This thesis provides an in-depth exploration of the spatial dynamics within the European Digital Economy, utilizing the framework of New Economic Geography (NEG). It particularly focuses on extending the core-periphery model, originally posited by Paul Krugman in 1991, to understand the evolving geographies in the digital sector. The research involves a detailed examination of economic activities' spatial distribution, where 171 NUTS 2 regions in Europe are analyzed for a cross-sectoral comparison in 2019. Additionally, it includes an intertemporal analysis, focusing on the digital sector's evolution from 2014 to 2019 across 137 regions. A novel indicator, the Core-Periphery Index (CP Index), was developed to measure the 'coreness' of each region within the Digital Economy. This index, backed by a sensitivity analysis, incorporates factors like Gross Value Added (GVA), number of firms, and employment metrics in the digital sector. The research employed k-means clustering to categorize regions into European Core, Local Core, and Periphery, providing a nuanced understanding of the spatial distribution of digital economic activities. The study reveals significant disparities in the concentration of digital activities across Europe. The Digital Economy exhibits a pronounced agglomeration effect, especially in core regions, compared to more traditional sectors like construction and professional services. This concentration is attributed to the sector's minimal transport costs and high economies of scale. Furthermore, the research uncovers a trend of increasing centralization of digital activities towards European and Local Core regions, at the expense of the peripheries, indicating a growing economic divide. Our findings hold critical implications for both academic research and policy-making. They extend the body of work on New Economic Geography by integrating and applying its theories to the Digital Economy, offering a novel perspective on the application of established economic theories to new economic sector. The study underscores the need for policy-makers to recognize these evolving dynamics and devise strategies to mitigate regional disparities in this rapidly evolving sector.

Questa tesi fornisce un'esplorazione approfondita delle dinamiche spaziali all'interno dell'economia digitale Europea, utilizzando il framework della New Economic Geography (NEG). In particolare, si concentra sull'estensione del modello core-periphery, originariamente proposto da Paul Krugman nel 1991, con l’obiettivo di comprendere le dinamiche geografiche in evoluzione nel settore digitale. La ricerca empirica si basa su un'analisi sistematica di 137 regioni NUTS 2 Europee, nel periodo dal 2014 al 2019. È stato sviluppato un nuovo indicatore, il Core-Periphery Index (CP Index), per misurare la "centralità" di ciascuna regione nell'economia digitale. Questo indice, supportato da un'analisi di sensibilità, incorpora fattori come il Valore Aggiunto Lordo (Gross Value Added), il numero di imprese e le metriche relative all’ occupazione nel settore digitale. La ricerca ha utilizzato la clusterizzazione k-means per classificare le regioni in tre cluster – Core Europeo, Core Locale e Periferia, fornendo una comprensione della distribuzione spaziale delle attività economiche digitali. Lo studio rivela notevoli disparità nella concentrazione delle attività digitali in Europa. L'economia digitale mostra un pronunciato effetto di agglomerazione, soprattutto nelle regioni centrali, rispetto a settori più tradizionali come l'edilizia e i servizi professionali. Questa concentrazione è attribuita ai costi di trasporto minimi e alle elevate economie di scala del settore. Inoltre, la ricerca evidenzia una tendenza alla crescente centralizzazione delle attività digitali verso le regioni core europee e locali, a scapito delle periferie, indicando un crescente divario economico. I nostri risultati hanno implicazioni critiche sia per la ricerca accademica che per le politiche economiche. Essi ampliano il corpus di lavori sulla Nuova Geografia Economica integrando e applicando le sue teorie all'economia digitale, offrendo una prospettiva inedita sull'applicazione di teorie economiche consolidate a nuovi settori economici. Lo studio sottolinea la necessità per i policy-maker di riconoscere queste dinamiche in evoluzione e di elaborare strategie per mitigare le disparità regionali in questo settore in rapida evoluzione.

