The built environment (BE) in which we live is subject to multiple phenomena harmful to human health, among these densely urbanized cities suffer in particular from slow onset disasters (SLOD) such as urban heat islands, temperature peaks and air pollution. This thesis explores these phenomena by analysing their causes and at the same time the fields of intervention to mitigate their effects or prevent their onset. Through a holistic approach that considers the different aspects of the design, a method is proposed for evaluating the impact that design choices can have on the variation of the urban micro-climate and on its perception by people. The Milano-Cortina 2026 Olympic Call provides for the construction of a new arena to host hockey matches during the event in an urban regeneration area on the eastern outskirts of Milan. This creates the opportunity to apply the method at two different scales: the one of territorial planning and the one of the design of a single building. MIÆ thus becomes the synthesis of a path that first analyses the large scale, with the MI | SLOD project, and then focuses on the architectural and technological design of the arena, inheriting the guidelines developed in the first part.

L’ambiente costruito (BE) in cui viviamo è soggetto a molteplici fenomeni dannosi per la salute umana, tra questi le città densamente urbanizzate soffrono in particolar modo di rischi ad insorgenza lenta (SLOD) come isole di calore, picchi di temperatura e inquinamento dell’aria. Questa tesi approfondisce questi fenomeni analizzandone le cause e al tempo stesso i campi di intervento per mitigarne gli effetti o prevenirne l’insorgenza. Attraverso un approccio olistico che considera i diversi aspetti della progettazione si propone un metodo per valutare l’impatto che le scelte progettuali possono avere sulla variazione del microclima urbano e sulla sua percezione da parte delle persone. Il bando olimpico di Milano-Cortina 2026 prevede la realizzazione di una nuova arena per ospitare le partite di hockey durante l’evento in un’area di rigenerazione urbana alla periferia Est di Milano. Si crea così l’occasione di applicare il metodo a due scale differenti: quella della pianificazione territoriale e quella del progetto di un singolo edificio. MIÆ diventa così sintesi di un percorso che analizza prima la larga scala, con il progetto MI | SLOD, e poi si incentra sulla progettazione architettonica e tecnologica dell’arena, ereditando le linee guida sviluppate nella prima parte.

MIAE : Milano Arena Est : isole di calore: mitigazione degli effetti e come limitarne l'insorgenza, guida pratica e applicazione al progetto di un'arena olimpica per Milano e al quartiere Santa Giulia

Hu, Wei Qi
2022/2023

Abstract

The built environment (BE) in which we live is subject to multiple phenomena harmful to human health, among these densely urbanized cities suffer in particular from slow onset disasters (SLOD) such as urban heat islands, temperature peaks and air pollution. This thesis explores these phenomena by analysing their causes and at the same time the fields of intervention to mitigate their effects or prevent their onset. Through a holistic approach that considers the different aspects of the design, a method is proposed for evaluating the impact that design choices can have on the variation of the urban micro-climate and on its perception by people. The Milano-Cortina 2026 Olympic Call provides for the construction of a new arena to host hockey matches during the event in an urban regeneration area on the eastern outskirts of Milan. This creates the opportunity to apply the method at two different scales: the one of territorial planning and the one of the design of a single building. MIÆ thus becomes the synthesis of a path that first analyses the large scale, with the MI | SLOD project, and then focuses on the architectural and technological design of the arena, inheriting the guidelines developed in the first part.
ZANI, GIULIO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2023
2022/2023
L’ambiente costruito (BE) in cui viviamo è soggetto a molteplici fenomeni dannosi per la salute umana, tra questi le città densamente urbanizzate soffrono in particolar modo di rischi ad insorgenza lenta (SLOD) come isole di calore, picchi di temperatura e inquinamento dell’aria. Questa tesi approfondisce questi fenomeni analizzandone le cause e al tempo stesso i campi di intervento per mitigarne gli effetti o prevenirne l’insorgenza. Attraverso un approccio olistico che considera i diversi aspetti della progettazione si propone un metodo per valutare l’impatto che le scelte progettuali possono avere sulla variazione del microclima urbano e sulla sua percezione da parte delle persone. Il bando olimpico di Milano-Cortina 2026 prevede la realizzazione di una nuova arena per ospitare le partite di hockey durante l’evento in un’area di rigenerazione urbana alla periferia Est di Milano. Si crea così l’occasione di applicare il metodo a due scale differenti: quella della pianificazione territoriale e quella del progetto di un singolo edificio. MIÆ diventa così sintesi di un percorso che analizza prima la larga scala, con il progetto MI | SLOD, e poi si incentra sulla progettazione architettonica e tecnologica dell’arena, ereditando le linee guida sviluppate nella prima parte.
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