The following thesis aims to explore the complex relationship between one of the best-known tourist locations, the "riviera romagnola", and its hinterland. A relationship to which today, due to the crisis of the Adriatic development model of the second half of the 20th century, public attention shows strong interest. There is one aspect, in particular, that is considered here: the search for a different tourist offer, which sees a move away from the traditional sun/sea tourist pattern, tending to enhance a more metropolitan view of the riviera in a new relationship with the "inland transversalities". The change in the original holiday model, thus sees the riviera associated with a new territorial configuration: the "Valmarecchia". The enlargement of flows, tourism and economies towards the hinterland implies a radical alteration to of urban and rural frames, in different components: from the system of open spaces, to the infrastructural one, until the construction of functions and services. These ones are sometimes forced into a context which was characterised by natural parks, cultural emergencies and hilltop towns until then. As a result, the recognizable characteristics of the Valmarecchia and its founding spatial orders radically changed. And while this has a positive outcome, because it fosters a growing visibility of the valley, it also has to coexist with the problems peculiar to a territory which was excluded from the widespread urbanity of the coast until now, and therefore threatened by dynamics of depopulation and settlement contraction. The issue of marginality is the starting point of the thesis project, which proposes the transformation of the abandoned Santarcangelo - San Leo railway into a slow mobility line. An intervention that, starting from the reconstruction of a forgotten route, intercepts places of interest, urban centers, spatialities and fragments of the heritage which is now in a state of decay, gathering them into a singular territorial system. An alternative system to the previous spatial dynamics,and innovative too, in order to generate alternative scenarios of interaction between the local community and new citizens.

Il seguente elaborato intende esplorare la complessa relazione tra una delle località turistiche più note, la riviera romagnola, e il suo entroterra. Un rapporto a cui oggi, a seguito della crisi del modello di sviluppo dell’Adriatico del secondo Novecento, l’attenzione pubblica mostra forte interesse. C’è un aspetto, in particolare, che viene qui considerato: la ricerca di una diversa offerta turistica, che vede allontanarsi il tradizionale turismo sole/mare potenziando invece una lettura più metropolitana della riviera, andando a tessere nuove relazioni con le “trasversalità interne”. Al mutamento dell’originale modello vacanziero, si associa al riminese una nuova configurazione territoriale: la Valmarecchia. L'allargamento di flussi, turismi ed economie verso l'entroterra comporta una radicale alterazione delle trame urbane e rurali, in diverse componenti: dal sistema degli spazi aperti, a quello infrastrutturale, fino alla costruzione di funzioni e servizi in certi casi forzatamente inseriti in un contesto fino a quel momento caratterizzato da parchi naturali, emergenze culturali e borghi di crinale. Si vedono così mutare radicalmente i caratteri di riconoscibilità della Valmarecchia e i suoi ordini spaziali fondanti. E se da un lato questo ha un riscontro positivo, in quanto favorisce una crescente visibilità della valle, dall’altro si trova a coesistere con le problematiche proprie di un territorio fino ad oggi escluso dall’urbanità diffusa della costa e dunque minacciato da dinamiche di spopolamento e di contrazione insediativa. La questione della marginalità è il punto di partenza del progetto di tesi, che propone la trasformazione della ferrovia dismessa Santarcangelo - San Leo in linea di mobilità lenta. Un intervento che, partendo dalla ricostruzione di un tracciato ormai dimenticato, intercetta luoghi di interesse, centri urbani, spazialità e frammenti del patrimonio edilizio ora in stato di abbandono, raccogliendoli in un unico sistema territoriale. Un sistema alternativo rispetto alle dinamiche spaziali esistenti e innovativo, capace di generare scenari alternativi di interazione tra comunità locale e nuovi cittadini.

Geografie dormienti nel riminese : ri(n)tracciare una ferrovia di valle

Lombardini, Agnese
2022/2023

Abstract

The following thesis aims to explore the complex relationship between one of the best-known tourist locations, the "riviera romagnola", and its hinterland. A relationship to which today, due to the crisis of the Adriatic development model of the second half of the 20th century, public attention shows strong interest. There is one aspect, in particular, that is considered here: the search for a different tourist offer, which sees a move away from the traditional sun/sea tourist pattern, tending to enhance a more metropolitan view of the riviera in a new relationship with the "inland transversalities". The change in the original holiday model, thus sees the riviera associated with a new territorial configuration: the "Valmarecchia". The enlargement of flows, tourism and economies towards the hinterland implies a radical alteration to of urban and rural frames, in different components: from the system of open spaces, to the infrastructural one, until the construction of functions and services. These ones are sometimes forced into a context which was characterised by natural parks, cultural emergencies and hilltop towns until then. As a result, the recognizable characteristics of the Valmarecchia and its founding spatial orders radically changed. And while this has a positive outcome, because it fosters a growing visibility of the valley, it also has to coexist with the problems peculiar to a territory which was excluded from the widespread urbanity of the coast until now, and therefore threatened by dynamics of depopulation and settlement contraction. The issue of marginality is the starting point of the thesis project, which proposes the transformation of the abandoned Santarcangelo - San Leo railway into a slow mobility line. An intervention that, starting from the reconstruction of a forgotten route, intercepts places of interest, urban centers, spatialities and fragments of the heritage which is now in a state of decay, gathering them into a singular territorial system. An alternative system to the previous spatial dynamics,and innovative too, in order to generate alternative scenarios of interaction between the local community and new citizens.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
18-lug-2023
2022/2023
Il seguente elaborato intende esplorare la complessa relazione tra una delle località turistiche più note, la riviera romagnola, e il suo entroterra. Un rapporto a cui oggi, a seguito della crisi del modello di sviluppo dell’Adriatico del secondo Novecento, l’attenzione pubblica mostra forte interesse. C’è un aspetto, in particolare, che viene qui considerato: la ricerca di una diversa offerta turistica, che vede allontanarsi il tradizionale turismo sole/mare potenziando invece una lettura più metropolitana della riviera, andando a tessere nuove relazioni con le “trasversalità interne”. Al mutamento dell’originale modello vacanziero, si associa al riminese una nuova configurazione territoriale: la Valmarecchia. L'allargamento di flussi, turismi ed economie verso l'entroterra comporta una radicale alterazione delle trame urbane e rurali, in diverse componenti: dal sistema degli spazi aperti, a quello infrastrutturale, fino alla costruzione di funzioni e servizi in certi casi forzatamente inseriti in un contesto fino a quel momento caratterizzato da parchi naturali, emergenze culturali e borghi di crinale. Si vedono così mutare radicalmente i caratteri di riconoscibilità della Valmarecchia e i suoi ordini spaziali fondanti. E se da un lato questo ha un riscontro positivo, in quanto favorisce una crescente visibilità della valle, dall’altro si trova a coesistere con le problematiche proprie di un territorio fino ad oggi escluso dall’urbanità diffusa della costa e dunque minacciato da dinamiche di spopolamento e di contrazione insediativa. La questione della marginalità è il punto di partenza del progetto di tesi, che propone la trasformazione della ferrovia dismessa Santarcangelo - San Leo in linea di mobilità lenta. Un intervento che, partendo dalla ricostruzione di un tracciato ormai dimenticato, intercetta luoghi di interesse, centri urbani, spazialità e frammenti del patrimonio edilizio ora in stato di abbandono, raccogliendoli in un unico sistema territoriale. Un sistema alternativo rispetto alle dinamiche spaziali esistenti e innovativo, capace di generare scenari alternativi di interazione tra comunità locale e nuovi cittadini.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/212801