Currently, a primary objective in the marine paints industry is to develop more effective and eco-friendly anti-fouling coatings. Biofouling refers to the attachment and colonization of submerged surfaces by various marine organisms, such as animals and plant species, present in seawater. This phenomenon poses challenges for vessels and submerged structures, leading to issues like increased fuel consumption, heightened CO2 emissions, and more complex inspections. This study aims to comprehend the fouling issue by examining the processes involved in surface colonization by these organisms. Subsequently, it will explore and assess potential solutions specific to Offshore static structures in the Oil & Gas industry. The focus of this study is on the application of anti-fouling paints for floaters like FPSO and FLNG. A comprehensive technical and economic evaluation has been conducted using literature sources and insights from major global paint suppliers to determine the most efficient, cost-effective, and environmentally friendly solution. Numerous existing standards and specifications for anti-fouling paints were reviewed. The two primary types of paints considered are the Self-Polishing Copolymer and Foul Release Paints, both of which are already in use. Despite their superior durability and sustainability, Foul Release Paints are not yet the optimal solution for this specific application, as they still require the presence of biocides. In conclusion, a case study is presented proposing the use of a novel hybrid coating system, integrating both previous technologies. This innovative approach aims to address the challenges posed by fouling more effectively and sustainably.

Attualmente, uno degli obiettivi principali dell'industria delle vernici marine è lo sviluppo di rivestimenti antincrostazione più efficienti e sostenibili. La bio-incrostazione è definita come l'insieme di animali e specie vegetali che vivono in acqua di mare e che, in presenza di una superficie sommersa, tendono ad attaccarsi e colonizzarla. Questo può verificarsi nel caso di navi o strutture statiche che operano sommerse nel mare e può causare diversi problemi, come l'aumento del consumo di carburante, l'aumento delle emissioni di CO2 e ispezioni più complesse. Questo lavoro si pone l'obiettivo di comprendere il problema della bio-incrostazione per poi esaminare i diversi processi che stanno dietro la colonizzazione della superficie da parte di questi organismi e, successivamente, elencare e valutare tutte le diverse soluzioni possibili a questo problema nelle strutture statiche offshore dell'industria del petrolio e del gas. Questo studio si concentra sull'applicazione di vernici antincrostazione per galleggianti come FPSO e FLNG. È stata condotta una valutazione tecnica ed economica approfondita attraverso la consultazione della letteratura e il coinvolgimento dei principali fornitori mondiali di vernici per determinare la soluzione migliore in termini di efficienza, aspetti economici e aspetti ambientali. Sono state esaminate diverse norme e specifiche già esistenti riguardanti le vernici antincrostazione. I due principali tipi di vernici presi in considerazione sono i copolimeri autopulenti e le vernici a rilascio sporco, entrambe già in uso. Nonostante la loro maggiore durata e sostenibilità, le vernici a rilascio sporco non rappresentano ancora la soluzione ottimale per questo tipo di applicazione, poiché richiedono ancora la presenza di biocidi. In conclusione, viene presentato uno studio di caso che propone l'utilizzo di un nuovo sistema di rivestimento ibrido che integra entrambe le tecnologie precedenti. Questo approccio innovativo mira ad affrontare in modo più efficace e sostenibile le sfide poste dalla bio-incrostazione.

Antifouling coatings for OffShore application in Oil&Gas industry

Lugli, Alberto
2022/2023

Abstract

Currently, a primary objective in the marine paints industry is to develop more effective and eco-friendly anti-fouling coatings. Biofouling refers to the attachment and colonization of submerged surfaces by various marine organisms, such as animals and plant species, present in seawater. This phenomenon poses challenges for vessels and submerged structures, leading to issues like increased fuel consumption, heightened CO2 emissions, and more complex inspections. This study aims to comprehend the fouling issue by examining the processes involved in surface colonization by these organisms. Subsequently, it will explore and assess potential solutions specific to Offshore static structures in the Oil & Gas industry. The focus of this study is on the application of anti-fouling paints for floaters like FPSO and FLNG. A comprehensive technical and economic evaluation has been conducted using literature sources and insights from major global paint suppliers to determine the most efficient, cost-effective, and environmentally friendly solution. Numerous existing standards and specifications for anti-fouling paints were reviewed. The two primary types of paints considered are the Self-Polishing Copolymer and Foul Release Paints, both of which are already in use. Despite their superior durability and sustainability, Foul Release Paints are not yet the optimal solution for this specific application, as they still require the presence of biocides. In conclusion, a case study is presented proposing the use of a novel hybrid coating system, integrating both previous technologies. This innovative approach aims to address the challenges posed by fouling more effectively and sustainably.
SCHWOB, EMMANUELLE
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
19-dic-2023
2022/2023
Attualmente, uno degli obiettivi principali dell'industria delle vernici marine è lo sviluppo di rivestimenti antincrostazione più efficienti e sostenibili. La bio-incrostazione è definita come l'insieme di animali e specie vegetali che vivono in acqua di mare e che, in presenza di una superficie sommersa, tendono ad attaccarsi e colonizzarla. Questo può verificarsi nel caso di navi o strutture statiche che operano sommerse nel mare e può causare diversi problemi, come l'aumento del consumo di carburante, l'aumento delle emissioni di CO2 e ispezioni più complesse. Questo lavoro si pone l'obiettivo di comprendere il problema della bio-incrostazione per poi esaminare i diversi processi che stanno dietro la colonizzazione della superficie da parte di questi organismi e, successivamente, elencare e valutare tutte le diverse soluzioni possibili a questo problema nelle strutture statiche offshore dell'industria del petrolio e del gas. Questo studio si concentra sull'applicazione di vernici antincrostazione per galleggianti come FPSO e FLNG. È stata condotta una valutazione tecnica ed economica approfondita attraverso la consultazione della letteratura e il coinvolgimento dei principali fornitori mondiali di vernici per determinare la soluzione migliore in termini di efficienza, aspetti economici e aspetti ambientali. Sono state esaminate diverse norme e specifiche già esistenti riguardanti le vernici antincrostazione. I due principali tipi di vernici presi in considerazione sono i copolimeri autopulenti e le vernici a rilascio sporco, entrambe già in uso. Nonostante la loro maggiore durata e sostenibilità, le vernici a rilascio sporco non rappresentano ancora la soluzione ottimale per questo tipo di applicazione, poiché richiedono ancora la presenza di biocidi. In conclusione, viene presentato uno studio di caso che propone l'utilizzo di un nuovo sistema di rivestimento ibrido che integra entrambe le tecnologie precedenti. Questo approccio innovativo mira ad affrontare in modo più efficace e sostenibile le sfide poste dalla bio-incrostazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/214167