Extending New Economic Geography Theory to Digital Economy: The Spatial Dynamics of Europe's Digital Sector

DURANTE, LORENZO;DI BENEDETTO, SIMONE
2022/2023

Abstract

This thesis provides an in-depth exploration of the spatial dynamics within the European Digital Economy, utilizing the framework of New Economic Geography (NEG). It particularly focuses on extending the core-periphery model, originally posited by Paul Krugman in 1991, to understand the evolving geographies in the digital sector. The research involves a detailed examination of economic activities' spatial distribution, where 171 NUTS 2 regions in Europe are analyzed for a cross-sectoral comparison in 2019. Additionally, it includes an intertemporal analysis, focusing on the digital sector's evolution from 2014 to 2019 across 137 regions. A novel indicator, the Core-Periphery Index (CP Index), was developed to measure the 'coreness' of each region within the Digital Economy. This index, backed by a sensitivity analysis, incorporates factors like Gross Value Added (GVA), number of firms, and employment metrics in the digital sector. The research employed k-means clustering to categorize regions into European Core, Local Core, and Periphery, providing a nuanced understanding of the spatial distribution of digital economic activities. The study reveals significant disparities in the concentration of digital activities across Europe. The Digital Economy exhibits a pronounced agglomeration effect, especially in core regions, compared to more traditional sectors like construction and professional services. This concentration is attributed to the sector's minimal transport costs and high economies of scale. Furthermore, the research uncovers a trend of increasing centralization of digital activities towards European and Local Core regions, at the expense of the peripheries, indicating a growing economic divide. Our findings hold critical implications for both academic research and policy-making. They extend the body of work on New Economic Geography by integrating and applying its theories to the Digital Economy, offering a novel perspective on the application of established economic theories to new economic sector. The study underscores the need for policy-makers to recognize these evolving dynamics and devise strategies to mitigate regional disparities in this rapidly evolving sector.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
19-dic-2023
2022/2023
Questa tesi fornisce un'esplorazione approfondita delle dinamiche spaziali all'interno dell'economia digitale Europea, utilizzando il framework della New Economic Geography (NEG). In particolare, si concentra sull'estensione del modello core-periphery, originariamente proposto da Paul Krugman nel 1991, con l’obiettivo di comprendere le dinamiche geografiche in evoluzione nel settore digitale. La ricerca empirica si basa su un'analisi sistematica di 137 regioni NUTS 2 Europee, nel periodo dal 2014 al 2019. È stato sviluppato un nuovo indicatore, il Core-Periphery Index (CP Index), per misurare la "centralità" di ciascuna regione nell'economia digitale. Questo indice, supportato da un'analisi di sensibilità, incorpora fattori come il Valore Aggiunto Lordo (Gross Value Added), il numero di imprese e le metriche relative all’ occupazione nel settore digitale. La ricerca ha utilizzato la clusterizzazione k-means per classificare le regioni in tre cluster – Core Europeo, Core Locale e Periferia, fornendo una comprensione della distribuzione spaziale delle attività economiche digitali. Lo studio rivela notevoli disparità nella concentrazione delle attività digitali in Europa. L'economia digitale mostra un pronunciato effetto di agglomerazione, soprattutto nelle regioni centrali, rispetto a settori più tradizionali come l'edilizia e i servizi professionali. Questa concentrazione è attribuita ai costi di trasporto minimi e alle elevate economie di scala del settore. Inoltre, la ricerca evidenzia una tendenza alla crescente centralizzazione delle attività digitali verso le regioni core europee e locali, a scapito delle periferie, indicando un crescente divario economico. I nostri risultati hanno implicazioni critiche sia per la ricerca accademica che per le politiche economiche. Essi ampliano il corpus di lavori sulla Nuova Geografia Economica integrando e applicando le sue teorie all'economia digitale, offrendo una prospettiva inedita sull'applicazione di teorie economiche consolidate a nuovi settori economici. Lo studio sottolinea la necessità per i policy-maker di riconoscere queste dinamiche in evoluzione e di elaborare strategie per mitigare le disparità regionali in questo settore in rapida evoluzione.
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