Agricultural landscape preservation along the Martesana canal: the Vaprio-Cassano d’Adda area

The Naviglio Martesana, situated in Lombardy, Italy, is a historic canal that establishes a vital link between Milan and the Adda River. Originating from construction in the late 15th century, its primary purpose was to ameliorate agricultural irrigation and facilitate transportation. Functioning as a pivotal waterway for the conveyance of goods, the canal played a crucial role in fostering the economic advancement of the region. Milan’s landscape transitioned from predominantly agricultural to urbanized over the 20th century as rapid industrialization and economic growth attracted a significant influx of population. This transformation saw the expansion of urban infrastructure, the rise of modern skyscrapers, and the development of a diverse and dynamic cityscape, marking Milan as a key economic and cultural hub in Italy. Today, adorned with picturesque walking and cycling paths, the Naviglio Martesana stands as a favored recreational area, celebrated for its historical significance and scenic allure, contributing significantly to the cultural and natural landscape of Lombardy. However, as one traverses from urban to rural-natural landscapes along the Martesana, various challenges emerge. Urban areas grapple with issues of overcrowding and gentrification, while rural-natural zones contend with unemployment, land abandonment, and industrialization, resulting in the erosion of the rich rural landscape heritage. Addressing these concerns necessitates a concerted effort to enhance the rural landscape, fostering a sense of community pride and dissuading migration to urban centers. Our design proposal centers on a specific region within the rural-natural expanse of the Martesana: the Vaprio-Cassano d’Adda junction. Predominantly characterized by flat farmland interspersed with abandoned farmhouses and fields, the area, notably Cascina San Bartolomeo, presents significant potential for restoration. Unmanaged protected forested areas along the Martesana and Adda river pose a threat of wildfires in neglected sections. In response to thorough reflection and analysis, our objective is to revive the historical agricultural essence of the region through judicious interventions while preserving its cultural significance. The proposal delineates strategies for restoring the Cascina San Bartolomeo complex, positioned overlooking the Naviglio Martesana. Despite its current state of degradation, the cascina holds promise for repurposing and contributing to the region’s landscape. Our proposition involves transforming the Cascina into a public space, establishing a meaningful connection to the rural heritage, formulating a comprehensive strategy for future agricultural development, and revitalizing the abandoned rural environment. Anticipated Outcomes: Through our proposal, we envisage achieving a harmonious coexistence of the old and the new, seamlessly blending the past with the present. This initiative is poised to make a positive contribution to the narrative of the rural-natural landscape, respecting its historical trajectory while propelling it towards a vibrant future.

Il Naviglio Martesana, è parte del sistema dei Navigli di Milano, definiti da Leonardo da Vinci per connettere Milano con i principali fiumi e laghi lombardi. Esso è situato in Lombardia, Italia ed è un canale storico che costituiva un collegamento molto importante tra Milano e il fiume Adda. Fu costruito alla fine del XV secolo: il suo scopo principale era migliorare l’irrigazione agricola e facilitare il trasporto, Funzionando come una via d’acqua fondamentale per il trasporto di merci, il canale ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo economico della regione. Il paesaggio di Milano è passato da prevalentemente agricolo a urbanizzato nel corso del XX secolo, con una rapida industrializzazione e una crescita economica che hanno attirato un significativo afflusso di popolazione. Questa trasformazione ha visto l’espansione dell’infrastruttura urbana, una vasta urbanizzazione e lo sviluppo di un paesaggio urbano diversificato e dinamico, segnando Milano come un polo economico e culturale chiave in Italia. Oggi, perse le funzioni commerciali e limitatamente usato per l’irrigazione agricola, il Naviglio Martesana, connesso a piacevoli percorsi pedonali e ciclabili, si presenta come un paesaggio lineare di notevole interesse storico e paesaggistico, oltre che un percorso ricreativo apprezzato, contribuendo significativamente al paesaggio culturale e naturale della Lombardia. Tuttavia, mentre si attraversano paesaggi urbani e rurali-naturali lungo il Naviglio Martesana, emergono varie sfide. Le aree urbane presentano problemi di sovraffollamento e gentrificazione, mentre le zone rurali-naturali devono fare i conti con la disoccupazione, l’abbandono delle terre e l’industrializzazione, con conseguente erosione del ricco patrimonio paesaggistico rurale. Affrontare queste problematiche richiede uno sforzo concertato per valorizzare paesaggio rurale, promuovendo una partecipazione attiva delle comunità e scoraggiando la migrazione verso i centri urbani. La proposta di questa tesi, dopo aver analizzato criticamente il paesaggio del Naviglio e le sue principali componenti, si concentra su una porzione specifica nell’area rurale-naturale del Naviglio Martesana: l’incrocio Vaprio-Cassano d’Adda. Caratterizzata principalmente da terreni agricoli pianeggianti intervallati da cascine spesso abbandonate. L’area, in particolare Cascina San Bartolomeo, presenta un notevole potenziale per il recupero e il riuso. A seguito di una riflessione approfondita e di un’analisi accurata, l’obiettivo del lavoro è di riproporre l’antica essenza agricola dell’area, attraverso interventi ponderati, preservando al contempo la sua importanza storica culturale e considerando le opportunità sociali. La proposta delinea strategie per il recupero del complesso Cascina San Bartolomeo, posizionato con vista sul Naviglio Martesana. Nonostante il suo attuale stato di degrado, la cascina offre la possibilità di essere riutilizzata e di contribuire alla valorizzazione paesaggistica dell’area. L’ipotesi progettuale prevede il riuso della cascina in uno spazio produttivo/culturale aperto al pubblico con funzioni scientifiche, produttive, educative e ricreative, stabilendo un collegamento significativo con l’eredità rurale, formulando una strategia completa per lo sviluppo agricolo futuro e rivitalizzando l’ambiente rurale abbandonato. Risultati previsti: Attraverso la proposta, si prevede di raggiungere una coesistenza armoniosa tra vecchio e nuovo, connettendo in modo compatibile e sostenibile il passato con il presente, per dare un futuro ad un sito oggi abbandonato e fortemente degradato. L’obiettivo è quello di fornire un contributo importante alla narrazione del paesaggio rurale-naturale, rispettando la sua traiettoria storica verso un futuro dinamico e ricco di significati culturali e sociali.