciale nel raccogliere informazioni preziose dalla popolazione locale e dagli utenti potenziali del centro ibrido. Durante la fase progettuale, si pone l'accento sulla creazione di uno spazio ibrido flessibile che soddisfi efficacemente le esigenze e le preferenze in evoluzione della comunità. Ciò include la possibilità per utenti di diverse età e background di partecipare ad eventi, gruppi di studio, corsi e utilizzare uno spazio di coworking. Considerando le esigenze emergenti, lo spazio diventa una piattaforma dinamica per varie attività e servizi, favorendo l'interazione sociale, la crescita economica, l'istruzione, lo scambio culturale e il benessere complessivo degli utenti. Alla fine, gli Spazi Ibridi Socio-Culturali possono integrare i coworking periferici.
File allegati
File Dimensione Formato  
2023_07_Lohrasbi.pdf

embargo fino al 26/06/2024

Descrizione: Thesis Text and Project- Peripheral Coworking Spaces as Socio-Cultural Hybrid Spaces. A Case Study in Ambivere, Bergamo
Dimensione 28.76 MB
Formato Adobe PDF
28.76 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/212542