THE NEW ENTRANCE BUILDING TO THE FORMER VETERINARIA CAMPUS

“This book describes only my own works and designs, because a structure unveils its nature and the most interesting aspects of its behavior to its creator, designer, and builder. It tells very little to the man who watches it from the outside or examines it through photographs.” (Nervi, 1956) Despite Nervi saying, “my own works”, this project is born out of a wonderful collaboration of us, professors and colleagues, whom we would like to give our sincere thanks. Building 22010 is the main building of the Veterinaria campus facing Via Celoria, where access to the main campus is done through. Based on the 1910 plan, its prior function was the Directorate building. Today it is unused and in need of serious refurbishment. It is expected to be transformed into a library, while demolishing the additions on the west part where the construction of new building with new entrance is started. It had been built between 1920-30 as the whole campus was, and is composed of a basement, ground floor, first floor, second floor, and rooftop attic. The main structure is masonry on perimeter (50cm thickness mostly), RC columns inside, latero-cemento flooring, RC beams (later added), vaults in basement, galleries and main atriums, wooden truss for the roof structure. The building has mixed structure, together with additions throughout its lifespan, such as new staircases, elevators, and technical plants for building services. The New Entrance Building is an addition on Via Celoria next to today’s Building 22010, is being transformed into a library now. It will function as an opening gate to the campus. The main approach is to leave the ground free as much as possible, to stimulate the pedestrian flow into the campus, which we realized has closed itself to the outer world in years, which can be another reason for its level of degradation today. The new building enhances the public flow, also by providing interesting architectural features, such as floating canopy and 12-meter cantilevered mass. To make the cantilever possible, we had to invent a structural solution. The building is composed of two parts: RC system of basement and ground floor, and steel truss structure, which acts as a rigid box, that is “put” on the RC core. In this way, it is possible to have column-free spaces for the classrooms, column-free ground floor that is transparent and open to human flow. The basement has the largest footprint of the building that is intentionally done to create a gap between the old and the new by adding more functions underground. Cuts on the ground level provide natural light to the didactic labs in the basement, bringing the outer world to the underground as much as possible, through integration of nature. The building aims to have the minimum touch to the historical campus, as well as being reversible, since it is not in physical connection with the existing Building 22010.

“Questo libro descrive solo le mie opere e i miei progetti, perché una struttura svela la sua natura e gli aspetti più interessanti del suo comportamento al suo ideatore, progettista e costruttore. Dice ben poco all’uomo che la guarda dall’esterno o la esamina attraverso le fotografie.” (Nervi, 1956) Nonostante Nervi affermi “opere mie”, questo progetto nasce da una meravigliosa collaborazione tra noi, professori e colleghi, ai quali desideriamo ringraziare di cuore. L’edificio 22010 è l’edificio principale del campus Veterinaria prospiciente via Celoria, da dove avviene l’accesso al campus principale. Secondo il piano del 1910, la sua funzione originaria era l’edificio della Direzione. Oggi è inutilizzato e necessita di una seria ristrutturazione. Si prevede di trasformarlo in biblioteca, demolendo le superfetazioni nella parte ovest dove si inizierà la costruzione del nuovo edificio con nuovo ingresso. È stato costruito tra il 1920 e il 1930 come l’intero campus ed è composto da seminterrato, piano terra, primo piano, secondo piano e mansarda sul tetto. La struttura principale è in muratura perimetrale (spessore per lo più 50 cm), colonne in ca all’interno, pavimentazione in latero-cemento, travi in ca (successivamente aggiunte), volte nel seminterrato, gallerie e atri principali, capriata in legno per la struttura del tetto. L’edificio ha una struttura mista, a cui si aggiungono aggiunte nel corso della sua vita, come nuove scale, ascensori e impianti tecnici per i servizi dell’edificio. Il Nuovo Edificio d’Ingresso è un’aggiunta su Via Celoria accanto all’attuale Edificio 22010, ora è in fase di trasformazione in biblioteca. Funzionerà come un cancello di apertura al campus. L’approccio principale è quello di lasciare il terreno il più libero possibile, per stimolare il flusso pedonale all’interno del campus, che ci siamo resi conto si è chiuso negli anni al mondo esterno, il che può essere un altro motivo del suo livello di degrado odierno. Il nuovo edificio migliora il flusso pubblico, fornendo anche interessanti elementi architettonici, come la tettoia galleggiante e la massa a sbalzo di 12 metri. Per rendere possibile il cantilever, abbiamo dovuto inventare una soluzione strutturale. L’edificio è composto da due parti: il sistema in ca del seminterrato e del piano terra e la struttura reticolare in acciaio, che funge da scatola rigida, che viene “posta” sul nucleo in ca. In questo modo è possibile avere spazi per le aule senza colonne, un piano terra senza colonne, trasparente e aperto al flusso umano. Il seminterrato ha l’impronta più ampia dell’edificio, intenzionalmente realizzato per creare un divario tra il vecchio e il nuovo aggiungendo più funzioni nel sottosuolo. I tagli al piano terra forniscono luce naturale ai laboratori didattici del piano interrato, portando il più possibile il mondo esterno nel sottosuolo, attraverso l’integrazione della natura. L’edificio mira ad avere il minimo contatto con il campus storico, oltre ad essere reversibile, poiché non è in collegamento fisico con l’edificio esistente 22010.