The academic literature has emphasized in various ways how urban planning and design express a heterosexist project: decision-making processes, narratives, and plans that produce spaces that oppose obstacles, create separations, and reinforce polarizations, also in relation to the gender and sexual identity of nonconforming citizens. Who are these nonconforming citizens and what processes of urban affirmation do they refer to? How has urban planning created exclusionary spaces? And conversely, how have queer and gender nonconforming communities created spaces capable of being containers and activators of processes of reappropriation, both physical and identity, of the narrative of a city that is accessible to every citizen who passes through it? This thesis reflects on these key points through a focused analysis of the evolution of the queer and gender nonconforming community’s presence in urban space and the strategies put in place to counter the exclusionary city, not only for gender and sexual nonconforming populations, but for all, through the creation of radical and collective spaces of response and affirmation. Through the form and narrative of the LGBT neighborhood of Porta Venezia, in Milan, and the queer archipelago of the Metropolitan City of Milan, the queer and gender nonconforming community has in fact been able to activate acts of “alternative and horizontal planning” for the constitution of spaces designed to be able to accommodate the radical pluralism of the populations that inhabit the contemporary city.

La letteratura accademica ha sottolineato in vari modi come la pianificazione e progettazione urbana esprimano un progetto etero-sessista: processi decisionali, narrazioni e piani che producono spazi che oppongono ostacoli, creano separazioni, rafforzano polarizzazioni, anche in relazione all’identità di genere e sessuale di cittadin3 non conform3. Quali sono quest3 cittadin3 non conform3 e a che processi di affermazione urbana fanno riferimento? In che modo la pianificazione urbana ha creato spazi escludenti? E al contrario, in che modo le comunità queer e gender non-conforming hanno creato spazi in grado di essere contenitori e attivatori di processi di riappropriazione, fisica e identitaria, della narrazione di una città accessibile per ogni cittadin3 che la attraversa? Questa tesi riflette su questi punti chiave attraverso un’analisi mirata dell’evoluzione della presenza della comunità queer e gender non-conforming nello spazio urbano e le strategie messe in atto per contrastare la città escludente, non solo per le popolazioni non conformi per identità di genere e sessuale, ma per tutt3, attraverso la creazione di spazi di risposta e affermazione radicali e collettive. Attraverso la forma e la narrazione del quartiere LGBT di Porta Venezia, a Milano, e dell’arcipelago queer della Città Metropolitana di Milano, la comunità queer e gender non conforme è stata infatti capace di attivare atti di “pianificazione alternativa” e orizzontale per la costituzione di spazi pensati per poter accogliere il pluralismo radicale delle popolazioni che abitano la città contemporanea.

Challenging planning as a heterosexist project: an insight from the queer archipelago of the Metropolitan City of Milan.

Capitaneo, Stefano
2022/2023

Abstract

The academic literature has emphasized in various ways how urban planning and design express a heterosexist project: decision-making processes, narratives, and plans that produce spaces that oppose obstacles, create separations, and reinforce polarizations, also in relation to the gender and sexual identity of nonconforming citizens. Who are these nonconforming citizens and what processes of urban affirmation do they refer to? How has urban planning created exclusionary spaces? And conversely, how have queer and gender nonconforming communities created spaces capable of being containers and activators of processes of reappropriation, both physical and identity, of the narrative of a city that is accessible to every citizen who passes through it? This thesis reflects on these key points through a focused analysis of the evolution of the queer and gender nonconforming community’s presence in urban space and the strategies put in place to counter the exclusionary city, not only for gender and sexual nonconforming populations, but for all, through the creation of radical and collective spaces of response and affirmation. Through the form and narrative of the LGBT neighborhood of Porta Venezia, in Milan, and the queer archipelago of the Metropolitan City of Milan, the queer and gender nonconforming community has in fact been able to activate acts of “alternative and horizontal planning” for the constitution of spaces designed to be able to accommodate the radical pluralism of the populations that inhabit the contemporary city.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
19-dic-2023
2022/2023
La letteratura accademica ha sottolineato in vari modi come la pianificazione e progettazione urbana esprimano un progetto etero-sessista: processi decisionali, narrazioni e piani che producono spazi che oppongono ostacoli, creano separazioni, rafforzano polarizzazioni, anche in relazione all’identità di genere e sessuale di cittadin3 non conform3. Quali sono quest3 cittadin3 non conform3 e a che processi di affermazione urbana fanno riferimento? In che modo la pianificazione urbana ha creato spazi escludenti? E al contrario, in che modo le comunità queer e gender non-conforming hanno creato spazi in grado di essere contenitori e attivatori di processi di riappropriazione, fisica e identitaria, della narrazione di una città accessibile per ogni cittadin3 che la attraversa? Questa tesi riflette su questi punti chiave attraverso un’analisi mirata dell’evoluzione della presenza della comunità queer e gender non-conforming nello spazio urbano e le strategie messe in atto per contrastare la città escludente, non solo per le popolazioni non conformi per identità di genere e sessuale, ma per tutt3, attraverso la creazione di spazi di risposta e affermazione radicali e collettive. Attraverso la forma e la narrazione del quartiere LGBT di Porta Venezia, a Milano, e dell’arcipelago queer della Città Metropolitana di Milano, la comunità queer e gender non conforme è stata infatti capace di attivare atti di “pianificazione alternativa” e orizzontale per la costituzione di spazi pensati per poter accogliere il pluralismo radicale delle popolazioni che abitano la città contemporanea.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/214542