The research, titled "Dancing in Decay: Clubbing sub-culture and the aesthetic of decay", explores the global trend of clubs in abandoned buildings, deconstructing the clubbing scene experience. It focuses on a specific typology of clubs and aims to understand them from the perspective of a clubber architect. The study delves into the historical background of nightclub architecture, examining the correlation between abandoned structures and the global identity of the clubbing scene. The research defines and explores the "clubbing sub-culture" by tracing its historical evolution due to socio-economic circumstances, leading to nightclubs in abandoned structures. The use evolves into a fascination with the aesthetic of decay, activated by social dynamics and unwritten "rave ethics." The study depicts the spatial concepts and technologies of clubs in abandoned buildings, oscillating between tangible and intangible elements. The research argues that historic socio-economic conditions transformed the clubbing community's occupation of abandoned buildings into a conscious fascination with the "Aesthetic of Decay." It intersects previous learnings to translate the clubbing experience as a transformative journey within the city at night, from the queue to the dance floor, offering a new understanding of urban spaces. In conclusion, the thesis delves into societal aspects often overlooked in architectural discussions, utilizing the architect's perspective to examine the Nightclub as a temporal and spatial entity. It considers the Nightclub as a starting point for uncovering hidden spatial explorations in our everyday urban environment, fostering an alternative mode of looking at and learning from architecture.

La ricerca, intitolata "Dancing in Decay: Clubbing sub-culture and the aesthetic of decay", esplora la tendenza globale dei club in edifici abbandonati, destrutturando l'esperienza della scena dei club. Si concentra su una specifica tipologia di club e mira a comprenderli dal punto di vista di un architetto clubber. Lo studio approfondisce il contesto storico dell'architettura dei nightclub, esaminando la correlazione tra strutture abbandonate e l'identità globale della scena dei club. La ricerca definisce ed esplora la "subcultura del club" tracciando la sua evoluzione storica dovuta a circostanze socioeconomiche, che portano a nightclub in edifici abbandonati. L'uso si trasforma in una fascinazione per l'estetica del decadimento, attivata dalle dinamiche sociali e dalle "etica rave" non scritte. Lo studio raffigura i concetti spaziali e le tecnologie dei club in edifici abbandonati, oscillando tra elementi tangibili e intangibili. La ricerca sostiene che le condizioni storiche socioeconomiche hanno trasformato l'occupazione degli edifici abbandonati da parte della comunità dei clubber in una consapevole fascinazione per l'"Estetica del Decadimento". Intercetta apprendimenti precedenti per tradurre l'esperienza del clubbing come un viaggio trasformativo nella città di notte, dalla fila alla pista da ballo, offrendo una nuova comprensione degli spazi urbani. In conclusione, la tesi approfondisce gli aspetti societari spesso trascurati nelle discussioni architettoniche, utilizzando la prospettiva dell'architetto per esaminare il Nightclub come un'entità temporale e spaziale. Considera il Nightclub come punto di partenza per scoprire esplorazioni spaziali nascoste nel nostro ambiente urbano quotidiano, promuovendo un modo alternativo di guardare e imparare dall'architettura.

Dancing in Decay: clubbing sub-culture and the aesthetic of decay

AZHARI, JAD
2023/2024

Abstract

The research, titled "Dancing in Decay: Clubbing sub-culture and the aesthetic of decay", explores the global trend of clubs in abandoned buildings, deconstructing the clubbing scene experience. It focuses on a specific typology of clubs and aims to understand them from the perspective of a clubber architect. The study delves into the historical background of nightclub architecture, examining the correlation between abandoned structures and the global identity of the clubbing scene. The research defines and explores the "clubbing sub-culture" by tracing its historical evolution due to socio-economic circumstances, leading to nightclubs in abandoned structures. The use evolves into a fascination with the aesthetic of decay, activated by social dynamics and unwritten "rave ethics." The study depicts the spatial concepts and technologies of clubs in abandoned buildings, oscillating between tangible and intangible elements. The research argues that historic socio-economic conditions transformed the clubbing community's occupation of abandoned buildings into a conscious fascination with the "Aesthetic of Decay." It intersects previous learnings to translate the clubbing experience as a transformative journey within the city at night, from the queue to the dance floor, offering a new understanding of urban spaces. In conclusion, the thesis delves into societal aspects often overlooked in architectural discussions, utilizing the architect's perspective to examine the Nightclub as a temporal and spatial entity. It considers the Nightclub as a starting point for uncovering hidden spatial explorations in our everyday urban environment, fostering an alternative mode of looking at and learning from architecture.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
19-dic-2023
2023/2024
La ricerca, intitolata "Dancing in Decay: Clubbing sub-culture and the aesthetic of decay", esplora la tendenza globale dei club in edifici abbandonati, destrutturando l'esperienza della scena dei club. Si concentra su una specifica tipologia di club e mira a comprenderli dal punto di vista di un architetto clubber. Lo studio approfondisce il contesto storico dell'architettura dei nightclub, esaminando la correlazione tra strutture abbandonate e l'identità globale della scena dei club. La ricerca definisce ed esplora la "subcultura del club" tracciando la sua evoluzione storica dovuta a circostanze socioeconomiche, che portano a nightclub in edifici abbandonati. L'uso si trasforma in una fascinazione per l'estetica del decadimento, attivata dalle dinamiche sociali e dalle "etica rave" non scritte. Lo studio raffigura i concetti spaziali e le tecnologie dei club in edifici abbandonati, oscillando tra elementi tangibili e intangibili. La ricerca sostiene che le condizioni storiche socioeconomiche hanno trasformato l'occupazione degli edifici abbandonati da parte della comunità dei clubber in una consapevole fascinazione per l'"Estetica del Decadimento". Intercetta apprendimenti precedenti per tradurre l'esperienza del clubbing come un viaggio trasformativo nella città di notte, dalla fila alla pista da ballo, offrendo una nuova comprensione degli spazi urbani. In conclusione, la tesi approfondisce gli aspetti societari spesso trascurati nelle discussioni architettoniche, utilizzando la prospettiva dell'architetto per esaminare il Nightclub come un'entità temporale e spaziale. Considera il Nightclub come punto di partenza per scoprire esplorazioni spaziali nascoste nel nostro ambiente urbano quotidiano, promuovendo un modo alternativo di guardare e imparare dall'architettura.
File allegati
File Dimensione Formato  
2023_12_Azhari.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: The research, titled "Dancing in Decay: Clubbing sub-culture and the aesthetic of decay", explores the global trend of clubs in abandoned buildings, deconstructing the clubbing scene experience. It focuses on a specific typology of clubs and aims to understand them from the perspective of a clubber architect.
Dimensione 18.47 MB
Formato Adobe PDF
18.47 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/214205